In confusione
Sono una studentessa meticolosa e non mi dedico molto ai social network.
Spesso apro whatsapp solo a sera, escludendo eccezioni.
Lo sanno tutti eppure qualcuno mi sta facendo mirroring in modo esponenziale.
Ho un'amicizia molto affiatata con un ragazzo da anni, la quale però ha subito alti e bassi poiché lui ha provato dei sentimenti per me (apparentemente sinceri).
Io non l'ho mai visto come un potenziale partner perciò fra noi non c'è mai stato nulla finché ho cominciato a guardarlo con occhi diversi (attrazione).
Non gli ho detto nulla ma una sera le cose sono evolute spontaneamente: abbiamo fatto se*so, superando le aspettative.
Siamo stati benissimo e lui era visibilmente felice di essere 'mio', è stato dolcissimo ma nel tempo le cose sono cambiate.
Innanzitutto anche lui ha cominciato a rispondere dopo molte ore ma anche i nostri incontri si sono ridotti.
Data la nostra amicizia ho affrontato il discorso ma lui ha tergiversato così ho fatto marcia indietro.
Lui è tornato a cercarmi in modo dolce ma poi, alla mia freddezza si è irritato, vendicandosi.
Al momento fingo di non darci peso.
Di persona il suo atteggiamento è totalmente differente, indipendentemente dall'aspetto sessuale.
Sono davvero confusa perché avverto troppi contrasti e li percepisco come una mancanza di rispetto che mi crea tensione.
È come stare in un limbo non solo per il rapporto che ormai è indefinito ma soprattutto per la non serenità che ci stiamo scaturendo reciprocamente (suppongo).
A questo punto non so come comportarmi.
Spesso apro whatsapp solo a sera, escludendo eccezioni.
Lo sanno tutti eppure qualcuno mi sta facendo mirroring in modo esponenziale.
Ho un'amicizia molto affiatata con un ragazzo da anni, la quale però ha subito alti e bassi poiché lui ha provato dei sentimenti per me (apparentemente sinceri).
Io non l'ho mai visto come un potenziale partner perciò fra noi non c'è mai stato nulla finché ho cominciato a guardarlo con occhi diversi (attrazione).
Non gli ho detto nulla ma una sera le cose sono evolute spontaneamente: abbiamo fatto se*so, superando le aspettative.
Siamo stati benissimo e lui era visibilmente felice di essere 'mio', è stato dolcissimo ma nel tempo le cose sono cambiate.
Innanzitutto anche lui ha cominciato a rispondere dopo molte ore ma anche i nostri incontri si sono ridotti.
Data la nostra amicizia ho affrontato il discorso ma lui ha tergiversato così ho fatto marcia indietro.
Lui è tornato a cercarmi in modo dolce ma poi, alla mia freddezza si è irritato, vendicandosi.
Al momento fingo di non darci peso.
Di persona il suo atteggiamento è totalmente differente, indipendentemente dall'aspetto sessuale.
Sono davvero confusa perché avverto troppi contrasti e li percepisco come una mancanza di rispetto che mi crea tensione.
È come stare in un limbo non solo per il rapporto che ormai è indefinito ma soprattutto per la non serenità che ci stiamo scaturendo reciprocamente (suppongo).
A questo punto non so come comportarmi.
[#1]
Gentiile utente,
la confusione di cui si dichiara preda è visibile e immagino anche dolorosa. Cercherò di aiutarla a mettere un po' d'ordine in quello che scrive per permetterle di scegliere una linea di comportamento che possa farla sentire a suo agio.
La sua prima confusione riguarda il piano della relazione in presenza e quello della relazione su WhatsApp. Esordisce con le parole: "Spesso apro whatsapp solo a sera, escludendo eccezioni. Lo sanno tutti eppure qualcuno mi sta facendo mirroring in modo esponenziale".
Alla prima lettura nemmeno si capisce chi e in che modo le stia facendo mirroring; in seguito sembra di capire che forse è qualcuno che non risponde ai suoi messaggi.
Ma se è lei stessa che in genere non scrive e non risponde, perché dovrebbe farlo l'altro?
Questo problema in apparenza fatuo trova concretezza nel racconto che segue.
Da anni lei conosce un ragazzo, anzi con uno strano uso dell'italiano parla di "amicizia molto affiatata", turbata però da sentimenti estranei all'amicizia che ha provato prima lui, poi lei, fino a manifestarli in un rapporto sessuale nato dal nulla, non cercato ma piacevole per tutti e due.
In quel momento lui "è stato dolcissimo ma nel tempo le cose sono cambiate".
Come da copione, direbbero i più. Ci mancava che fosse brusco e sgarbato mentre facevate l'amore! Però in seguito questa deviazione non voluta del rapporto d'amicizia può averlo fatto sentire a disagio e averlo fatto allontanare.
E qui ricompare la relazione tramite messaggi, da lei confusa con la relazione di persona: "anche lui ha cominciato a rispondere dopo molte ore ma anche i nostri incontri si sono ridotti".
Prima del rapporto sessuale vi vedevate più spesso? Vi scrivevate di più? O solo lei sperava che questo avvenisse?
Da qui nasce la parte meno comprensibile del suo racconto, sulla quale la invito a riflettere.
"Data la nostra amicizia ho affrontato il discorso ma lui ha tergiversato così ho fatto marcia indietro".
Ossia, gli ha chiesto come mai si era allontanato ma lui non ha saputo spiegarlo?
Lei scrive: "Lui è tornato a cercarmi in modo dolce ma poi, alla mia freddezza si è irritato, vendicandosi".
Ma perché lei si è mostrata fredda? E in che modo lui si è vendicato?
Infine, tornando alla strana dicotomia tra mondo virtuale e relazione in presenza, lei afferma: "Di persona il suo atteggiamento è totalmente differente, indipendentemente dall'aspetto sessuale".
Frase quanto mai enigmatica: com'è il suo atteggiamento "di persona"? E in che modo sarebbe tale "indipendentemente dall'aspetto sessuale"? Continuate o no a fare l'amore, forse senza mai chiarire da cosa nasce e dove finirà questo legame effimero?
Lei conclude: "Sono davvero confusa perché avverto troppi contrasti e li percepisco come una mancanza di rispetto che mi crea tensione".
Mi scusi, ma quali sono i contrasti? E la mancanza di rispetto in che consisterebbe?
Sembra, per la verità, che lei conosca poco sé stessa, i suoi desideri e perfino i suoi comportamenti volontari (un rapporto sessuale non è un fenomeno che si crea improvvisamente da solo!); ma soprattutto che interpreti a modo suo i comportamenti dell'altro, provocando a sé e a lui disagio e incertezza.
Infatti nelle ultime frasi anche il lessico viene pugnalato: "È come stare in un limbo non solo per il rapporto che ormai è indefinito ma soprattutto per la non serenità che ci stiamo scaturendo reciprocamente (suppongo)".
Quando mai il verbo "scaturire" può essere usato come se fosse transitivo, specie da una "studentessa meticolosa"?
Il problema potrebbe trovare soluzione in una sincera, spassionata analisi di quello che lei desidera per sé e ritiene di poter ottenere dal suo amico diventato amante.
Solo così potrà uscire da questa nuova forma di relazione che lei stessa ha contribuito a rendere "indefinita" e dalla confusione che ne scaturisce.
Auguri.
la confusione di cui si dichiara preda è visibile e immagino anche dolorosa. Cercherò di aiutarla a mettere un po' d'ordine in quello che scrive per permetterle di scegliere una linea di comportamento che possa farla sentire a suo agio.
La sua prima confusione riguarda il piano della relazione in presenza e quello della relazione su WhatsApp. Esordisce con le parole: "Spesso apro whatsapp solo a sera, escludendo eccezioni. Lo sanno tutti eppure qualcuno mi sta facendo mirroring in modo esponenziale".
Alla prima lettura nemmeno si capisce chi e in che modo le stia facendo mirroring; in seguito sembra di capire che forse è qualcuno che non risponde ai suoi messaggi.
Ma se è lei stessa che in genere non scrive e non risponde, perché dovrebbe farlo l'altro?
Questo problema in apparenza fatuo trova concretezza nel racconto che segue.
Da anni lei conosce un ragazzo, anzi con uno strano uso dell'italiano parla di "amicizia molto affiatata", turbata però da sentimenti estranei all'amicizia che ha provato prima lui, poi lei, fino a manifestarli in un rapporto sessuale nato dal nulla, non cercato ma piacevole per tutti e due.
In quel momento lui "è stato dolcissimo ma nel tempo le cose sono cambiate".
Come da copione, direbbero i più. Ci mancava che fosse brusco e sgarbato mentre facevate l'amore! Però in seguito questa deviazione non voluta del rapporto d'amicizia può averlo fatto sentire a disagio e averlo fatto allontanare.
E qui ricompare la relazione tramite messaggi, da lei confusa con la relazione di persona: "anche lui ha cominciato a rispondere dopo molte ore ma anche i nostri incontri si sono ridotti".
Prima del rapporto sessuale vi vedevate più spesso? Vi scrivevate di più? O solo lei sperava che questo avvenisse?
Da qui nasce la parte meno comprensibile del suo racconto, sulla quale la invito a riflettere.
"Data la nostra amicizia ho affrontato il discorso ma lui ha tergiversato così ho fatto marcia indietro".
Ossia, gli ha chiesto come mai si era allontanato ma lui non ha saputo spiegarlo?
Lei scrive: "Lui è tornato a cercarmi in modo dolce ma poi, alla mia freddezza si è irritato, vendicandosi".
Ma perché lei si è mostrata fredda? E in che modo lui si è vendicato?
Infine, tornando alla strana dicotomia tra mondo virtuale e relazione in presenza, lei afferma: "Di persona il suo atteggiamento è totalmente differente, indipendentemente dall'aspetto sessuale".
Frase quanto mai enigmatica: com'è il suo atteggiamento "di persona"? E in che modo sarebbe tale "indipendentemente dall'aspetto sessuale"? Continuate o no a fare l'amore, forse senza mai chiarire da cosa nasce e dove finirà questo legame effimero?
Lei conclude: "Sono davvero confusa perché avverto troppi contrasti e li percepisco come una mancanza di rispetto che mi crea tensione".
Mi scusi, ma quali sono i contrasti? E la mancanza di rispetto in che consisterebbe?
Sembra, per la verità, che lei conosca poco sé stessa, i suoi desideri e perfino i suoi comportamenti volontari (un rapporto sessuale non è un fenomeno che si crea improvvisamente da solo!); ma soprattutto che interpreti a modo suo i comportamenti dell'altro, provocando a sé e a lui disagio e incertezza.
Infatti nelle ultime frasi anche il lessico viene pugnalato: "È come stare in un limbo non solo per il rapporto che ormai è indefinito ma soprattutto per la non serenità che ci stiamo scaturendo reciprocamente (suppongo)".
Quando mai il verbo "scaturire" può essere usato come se fosse transitivo, specie da una "studentessa meticolosa"?
Il problema potrebbe trovare soluzione in una sincera, spassionata analisi di quello che lei desidera per sé e ritiene di poter ottenere dal suo amico diventato amante.
Solo così potrà uscire da questa nuova forma di relazione che lei stessa ha contribuito a rendere "indefinita" e dalla confusione che ne scaturisce.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Nell'introduzione ho spiegato il mio atteggiamento e quel qualcuno è colui che mi sta trattando allo stesso modo con sfumature peggiori.
In primis lui non ha mai adottato questo modus operandi prima di aver fatto sesso. Tuttavia posso comprendere la decisione di trattarmi allo stesso modo (benché lui lo sapesse da anni), il problema vero è che ha cominciato a tergiversare di fronte alle domande di qualsiasi tipo. Ciò che percepisco è disinteresse eppure lui di persona continua ad essere quello di sempre. Cerca il contatto fisico con tenerezza, è dolce e soprattutto non nega i suoi sentimenti affermando che io gli piaccio per la mente e la personalità, oltre che per l'estetica. Ed è per questo che non comprendo il suo 'tenermi sulle spine'.
Il 95% dei nostri incontri dopo l'accaduto non si sono conclusi col sesso e quelle rare volte che l'abbiamo fatto lui era palesemente in imbarazzo. È questo che intendo coi suoi atteggiamenti contrastanti.
Percepisco come una mancanza di rispetto il suo modo di fare via chat perché ho provato a cercarne una spiegazione ma credo non via sia risposta a questo quesito. Proprio per il nostro legame gli ho chiesto se ci fosse qualcosa che non andasse ma a quanto pare nulla. Poi gli ho spiegato che tutto ciò mi fa male ma lui quasi non comprende appieno dato che a suo dire questi atteggiamenti appartengono anche a me (ma almeno alle domande rispondo). Sono consapevole di essere la vera responsabile di tutto questo caos ma a me basterebbe capire cosa c'è dietro a questo up&down anche perché oltre al bene e a un po' di attrazione fisica non provo nulla.
Ammetto, sono spesso fredda nei suoi riguardi e ciò comporta un circolo vizioso interminabile.
Vorrei solo un consiglio su come gestire le sue reazioni ed eventualmente lavorare su me stessa.
In primis lui non ha mai adottato questo modus operandi prima di aver fatto sesso. Tuttavia posso comprendere la decisione di trattarmi allo stesso modo (benché lui lo sapesse da anni), il problema vero è che ha cominciato a tergiversare di fronte alle domande di qualsiasi tipo. Ciò che percepisco è disinteresse eppure lui di persona continua ad essere quello di sempre. Cerca il contatto fisico con tenerezza, è dolce e soprattutto non nega i suoi sentimenti affermando che io gli piaccio per la mente e la personalità, oltre che per l'estetica. Ed è per questo che non comprendo il suo 'tenermi sulle spine'.
Il 95% dei nostri incontri dopo l'accaduto non si sono conclusi col sesso e quelle rare volte che l'abbiamo fatto lui era palesemente in imbarazzo. È questo che intendo coi suoi atteggiamenti contrastanti.
Percepisco come una mancanza di rispetto il suo modo di fare via chat perché ho provato a cercarne una spiegazione ma credo non via sia risposta a questo quesito. Proprio per il nostro legame gli ho chiesto se ci fosse qualcosa che non andasse ma a quanto pare nulla. Poi gli ho spiegato che tutto ciò mi fa male ma lui quasi non comprende appieno dato che a suo dire questi atteggiamenti appartengono anche a me (ma almeno alle domande rispondo). Sono consapevole di essere la vera responsabile di tutto questo caos ma a me basterebbe capire cosa c'è dietro a questo up&down anche perché oltre al bene e a un po' di attrazione fisica non provo nulla.
Ammetto, sono spesso fredda nei suoi riguardi e ciò comporta un circolo vizioso interminabile.
Vorrei solo un consiglio su come gestire le sue reazioni ed eventualmente lavorare su me stessa.
[#3]
Gentile ragazza,
in quest'ultima email la confusione cresce.
Lei dopo molte contraddizioni chiede: "Vorrei solo un consiglio su come gestire le sue reazioni ed eventualmente lavorare su me stessa".
Gestire le reazioni di un altro ovviamente è impossibile. Gli altri hanno le proprie reazioni emotive e le proprie idee; su queste ultime possiamo raggiungerli, a patto che siano disponibili a parlarne e che noi stessi siamo aperti alla comprensione.
Questo non mi sembra il vostro caso: lei insiste a volere che questo suo amico risponda in fretta ai suoi messaggi, pur ammettendo che lei stessa non lo fa.
Afferma che lui dichiara a parole di apprezzarla, ma poi non mostra alcun desiderio di fare l'amore, anzi "quelle rare volte che l'abbiamo fatto lui era palesemente in imbarazzo".
A me sembra naturale che una persona la quale vede trasformarsi un'amicizia in un rapporto diverso e indefinito si senta a disagio; ma di lui sappiamo solo ciò che lei stessa riferisce.
Possiamo prendere in considerazione soltanto ciò che emerge di lei stessa: "gli ho spiegato che tutto ciò mi fa male ma lui quasi non comprende appieno dato che a suo dire questi atteggiamenti appartengono anche a me (ma almeno alle domande rispondo)".
Quindi ammette di essere anche lei alquanto schiva sul piano sentimental/sessuale. Alla fine lo dichiara con assoluta chiarezza: "Sono consapevole di essere la vera responsabile di tutto questo caos ma a me basterebbe capire cosa c'è dietro a questo up&down anche perché oltre al bene e a un po' di attrazione fisica non provo nulla".
E dunque di cosa si meraviglia? Alla sua sostanziale freddezza, l'amico risponde negli stessi termini. Lo dice lei stessa: "Ammetto, sono spesso fredda nei suoi riguardi e ciò comporta un circolo vizioso interminabile".
Quindi la sua analisi l'ha già fatta da sé: il circolo vizioso lo determina lei.
Se non sempre è vero che all'amore si risponde con l'amore, possiamo star certi che alla freddezza si oppone la freddezza, a propria salvaguardia, e questo tanto più quanto più i segnali che ci vengono dall'altro sono ambigui.
Per quale ragione lei ha voluto che un interesse amichevole, un percorso di conoscenza che avrebbe potuto svolgersi nel rispetto dei tempi e delle distanze, si trasformasse in quello che in Italia si chiama una "trombamicizia"?
Aveva chiaro quello che voleva e quello che perdeva?
In cosa esattamente la sua aspettativa viene delusa dalla reazione di lui?
Non crede di essere stata precipitosa nell'istaurare una relazione sessuale "a freddo", e invadente nel porre tante domande che appaiono pretese inadeguate a questo suo compagno di strada occasionale?
Rispondendo a queste domande mi sembra che avrà le risposte che cerca.
Se poi sentirà aumentare la confusione, ricordi che una consultazione con un* psicolog* può essere la soluzione, di persona come anche online.
Buone cose.
in quest'ultima email la confusione cresce.
Lei dopo molte contraddizioni chiede: "Vorrei solo un consiglio su come gestire le sue reazioni ed eventualmente lavorare su me stessa".
Gestire le reazioni di un altro ovviamente è impossibile. Gli altri hanno le proprie reazioni emotive e le proprie idee; su queste ultime possiamo raggiungerli, a patto che siano disponibili a parlarne e che noi stessi siamo aperti alla comprensione.
Questo non mi sembra il vostro caso: lei insiste a volere che questo suo amico risponda in fretta ai suoi messaggi, pur ammettendo che lei stessa non lo fa.
Afferma che lui dichiara a parole di apprezzarla, ma poi non mostra alcun desiderio di fare l'amore, anzi "quelle rare volte che l'abbiamo fatto lui era palesemente in imbarazzo".
A me sembra naturale che una persona la quale vede trasformarsi un'amicizia in un rapporto diverso e indefinito si senta a disagio; ma di lui sappiamo solo ciò che lei stessa riferisce.
Possiamo prendere in considerazione soltanto ciò che emerge di lei stessa: "gli ho spiegato che tutto ciò mi fa male ma lui quasi non comprende appieno dato che a suo dire questi atteggiamenti appartengono anche a me (ma almeno alle domande rispondo)".
Quindi ammette di essere anche lei alquanto schiva sul piano sentimental/sessuale. Alla fine lo dichiara con assoluta chiarezza: "Sono consapevole di essere la vera responsabile di tutto questo caos ma a me basterebbe capire cosa c'è dietro a questo up&down anche perché oltre al bene e a un po' di attrazione fisica non provo nulla".
E dunque di cosa si meraviglia? Alla sua sostanziale freddezza, l'amico risponde negli stessi termini. Lo dice lei stessa: "Ammetto, sono spesso fredda nei suoi riguardi e ciò comporta un circolo vizioso interminabile".
Quindi la sua analisi l'ha già fatta da sé: il circolo vizioso lo determina lei.
Se non sempre è vero che all'amore si risponde con l'amore, possiamo star certi che alla freddezza si oppone la freddezza, a propria salvaguardia, e questo tanto più quanto più i segnali che ci vengono dall'altro sono ambigui.
Per quale ragione lei ha voluto che un interesse amichevole, un percorso di conoscenza che avrebbe potuto svolgersi nel rispetto dei tempi e delle distanze, si trasformasse in quello che in Italia si chiama una "trombamicizia"?
Aveva chiaro quello che voleva e quello che perdeva?
In cosa esattamente la sua aspettativa viene delusa dalla reazione di lui?
Non crede di essere stata precipitosa nell'istaurare una relazione sessuale "a freddo", e invadente nel porre tante domande che appaiono pretese inadeguate a questo suo compagno di strada occasionale?
Rispondendo a queste domande mi sembra che avrà le risposte che cerca.
Se poi sentirà aumentare la confusione, ricordi che una consultazione con un* psicolog* può essere la soluzione, di persona come anche online.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 983 visite dal 27/09/2023.
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