Come non giudicarsi

credo che per poter star bene con gli altri sia necessario riuscire a star bene prima con se stessi. il mio carattere mi porta a non vivere bene alcun tipo di rapporto(amici,ragazzi ecc...)e questa cosa mi pesa parecchio,per questo vorrei sapere se e come si può risolvere...ho 17 anni e mi chiamo cecilia..non ho mai avuto una storia "seria" come la maggior parte delle mie amiche e difficilemnte riesco a portare avanti i rapporti di amicizia..o comunque dopo un paio d'anni finiscono..ho un carattere forte,complicato..nemmeno io conosco metà delle mie sfumature..fingo di essere sicura di me ma è tutto l'opposto,se mi viene da piangere spesso inizio a ridere come una pazza,a volte mi basta una frase come-dopo ti devo parlare-per farmi iniziare a tremare come una foglia..ma il mio problema più grande,se così si può chiamare, è che tendo a giudicarmi troppo..se faccio qualcosa di sbagliato ciò che più mi preoccupa non è il giudizio degli altri,bensì il mio:tendo a vedere solo i miei difetti,a vedermi come una persona che non vale anche se poi razionalmente quando ci penso mi rendo conto di essere comunque una bella ragazza(nonostante qualche chiletto di troppo:)),sono brava a scuola,posso essere divertente e disponibile con chi voglio..eppure quando litigo con qualcuno,quando faccio un errore ecc..sembra che tutti i miei pregi svaniscano e inizio a piangere,ho delle crisi di pianto che durano ore..mi convinco di non valere niente,di essere un'egoista che pensa solo a sè,cattiva,che non potrebbe far del bene a nessuno.come faccio a superare le varie situazioni senza pensare a tutte queste cose tremende?io valgo,lo so..ma ci sono momenti in cui proprio non mi accetto,in cui penso che solo uno stupido mi potrebbe stimare..spero che qualcuno abbia la voglia di spendere 5 minuti per rispondermi,perchè la situazione peggiora di giorno in giorno..sarebbe molto importante per me..grazie in anticipo
un bacio,cecilia
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Cara Cecilia, nessun problema a risponderti, ma da qui non è possibile darti l'aiuto che tanto desideri. Il tuo problema è abbastanza comune e ben conosciuto, e un professionista potrebbe aiutarti a superarlo. Una cosa molto semplice che puoi fare è aspettare che la scuola riapra, fra pochi giorni - sa vai ancora a scuola - e chiedere un colloquio con lo psicologo che sicuramente ci sarà nella struttura. Così, potrai intanto parlarne e sulla base dei colloqui il collega potrà darti un sostegno lui stesso, oppure dirigerti altrove.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza, alla sua età tali reazioni non sono così infrequenti, i primi contatti con gli amici, la possibilità di relazionarsi anche con l'altro sesso ecc, spinge verso una eccessiva preoccupazone verso le proprie capacità, alcuni le vivono più serenamente altri tendono ad ingigantirle. SI confronti con uno psicologo che la aiuterà ad affrontare meglio preocupazioni tutt'altro che rare.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Cecilia,
leggendo la tua mail ho avuto l'impressione che vi fossero descritte due persone:

1- la prima quella che odi tanto, che chiami "cattiva", quella che vorresti cambiare, modificare, aggiustare, quella che va un po' per i fatti suoi, non ascoltandoti; insomma, quella "difettosa"

2- la seconda quella che vuoi proteggere ed aiutare, pregandoci addirittura per farlo.

Se non fosse esistita questa seconda parte non avresti sentito il bisogno di scriverci, non trovi?

Ti sembrerà strano, ma la mia impressione è che la tua parte migliore sia quella auto-protettiva: magari sarai anche iper-critica nei tuoi confronti, ma di sicuro lo fai per proteggerti. E' come se pensassi che la "perfezione" ti possa proteggere dagli attacchi esterni.

Meglio essere perfetti nel tuo mondo: ecco perchè ti tormenti in continuazione quando fai un errore. Ecco perchè sei il tuo "peggior carnefice".

Il punto è che stai male perchè questa famosa perfezione è irraggiungibile, una spece di puntino al di là del tunnel, che non arriva mai.

Adesso quindi cosa vuoi fare? Tieni presente che più rincorri il puntino più sarà difficile raggiungerlo.

Quindi...?
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Utente
Utente
ringrazio tutti gli esperti per la risposta. ma mi ha colpito particolarmente la risposta del Dr.Bulla..

..lo chiedo a Lei...."quindi...?",cosa devo fare?

e un'altra cosa,è possibile avere informazioni sulla facoltà di psicologia?mi interesserebbero pareri personali,perchè sono già riuscita a trovare informazioni specifiche riguardo a corsi e esami..vorrei capire se ne vale veramente la pena o no

grazie di tutto

cecilia
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Non devi fare nulla, ma se ti va di affrontare questa tua tendenza un poco ossessiva potresti parlarne con uno/a psicologo/a.

Sarebbe anche una buona occasione per parlare concretamente di psicologia con chi la pratica quotidianamente. Per quanto mi riguarda ne è valsa la pena, ma per molte persone che conosco non è così.

Ma...Anche in questo caso ci sarebbe un bel rischio da correre, non trovi? Metti il caso che scegli la Facoltà sbagliata...
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Utente
Utente
ho ancoraun annetto per pensarci..
grazie di tutto

cecilia