Relazione tra un omosessuale e un bisessuale

Salve gentili dottori,
sono un ragazzo omosessuale di 21 anni; da 4 mesi sono fidanzato con un ragazzo bisessuale di 25 anni. E' una relazione perfetta, siamo entrambi chiaramente innamorati e tutto sembra andare per il verso giusto, il migliore, ma c'è un pensiero che mi tormenta.
All'inizio il fatto di stare insieme a una persona che non condividesse il mio orientamento sessuale mi era completamente indifferente, perché ho passato la mia adolescenza circondato da persone dall'orientamento non ben definito o, appunto, diretto sia verso uomini che verso donne. La cosa non mi sorprende e naturalmente non mi scandalizza.
Un giorno però affrontammo l'argomento delle relazioni passate, mi raccontò di tutte le sue numerose storie durature e avventure brevi con ragazze, oltre che con ragazzi, che aveva avuto fino ad allora, e da quel momento mi sconvolsi al pensiero di lui impegnato in relazioni e rapporti sessuali con ragazze (che ovviamente sono regolarmente avvenuti).
In poche parole mi tormenta l'idea che provi autentico piacere sessuale nel sesso opposto, quello che per mia natura è privo di qualsiasi interesse, il fatto che abbia raggiunto orgasmi con gli organi genitali che non ho, il fatto che abbia provato piacere e possa ancora provare piacere con qualcosa che non posso dargli.
Tutto ciò è estremamente destabilizzante, è qualcosa di atavico, inspiegabile, che mina un po' la mia identità, è come se a volte vedessi in lui la parte eterosessuale come predominante, e ciò mi fa paura.
Ma ci sono ulteriori complicazioni. Da un po' di tempo ho anche paura che potendo per sua natura avere una relazione eterosessuale con una ragazza possa preferirla alla nostra perché più facile, più "comoda", più esternabile, più riconosciuta.
Cercando di non essere troppo opprimente gliene parlo, e ogni volta mi rassicura dicendo che se sente affinità per una persona e inizia ad amarla il genere sessuale è completamente indifferente, e il rapporto sessuale viene di conseguenza senza nessuna preferenza per l'uno o per l'altro. Anzi, mi dice, e gli credo, che io sono stato la prima persona che abbia mai amato.

Cosa potrei fare per risolvere questa mia situazione di cui il mio ragazzo non ha nessuna colpa?

Vi ringrazio!
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazzo, la paura di perdere l'altro, legata alla possibilità che questi possa provare piacere altrove è universale, indipendentemente dall'orientamento ed il ragionamento che fa è solo un'aggravante
(..)fatto che abbia raggiunto orgasmi con gli organi genitali che non ho, il fatto che abbia provato piacere e possa ancora provare piacere (..)
una rimuginazione che ne rinforza l'entità. La possibilità che possa avverarsi è pari a quella di qualsiasi coppia e quindi, dovrà trovare il modo d fidarsi e di conviverci. Se non riesce allora il suo pensiero è ormai entrato nel circolo vizioso simile a ad una ossessione per la quale potrebbe richiedere un supporto psicologico.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
le rispondo facendole due domande:

1) perchè Lei da omosessuale si è messo con un bisessuale (e non con un altro omosessuale)?

2) perchè questo famoso ragazzo (bisessuale) secondo Lei si è messo insieme ad un omosessuale?

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Un giorno però affrontammo l'argomento delle relazioni passate

Gentile ragazzo, errore comunissimo. Quando s'inizia una storia nuova, e anche più oltre, non è mai una buona idea mettersi a discorrere delle altre storie che uno dei due o entrambi hanno avuto, nella malintesa idea che questo costituirebbe atto di sincerità e/o di correttezza verso l'altro. Il perché, è sotto i suoi occhi e per il futuro farà bene a farne tesoro.

Per quanto riguarda il presente non è facile suggerirle in astratto cosa fare, senza conoscere né lei né lui. Se non riuscite ad appianare e a superare da soli la cosa, un supporto psicologico forse sarebbe indicato, per evitare di minare ulteriormente la serenità sua e del vostro rapporto.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
Dr. Willy Murgolo Psicoterapeuta, Psicologo 173 13
Egregio Signore,

avendo letto con attenzione la Sua esposizione dei fatti che in qualche modo la preoccupano, mi consenta di segnalarLe un aspetto dell'intera vicenda da un punto di vista forse poco conosciuto e che agisce ad un livello sommerso quali che siano le considerazioni ed interpretazioni di superficie.

Si tratta di questo. Una persona, faccio un esempio, affetta da una parafilia comunemente denominata "Masochismo", contrariamente a quanto si crede, desidererebbe poter sedurre una persona "Normale", ma siccome non pare così agevole riuscire in ciò, dovrà necessariamente "ripiegare" su chi avrà preferenze "sadiche".

Similmente, un ragazzo "omosessuale", e quì veniamo a Lei, desidererebbe sedurre un ragazzo "etero", ma, per le ragioni su esposte, dovrà "accontentarsi" di un partner
"omosex".

Ciò che Le espongo, badi bene non é da considerarsi una verità indiscutibile, ma potrebbe integrarsi nel tentativo di capire il motivo che in fondo pare preoccuparLa di più. Perdere la componente "etero" di quel ragazzo che, come ho tentato di esprimerLe, rappresenta il vero bersaglio del Suo interesse affettivo.
Ciò detto, l'allargamento insito nella condizione bisessuale del Suo compagno, forse Le consente di guardare al futuro con più serenità.


Cordialità.

Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

[#5]
Dr. Andrea Antonelli Psicologo, Psicoterapeuta 89 2
"Cosa potrei fare per risolvere questa mia situazione di cui il mio ragazzo non ha nessuna colpa?"

Gentile Utente

sarebbe interessante che lei riflettesse su questo quesito che porta qui.
Colpa di chi, di cosa...?
Provi a parlarne in Sede opportuna con un professionista.

Cordialità

Dr. Andrea Antonelli

[#6]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Vi ringrazio tutti per le risposte.
Per fortuna questo pensiero non è un'ossessione, perché non è costante; se devo dire la verità adesso non ci penso quasi più.
Qualcuno di voi mi ha indicato che la questione potrebbe essere di interesse psicodinamico? In che modo? Potete dirmi di più?

Vi ringrazio ancora.
[#7]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)che la questione potrebbe essere di interesse psicodinamico? In che modo?(..)

gentile ragazzo, potrebbe essere di interesse psicodinamico dal momento in cui è lei che, se interessato ad approfondire le sue dinamiche psicologiche che la spingono a provare disagio, potrà sempre valutare l'idea di un intervento psicoterpico orientato in tal senso.
saluti.
[#8]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
se ora è meno preoccupato di questi pensieri tanto meglio, significa che l'ansia si è abbassata, ma non dimentichi che Lei ha sempre la possibilità di effettuare un approfondimento psicodiagnostico, cosa che io farei se fossi in Lei anche solo per me stesso.