Pessimismo incontrollato

Gentili dottori, ammetto di sentirmi un pò stupida a scrivere qui di queste cose ma è un brutto momento. Il mio problema è il seguente. Vedo sempre tutto nero! Sono una persona vitale, attiva, le amicizie non mi mancano, ho avuto soddisfazioni anche lavorative, ho una bella famiglia abbiamo avuto i nostri problemi come tutti ma abbiamo avuto molti momenti felici, faccio tutto o forse anche di più di quello che una persona della mia età può fare o aver fatto e non mi manca nulla. In particolare posso dire di aver avuto una infanzia stupenda. Si certo con il passare degli anni anche la situazione familiare peggiora (i genitori si fanno anziani e ansiosi, i fratelli hanno i loro momenti no ecc..) ma posso dire che tutto rientra bene o male nella norma. L'unico periodo veramente brutto della mia vita è legato alle mie amicizie sbagliate adolescenziali e a dispiaceri e delusioni varie di quel periodo. E' un periodo talmente amaro che preferisco non ricordarlo proprio. Dopo e prima invece tutto ok. Eppure ogni volta che mi succede qualche cosa di serio o di banale ho delle sensazioni di pessimismo tremendo. Non ne parliamo se mi ammalo o devo fare accertamenti. Ho sempre l'impressione e la sensazione che uscirà un tumore o che morirò presto. Ho sempre la sensazione di non portare a compimento i miei intenti. Io non ho paura di morire credo sia insito nella vita. Ma ho paura di morire giovane. Adesso sto aspettando i risultati di una analisi ad un rene e anche se tutti i dottori mi dicono che non ci sono i presupposti di una cosa grave io sono dentro di me comunque convinta che lo sia. E sto male a tal punto da scrivere qui. E starò male finché non vedrò il risultato delle analisi che nega la mia convinzione. Mi dico sempre 'stavolta ti tocca'. Ricordo che prima dell'esame di maturità ero convinta che sarei morta e non sarei riuscita a farlo. Ora lo penso della laurea. Ma perché? Eppure sono consapevole che le sensazioni brutte che ho in mente sono al 90% frutto delle mie paure, prima non le controllavo, ho avuto depressioni, ora ho imparato anche ad ironizzarci su. Ma mi sento male davvero in questi momenti. Ho provato ad andare da alcuni vostri colleghi in passato ma poi sono fuggita. Erano cose assurde. Mi facevano sentire uno straccio, una persona strana quando invece io ho molta stima di me. E il fatto che qualcuno mi ascolti non perché gli interesso ma per avere i miei soldi mi blocca ancora di più. Quindi per favore se potete aiutarmi non mi dite semplicemente di andare da un vostro collega ma datemi un consiglio come di 'pronto soccorso' o pratico almeno per riuscire a vivere un pò meglio. Poi ovviamente, appena i soldi e il tempo me lo consentono cercherò di fare di più.
Grazie mille davvero a chi risponderà.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

siccome Lei richiede un consulto professionale, necessariamente si deve rispondere in modo professionale.
Purtroppo Lei si aspetta da questo sito che non Le venga detto di riferirsi ad uno psichiatra, ma la verita' e' proprio questa.
Certamente, otterrei maggiori proseliti se cercassi di essere 'empatico' e facessi riferimento alla sua sofferenza ed al peso che deve sopportare, ma, purtroppo, l'analisi reale delle situazioni che la opprimono la puo' fare solo ed esclusivamente con uno psichiatra che possa, oltretutto, prescriverle una appropriata terapia farmacologica.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Utente
Utente
gentilissimo dottore,
la ringrazio per la risposta schietta e professionale.
Capisco bene il suo punto di vista.
Da questo sito non mi aspetto che non mi venga consigliato di recarmi da uno specialista perché sarebbe assurdo pretendere che lei possa rinnegare il suo stesso lavoro (io non lo farei con il mio) ma forse un rimedio 'tampone' per ora..
Come le ho accennato sono stata da alcuni suoi colleghi ma il risultato è stato catastrofico sia perché non posso guarire un problema psicologico rischiando però di non aver più soldi per mangiare (le sedute non sono proprio economiche...) sia perché alcuni suoi colleghi voelvano trovare problemi nella mia infanzia a tutti i costi quando invece non ne ho mai avuti e sia perché ben 4 psichiatri mi hanno detto che non riscontrano alcun problema e non mi hanno voluto prescrivere nessun farmaco.
Si meraviglierà di questo. Ma è la verità.
Cordiali saluti e grazie ancora.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

da cio' che ha raccontato nella sua richiesta di consulto non mi pare che si possano escludere del tutto delle patologie che possano richiedere una prescrizione, pertanto, solo dal suo racconto non direi che non riscontro alcun problema.
Inoltre, non e' neanche indispensabile ricercare problematiche nell'infanzia ne' intraprendere percorsi psicoterapeutici soprattutto quando non si hanno le possibilità economiche.
Non credo ai rimedi tampone pertanto le consiglio una visita con uno specialista.
Mi dispiace che fino ad ora non abbia avuto un riscontro adeguato alle sue problematiche.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
ha ragione, non sempre l'infanzia è causa dei nostri disagi odierni, probabilmente lei si è rivolta a colleghi psicoterapeuti che operano utilizzando un metodo detto "psicodinamico", che fa capo a Freud, e tale corrente di pensiero ritiene fondamentale analizzare il passato per riuscire ad aiutarla nella gestione del presente.

In realtà esistono diversi approcci legati soprattutto a cercare di risolvere i problemi del vivere quotidiano: mi riferisco, ad esempio, alla psicoterapia cognitivo-comportamentale; in questa terapia lo psicologo non si limita ad ascoltare, ma insieme al paziente elabora delle strategie comportamentali e cognitive (= del pensiero) centrate sulle difficoltà presenti; per cui, quando un giorno potrà permetterselo, si rivolga ad un collega specializzato in questa forma di terapia, provi almeno un colloquio e poi decida se è il caso di proseguire.

Quello, forse, che ha cercato di dirle il Dr Ruggiero è che non è semplice riuscire a dare risposte concrete ("di pronto soccorso") a persone che non vediamo nemmeno. Noi cerchiamo di limitarci a suggerire alle persone se sia o meno il caso di intervenire, ed in che modo farlo.

Personalmente, il mio consiglio è proprio quello di sospettare dei consigli "pronto uso" via mail, soprattutto quando troppo specifici.

Nel suo caso, ad esempio, sembra dal suo racconto che in questo periodo andare avanti quotidianamente sia per lei un pochino più faticoso del passato, ed affrontare normali paure che tutti abbiamo in cuor nostro (morire giovani, avere un tumore, ecc) sembra per lei davvero una difficoltà.

Sembra lei abbia un problema relativo al tono dell'umore, basso, e qualche tratto d'ansia (ipocondria), ma queste informazioni immagino non le dicano nulla. Si figuri a noi che siamo dall'altra parte del pc!

Posso solo mandarle un po' di comprensione umana via mail, e dirle che il fatto che in passato non ha trovato cure soddisfacenti non significa rinunciare a curarsi.

Anzi.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it
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Utente
Utente
Ringrazio di cuore entrambi per le vostre risposte.
Per precisazione (magari può interessarvi professionalmente) tutti i medici psichiatri a cui mi sono rivolta hanno negato la necessità di cure più o meno sempre per la stessa motivazione e cioè quella che secondo loro io sono pienamente consapevole del mio problema e del fatto che è frutto della mia mente (dicevano che molte persone invece è come se non riconoscessero più la realtà dai loro problemi e non erano neanche consapevoli di se stessi) e quindi secondo loro devo solo 'usare l'intelligenza'. Da qui il fatto che ritenevano inutile farmi abituare a medicinali con il rischio che essendo giovane non me ne sarei più staccata visto che il problema mi si presenta solo in determinati fattori di stress e che tutto sommato continuo a fare una vita normale, anche se io in questi momenti di normale ci vedo poco... Qualcuno mi ha consigliato di andare da uno psicologo e il resto lo sapete. Anzi aggiungo che un paio di psicologi, per lo stesso motivo, mi hanno volontariamente consigliato di interrompere le sedute in quanto non lo ritenevano onesto.
Io comunque farò tesoro dei vostri consigli e appena potrò riproverò ancora una volta a fare presente la mia situazione. E' vero faccio una vita normale, nessuno intorno a me sospetterebbe una cosa del genere, ma comunque anche se sono momenti, vorrei che questi momenti non ci fossero più.
Grazie mille ancora.
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Dr.ssa Chiara Cimbro Psicologo, Psicoterapeuta 124 3
Gentile utente,
l'argomento è già stato affrontato dai colleghi.
Mi limito soltanto a ribadire che il potere della mente nella autosuggestione è molto forte, nel bene e nel male.
Facendo qualche semplice esercizio di training autogeno, per esempio, si potrebbe facilmente rendere conto di quanto sia forte il legame tra mente e corpo e quanto l'uno possa influire sull'altro.

I migliori auguri per l'esito dei suoi esami,
cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.

Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

credo che ci sia stato un errore di valutazione.
Innanzitutto, non e' vero che essendo giovane si attacchera' ai farmaci in modo perenne, in secondo luogo esistono delle forme di depressione, quale sembra essere la sua, che necessitano di un trattameto farmacologico che quanto prima viene intrapreso tanto prima porta a guarigione completa.
Oltretutto, 'usare l'intelligenza' credo debba essere rivolto a coloro che l'hanno visitata in quanto hanno chiaramente sottovalutato la sua condizione.

Cordia liSaluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2006 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, molto è stato detto dai colleghi che hanno risposto prima di me. Ci tengo però a suggerirle la possibilità di prendere in considerazione la necessità di un trattamento integrato. A volte si ha bisogno di un aiuto farmacologico - e non è detto che sia per sempre - poi può essere molto utile un approccio di tipo psicoterapeutico.Non sto a dirle quale, ce ne sono di vario tipo: il punto però fondamentale è se uno se la sente di guardarsi un po' dentro...
Credo che potere pensare alla ricchezza di potere attingere a più risorse sia una possibilità maggiore che una persona può darsi per arrivare a stare meglio. Ha ragione, c'è il problema dei costi...sia di tipo economico ma anche di tipo emotivo che tutto questo comporta. Personalmente credo che sia in realtà un investimento perché limitarsi a tamponare il malessere alla lunga non paga.
Ho aggiunto semplicemente un altro punto di vista: spero di esserle stato utile.
Cordialmente
dott. Marco Santachiara
[#9]
Utente
Utente
gentili dottori, vi ringrazio molto per le vostre parole e per l'interesse che avete mostrato per la mia situazione (cosa che non ho mai riscontrato nella 'realtà' più di tanto..) a questo punto mi spiace che nessuno di voi sia della mia zona. Se però potete consigliarmi qualcuno della mia città o zone limitrofe ve ne sarei grata e proverò appena posso.
Dalle vostre parole sembra che la mia situazione sia comunque risolvibile totalmente e questo mi rincuora.
Grazie ancora.
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Dr.ssa Chiara Cimbro Psicologo, Psicoterapeuta 124 3
Gentile utente,
se desidera ricevere dei nominativi di colleghi psicoterapeuti nella zona di Napoli, mi scriva al seguente indirizzo email:
chiacimbro@libero.it

Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Abbia fiducia, seguo quotidianamente pazienti in collaborazione con uno psichiatra; quando le cure vengono proposte con scrupolosità e altrettanto seguite dal paziente difficilmente si va incontro a problemi di dipendenza, a maggior ragione alla sua età.
Questa almeno è la mia esperienza

Daniel Bulla
dbulla@libero.it
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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
è probabile che in passato abbia intrapreso percorsi non adeguati rispetto alla sua specifica problematia e/o abbia incontrato professionisti che che hanno ulteriormente incrementato il suo senso di sfiducia nella pratica clinica e nelle sue reali possibilità di miglioramento.
Soluzioni "tampone" che possono (anche se non sempre è così) avere effetto e dare un po'di sollievo nel breve periodo peraltro esitono e sono diverse: autoipnosi, training autogeno, rilassamento progressivo, visualizzazioni immaginative ecc.. il fatto è che, come le hanno già illustrato esaurientemente i colleghi, se non vengono integrate all'interno di un percorso psicoterapeutico specifico con un adeguato monitoraggio farmacologico, restano quello che sono e cioè tecniche limitate e finalizzare a un sollievo di breve periodo che non possono avere la pretesa di un effetto psicoterapeutico.

Con i migliori auguri
F.i.Passoni
studiopsicologia@hotmail.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it