Ho paura di essere gay
Buonasera, sono un ragazzo di 24 anni.
In generale mi pare di aver avuto sempre problemi legati all'identità personale e all'espressione di me stesso da una certa età in poi.
Fondamentalmente no so più chi sono, proprio a livello di personalità.
Sono convinto che mi siano sempre piaciute le ragazze, anche se sotto sotto ho avuto il timore di essere gay perchè qualcosa me lo faceva pensare.
Ho avuto delle "cotte" per le femmine, dall'età infantile fino all'università, Dall'età di 14 anni ho sviluppato una forte ossessione riguardo al mio aspetto fisico.
Fino ai 23 anni mi sono paragonato costantemente e ossessivamente agli altri ragazzi, prima perchè poco sviluppato nei caratteri sessuali poi perchè pensavo di avere il viso troppo infantile e pensavo di essere brutto.
Questa cosa è durata per 10 anni circa, ora va meglio.
Mi ha fatto soffrire molto.
Nel frattempo ho avuto varie crisi che col senno di poi chiamo depressive, che lego soprattutto alla sfera relazionale e identitaria, per tutta l'adolescenza.
E' come se dall'adolescenza in avanti qualcosa si sia rotto in me e non sia più stato in grado di relazionarmi agli altri.
La mia carriera scolastica e universitaria è stata caratterizzata da una perenne procrastinazione e ansia.
Nel frattempo credo di aver sviluppato, a partire dalla pubertà, dei comportamenti di masturbazione compulsiva e visone compulsiva della pornografia (eterosessuale).
Ho intrapreso un percorso psicoterapeutico nel 2021, mi ha aiutato ma ho sempre sofferto fino a quando non mi è stato prescritto un antidepressivo SSRI.
MI è subito parso di stare meglio con gli altri, ho iniziato ad avere più coraggio con le ragazze ma credo che le crisi siano sempre rimaste.
Nell'estate 2022 ho trovato una ragazza.
A fine 2022 ho interrotto l'assunzione del farmaco per scelta mia perchè pensavo mi stesse dando problemi sessuali e in generale mi sentivo meglio.
Quest'estate l'ho lasciata, non mi piaceva più e mi sembrava di star forzando la relazione.
Ho passato un estate terribile in profonda crisi identitaria e depressiva con crisi di pianto quasi quotidiane, Ora inizio a pensare che alla base di tutte le mie sofferenze possa esserci un'omosessualità sempre repressa.
Ricordo di aver spesso notato la bellezza maschile a partire dalle fine delle scuole medie e il dubbio e il timore di poter essere gay l'ho sempre avuto dalle superiori in avanti, ma attribuivo questo dubbio alla verginità.
E ora non riesco ad immaginarmi in una relazione con una donna.
Però ho sempre provato piacere e stimolazione sessuale nel guardare le esclusivamente le donne.
Mi sento molto confuso e ho paura, soprattutto di essere gay.
Mi sento molto isolato dagli altri, anche dai miei genitori.
Sto facendo un percorso sia psicoterapeutico che psichiatrico intanto, dopo aver cambiato 3 psicologi e uno psichiatra, quello che mi aveva prescritto il primo farmaco.
Secondo voi il problema dell'orientamento sessuale potrebbe essere il punto?
Grazie dell'attenzione
In generale mi pare di aver avuto sempre problemi legati all'identità personale e all'espressione di me stesso da una certa età in poi.
Fondamentalmente no so più chi sono, proprio a livello di personalità.
Sono convinto che mi siano sempre piaciute le ragazze, anche se sotto sotto ho avuto il timore di essere gay perchè qualcosa me lo faceva pensare.
Ho avuto delle "cotte" per le femmine, dall'età infantile fino all'università, Dall'età di 14 anni ho sviluppato una forte ossessione riguardo al mio aspetto fisico.
Fino ai 23 anni mi sono paragonato costantemente e ossessivamente agli altri ragazzi, prima perchè poco sviluppato nei caratteri sessuali poi perchè pensavo di avere il viso troppo infantile e pensavo di essere brutto.
Questa cosa è durata per 10 anni circa, ora va meglio.
Mi ha fatto soffrire molto.
Nel frattempo ho avuto varie crisi che col senno di poi chiamo depressive, che lego soprattutto alla sfera relazionale e identitaria, per tutta l'adolescenza.
E' come se dall'adolescenza in avanti qualcosa si sia rotto in me e non sia più stato in grado di relazionarmi agli altri.
La mia carriera scolastica e universitaria è stata caratterizzata da una perenne procrastinazione e ansia.
Nel frattempo credo di aver sviluppato, a partire dalla pubertà, dei comportamenti di masturbazione compulsiva e visone compulsiva della pornografia (eterosessuale).
Ho intrapreso un percorso psicoterapeutico nel 2021, mi ha aiutato ma ho sempre sofferto fino a quando non mi è stato prescritto un antidepressivo SSRI.
MI è subito parso di stare meglio con gli altri, ho iniziato ad avere più coraggio con le ragazze ma credo che le crisi siano sempre rimaste.
Nell'estate 2022 ho trovato una ragazza.
A fine 2022 ho interrotto l'assunzione del farmaco per scelta mia perchè pensavo mi stesse dando problemi sessuali e in generale mi sentivo meglio.
Quest'estate l'ho lasciata, non mi piaceva più e mi sembrava di star forzando la relazione.
Ho passato un estate terribile in profonda crisi identitaria e depressiva con crisi di pianto quasi quotidiane, Ora inizio a pensare che alla base di tutte le mie sofferenze possa esserci un'omosessualità sempre repressa.
Ricordo di aver spesso notato la bellezza maschile a partire dalle fine delle scuole medie e il dubbio e il timore di poter essere gay l'ho sempre avuto dalle superiori in avanti, ma attribuivo questo dubbio alla verginità.
E ora non riesco ad immaginarmi in una relazione con una donna.
Però ho sempre provato piacere e stimolazione sessuale nel guardare le esclusivamente le donne.
Mi sento molto confuso e ho paura, soprattutto di essere gay.
Mi sento molto isolato dagli altri, anche dai miei genitori.
Sto facendo un percorso sia psicoterapeutico che psichiatrico intanto, dopo aver cambiato 3 psicologi e uno psichiatra, quello che mi aveva prescritto il primo farmaco.
Secondo voi il problema dell'orientamento sessuale potrebbe essere il punto?
Grazie dell'attenzione
[#1]
Buonasera,
Quanto descrive come problema identitario è un problema non tanto per l'orientamento risultante quanto piuttosto per il malessere che le causa; per confronto, fosse stato etero o gay avrebbe infine accettato una rappresentazione di sé; il percorso terapeutico la aiuterà dunque a capire perché una scelta non è potuta avvenire, ovvero perché sta ancora vivendo questa crisi di decisionalità, come viene talvolta chiamata
Per rispondere dunque alla sua domanda in soldoni, potenzialmente sì ma probabilmente il problema sta nel fatto in sè di non essere riuscito a definirsi in un senso o nell'altro. Se poi l'eventuale scelta, omosessuale o meno, la porterà verso un equilibrio accettabile e funzionale oppure no, sarà materia per una fase successiva del suo percorso
Quanto descrive come problema identitario è un problema non tanto per l'orientamento risultante quanto piuttosto per il malessere che le causa; per confronto, fosse stato etero o gay avrebbe infine accettato una rappresentazione di sé; il percorso terapeutico la aiuterà dunque a capire perché una scelta non è potuta avvenire, ovvero perché sta ancora vivendo questa crisi di decisionalità, come viene talvolta chiamata
Per rispondere dunque alla sua domanda in soldoni, potenzialmente sì ma probabilmente il problema sta nel fatto in sè di non essere riuscito a definirsi in un senso o nell'altro. Se poi l'eventuale scelta, omosessuale o meno, la porterà verso un equilibrio accettabile e funzionale oppure no, sarà materia per una fase successiva del suo percorso
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