Preoccupazioni su sessualità in età prepuberale
Salve.
Premessa d'obbligo: in famiglia abbiamo sempre affrontato con apertura e serenità qualsiasi argomento, inclusi quelli legati alla sessualità, alla morte, alla malattia etc.
I miei figli (un maschio di quasi 11 anni e una femmina di 9) conoscono da quando erano piccoli i meccanismi della riproduzione, anche se non abbiamo mai parlato, negli anni dell'infanzia, del piacere sessuale, reputando che fosse un tema ancora inadatto alla loro età.
Loro sono abituati a raccontare tutto a noi genitori, e in particolare con la sottoscritta hanno un dialogo aperto su qualsiasi cosa.
Scrivo allarmata dalle recenti confessioni del primogenito, che mi ha rivelato (in un paio di riprese) delle sue "attività di natura sessuale".
In un primo colloquio di un paio di giorni fa, che non mi aveva particolarmente preoccupato, mi aveva raccontato che gli capita di "pensare a scene sessuali" prima di dormire, di avere una volta fatto una ricerca online a tema "donne nude" e di aver notato fuoriuscite di un liquido dal pene quando pensava a queste cosiddette "scene sessuali".
Successivamente, però, è tornato sull'argomento per raccontarmi, con grande disagio e senso di colpa, di un paio di episodi in cui, nei mesi estivi, si sarebbe "strusciato" in piscina sulle giovani animatrici, senza che queste, a suo dire, se ne accorgessero.
Abbiamo parlato a lungo e con calma dell'accaduto, anche se non ha voluto fornire altri dettagli, convenendo che queste pulsioni possono capitare, ma che nella maniera più assoluta vanno tenute sotto controllo, che il consenso degli altri (un tema su cui insisto tantissimo da sempre) è fondamentale etc etc.
Ora però non sono per nulla serena, e mi chiedo se basti monitorare in qualche modo il suo stato d'animo e i suoi comportamenti o se sia opportuno ricorrere a un terapeuta.
Aggiungo che mio figlio da diversi anni è particolarmente incline alla masturbazione (comportamento che non abbiamo mai stigmatizzato, pur invitandolo a riservarlo a momenti di solitudine e riservatezza etc) e che è sempre stato un po' ansioso, con la tendenza a toccare sempre qualcosa (mentre mangia, studia, guarda la tv etc).
Grazie in anticipo per i consigli che vorrete darmi.
Premessa d'obbligo: in famiglia abbiamo sempre affrontato con apertura e serenità qualsiasi argomento, inclusi quelli legati alla sessualità, alla morte, alla malattia etc.
I miei figli (un maschio di quasi 11 anni e una femmina di 9) conoscono da quando erano piccoli i meccanismi della riproduzione, anche se non abbiamo mai parlato, negli anni dell'infanzia, del piacere sessuale, reputando che fosse un tema ancora inadatto alla loro età.
Loro sono abituati a raccontare tutto a noi genitori, e in particolare con la sottoscritta hanno un dialogo aperto su qualsiasi cosa.
Scrivo allarmata dalle recenti confessioni del primogenito, che mi ha rivelato (in un paio di riprese) delle sue "attività di natura sessuale".
In un primo colloquio di un paio di giorni fa, che non mi aveva particolarmente preoccupato, mi aveva raccontato che gli capita di "pensare a scene sessuali" prima di dormire, di avere una volta fatto una ricerca online a tema "donne nude" e di aver notato fuoriuscite di un liquido dal pene quando pensava a queste cosiddette "scene sessuali".
Successivamente, però, è tornato sull'argomento per raccontarmi, con grande disagio e senso di colpa, di un paio di episodi in cui, nei mesi estivi, si sarebbe "strusciato" in piscina sulle giovani animatrici, senza che queste, a suo dire, se ne accorgessero.
Abbiamo parlato a lungo e con calma dell'accaduto, anche se non ha voluto fornire altri dettagli, convenendo che queste pulsioni possono capitare, ma che nella maniera più assoluta vanno tenute sotto controllo, che il consenso degli altri (un tema su cui insisto tantissimo da sempre) è fondamentale etc etc.
Ora però non sono per nulla serena, e mi chiedo se basti monitorare in qualche modo il suo stato d'animo e i suoi comportamenti o se sia opportuno ricorrere a un terapeuta.
Aggiungo che mio figlio da diversi anni è particolarmente incline alla masturbazione (comportamento che non abbiamo mai stigmatizzato, pur invitandolo a riservarlo a momenti di solitudine e riservatezza etc) e che è sempre stato un po' ansioso, con la tendenza a toccare sempre qualcosa (mentre mangia, studia, guarda la tv etc).
Grazie in anticipo per i consigli che vorrete darmi.
[#1]
Gentile Signora,
anche se in qualche modo preparati all'evenienza, confrontarsi con la sessualità dei propri figli può essere disorientante.
Con quale obiettivo e con quali aspettative ha ipotizzato di accompagnare suo figlio da uno psicologo?
Gliene ha parlato? Sa se lui potrebbe esserne interessato?
Un'alternativa potrebbe essere un incontro con un andrologo pediatrico, così da iniziare a familiarizzare con questo specialista, ai più misconosciuto...
A tal proposito, le indico un sito dove potrete trovare approfondimenti utili: https://www.amicoandrologo.it/web/it
Il papà è stato coinvolto nella discussione?
C'è confidenza tra loro su questo specifico tema?
Non so a che punto sia lo sviluppo puberale di suo figlio, ma mediamente lo spermarca, ossia la prima eiaculazione, avviene un po' più tardi della sua età (13-16 anni): ritiene che si trattasse di questo, o può essere che lui abbia visto qualche video e ricercasse da lei rassicurazione?
Era informato di questo evento (come si fa con le ragazzine in merito al ciclo), o non gliene avevate mai parlato?
Le suggerisco intanto alcuni testi che potrebbe regalare a suo figlio, con il duplice intento di mantenere aperto il dialogo con lui non facendolo sentire giudicato e di fornirgli informazioni e spunti di riflessione:
"Consenso, possiamo parlarne?" Edizioni Settenove
"Il mio primo libro dell'intimità. Lui" Gallucci Editore
"Che cosa mi succede? Ragazzi" Edizioni Usborne
"Sesso è una parola buffa" Terra Nuova Edizioni
Aggiungo, infine, soprattutto a beneficio degli altri Utenti che leggeranno, un articolo sull'educazione sessuale, datato ma sempre valido: https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/115-educazione-sessuale.html
Cordialità.
anche se in qualche modo preparati all'evenienza, confrontarsi con la sessualità dei propri figli può essere disorientante.
Con quale obiettivo e con quali aspettative ha ipotizzato di accompagnare suo figlio da uno psicologo?
Gliene ha parlato? Sa se lui potrebbe esserne interessato?
Un'alternativa potrebbe essere un incontro con un andrologo pediatrico, così da iniziare a familiarizzare con questo specialista, ai più misconosciuto...
A tal proposito, le indico un sito dove potrete trovare approfondimenti utili: https://www.amicoandrologo.it/web/it
Il papà è stato coinvolto nella discussione?
C'è confidenza tra loro su questo specifico tema?
Non so a che punto sia lo sviluppo puberale di suo figlio, ma mediamente lo spermarca, ossia la prima eiaculazione, avviene un po' più tardi della sua età (13-16 anni): ritiene che si trattasse di questo, o può essere che lui abbia visto qualche video e ricercasse da lei rassicurazione?
Era informato di questo evento (come si fa con le ragazzine in merito al ciclo), o non gliene avevate mai parlato?
Le suggerisco intanto alcuni testi che potrebbe regalare a suo figlio, con il duplice intento di mantenere aperto il dialogo con lui non facendolo sentire giudicato e di fornirgli informazioni e spunti di riflessione:
"Consenso, possiamo parlarne?" Edizioni Settenove
"Il mio primo libro dell'intimità. Lui" Gallucci Editore
"Che cosa mi succede? Ragazzi" Edizioni Usborne
"Sesso è una parola buffa" Terra Nuova Edizioni
Aggiungo, infine, soprattutto a beneficio degli altri Utenti che leggeranno, un articolo sull'educazione sessuale, datato ma sempre valido: https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/115-educazione-sessuale.html
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
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