Non so più chi sono e ciò che ho sempre fatto fin da piccola sembra non essere più parte di me

Salve a tutti.
Ho 19 anni e nella mia vita fin da quando ho 3 anni mi sono dedicata con tutta me stessa alla danza.
A 16 anni mi sono trasferita in Danimarca per studiare in accademia di danza e successivamente in altre accademie a Roma.
Da quando mi sono trasferita in Danimarca totalmente da sola ho iniziato ad avere sempre più dubbi su me stessa, non mi capivo più, notavo la differenza tra me e le mie compagne, loro mi sembravano originali e bravissime con uno stile tutto loro, io cercavo di capire quale fosse il mio, vedevo che loro nei mesi di stop non vedevano l’ora di ricominciare mentre io non sentivo la mancanza della danza ma piuttosto lo prendevo come un periodo in cui finalmente potevo rilassarmi e allenarmi facendo fitness e bodybuilding.
Non capivo e non capisco tutt’ora come fosse possibile che io non sentissi la mancanza e stavo male, piangevo ogni giorno e diventavo sempre più apatica nei confronti di tutti, sono arrivata al punto di comunicare a mia madre la decisione di voler lasciare tutto, mi sentivo sfinita dal dolore e non riuscivo in primis io ad accettarlo.
Mia madre ha iniziato a non parlarmi più e non accettava la mia decisione, dopo tutti i sacrifici fatti da me, le soddisfazioni prese e anche i soldi investiti.
Sono entrata in crisi e mi autoconvinsi che mi stavo sbagliando.
Ricominciai ignorando i miei sentimenti e convincendomi che forse era quella scuola a non piacermi.
Sono passati anni e ora sto di nuovo male, mon mi capisco, quello che era il mio rifugio e la mia passione ora di nuovo non mi manca, dopo 3 mesi di stop io non ho danzato neanche una volta ma non ho saltato un allenamento di bodybuilding.
Di nuovo, non capisco se il mio sentirmi inferiore agli altri mi ha allontanata, non so se davvero non mi piace più, non so se non riesco a convincermi per paura di deludere tutti.
Non so più chi sono e mi sento bloccata.
La ballerina di famiglia chi è se io cambiassi vita Aiutatemi
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Dr.ssa Angela Montuori Psicoterapeuta, Psicologo 57 3
Cara Ragazza,

La ballerina di famiglia e’ chi decide consciamente, inconsciamente, portata da altri, ad esserlo. Tuttavia un bel giorno quella ballerina se non sente più di volerlo essere, di voler giocare quel ruolo, ha tutto il diritto e il dovere, verso se stessa, di smetterla.
Se la ballerina non lo fa, e dentro di lei sa che non sta seguendo la sua strada, si guarderà allo specchio e non si riconoscerà.
Chiederà in casa: io chi sono ? , e potrà sentirsi dire: tu sei la ballerina oppure, cara figlia mia sediamoci e capiamo insieme.
Ecco, la seconda risposta e’ quella esatta.
Viceversa, la ballerina continuerà a ballare ma anche e soprattutto a perdersi , indossando un costume, una maschera, che non le appartiene.
Si svesta di abiti non suoi, e metta quelli che le consentono di guardarsi allo specchio e dire con serenità: io sono .
Non abbia paura; è giovane e la vita le appartiene.
Per ora questo sento di rimandarle.
Ci rifletta.
Mi faccia sapere.
Con affetto,

Dott.ssa Angela Montuori
Psicologa/Psicoterapeuta

[#2]
Utente
Utente
Dottoressa innanzitutto la ringrazio per la sua risposta. Io credo di non riuscire a vedere la realtà dei fatti perché il pensiero di deludere la mia famiglia e anche me stessa è troppo grande. Non riesco infatti a parlarne con nessuno, so già che non mi parlerebbero più dallo shock e ciò non mi aiuterebbe a capire chi sono diventata come già è successo ma anzi mi confonderebbe ancora di più Ho anche considerato di venire in terapia siccome ci sono molte cose che dovrei elaborare della mia vita ma per farle capire i miei genitori mi guarderebbero male se io gli dicessi di aver bisogno. Non perché non amino ma fin da piccola dinanzi a un qualsiasi dolore non venivo creduta oppure mi veniva detta la frase ma tu sei forte come una roccia non puoi stare male . Forse anche per questo io non riesco a parlarne? Forse ho paura di andare a distruggere quell’immagine di figlia perfetta che ha sempre saputo cioè che vuole nella vita e ha sempre fatto tutti da sola?
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Dr.ssa Angela Montuori Psicoterapeuta, Psicologo 57 3
Gent.Le Ragazza,

Come lei dice, ci sono diverse cose di cui avrebbe bisogno di parlare ed elaborare.
Nessun essere umano, direi per fortuna , e’ come una roccia.
La roccia e’ pietra; non pensa, non prova emozioni, non piange, non ride, non vive; e’ ferma, immobile.
Lei è un essere pensante, una giovane ragazza che sta cercando se stessa e che non deve sentirsi in colpa verso gli altri ne avere paura di deludersi, anzi.
Si rivolga ad una/o psicoterapeuta e inizi un percorsa di conoscenza.
Si dia la possibilità di vivere .
Non diventi una roccia.
La saluto con affetto.

Dott.ssa Angela Montuori
Psicologa/Psicoterapeuta