Rapporto padre figlia
Salve, sono una ragazza di 24 anni che vive attualmente con i genitori.
Fino a Febbraio 2020 vivevo fuori perché ero iscritta all’università, poi causa covid ho lasciato casa e sono tornata dai miei.
Tra un mese ritorno in università quindi tornerò a vivere da sola.
Da qualche mese sto avendo parecchie discussioni con mio padre e onestamente non ne capisco il motivo.
È come se fossi sempre io la sbagliata in ogni cosa che faccio/dico.
Mentre lui, a detta sua, non sbaglia mai.
Questa cosa mi infastidisce molto e a lungo andare mi fa sentire stretta questa convivenza.
Infatti per certi versi non vedo l’ora di tornare a vivere da sola.
Il nostro rapporto è sempre stato normalissimo, sereno, un tipico rapporto padre-figlia con le consuete litigate adolescenziali.
Premetto di essere fidanzata da tre anni e che solo ultimamente (quest’estate) ho potuto trascorrere più tempo con il mio fidanzato, con il quale ho una relazione a distanza.
Poiché lui ha una casa in campagna, abbiamo trascorso quei pochi giorni al mese in cui torna, li da lui.
Le litigate con mio padre sono iniziate esattamente in quel momento.
Non solo litigate perché, a detta sua, sto avendo troppe libertà (purtroppo ha una mentalità non molto moderna al riguardo).
La cosa ridicola, però, è che prima di allora ho avuto modo di trascorrere weekend fuori con il mio ragazzo e questo atteggiamento problematico da parte di mio padre non è mai venuto fuori.
Litigate inerenti anche a qualsiasi cosa io faccia o dica, perché per lui la faccio sempre sbagliata.
Questa situazione mi sta ormai stretta e il litigio è quasi quotidiano.
Ma c’è qualcos’altro che sta altrettanto stretta a lui e non capisco cosa sia.
Il punto è che ormai vivo del suo giudizio e delle sue critiche e ho notato che qualsiasi cosa io faccia, anche in ambito extra familiare, ho come primo pensiero il giudizio altrui.
Di fatti, di recente ho anche avuto una discussione con mia cognata per questo motivo, per paura appunto che lei mi facesse apparire agli occhi di mia suocera come ciò che realmente non sono.
Spero lei possa aiutarmi ad avere una visione più nitida della situazione, perché onestamente sono stanca emotivamente... stanca di essere perennemente nervosa.
Sto bene solo quando sono con il mio fidanzato.
Ma, purtroppo, come le dicevo lo vedo pochi giorni al mese
Fino a Febbraio 2020 vivevo fuori perché ero iscritta all’università, poi causa covid ho lasciato casa e sono tornata dai miei.
Tra un mese ritorno in università quindi tornerò a vivere da sola.
Da qualche mese sto avendo parecchie discussioni con mio padre e onestamente non ne capisco il motivo.
È come se fossi sempre io la sbagliata in ogni cosa che faccio/dico.
Mentre lui, a detta sua, non sbaglia mai.
Questa cosa mi infastidisce molto e a lungo andare mi fa sentire stretta questa convivenza.
Infatti per certi versi non vedo l’ora di tornare a vivere da sola.
Il nostro rapporto è sempre stato normalissimo, sereno, un tipico rapporto padre-figlia con le consuete litigate adolescenziali.
Premetto di essere fidanzata da tre anni e che solo ultimamente (quest’estate) ho potuto trascorrere più tempo con il mio fidanzato, con il quale ho una relazione a distanza.
Poiché lui ha una casa in campagna, abbiamo trascorso quei pochi giorni al mese in cui torna, li da lui.
Le litigate con mio padre sono iniziate esattamente in quel momento.
Non solo litigate perché, a detta sua, sto avendo troppe libertà (purtroppo ha una mentalità non molto moderna al riguardo).
La cosa ridicola, però, è che prima di allora ho avuto modo di trascorrere weekend fuori con il mio ragazzo e questo atteggiamento problematico da parte di mio padre non è mai venuto fuori.
Litigate inerenti anche a qualsiasi cosa io faccia o dica, perché per lui la faccio sempre sbagliata.
Questa situazione mi sta ormai stretta e il litigio è quasi quotidiano.
Ma c’è qualcos’altro che sta altrettanto stretta a lui e non capisco cosa sia.
Il punto è che ormai vivo del suo giudizio e delle sue critiche e ho notato che qualsiasi cosa io faccia, anche in ambito extra familiare, ho come primo pensiero il giudizio altrui.
Di fatti, di recente ho anche avuto una discussione con mia cognata per questo motivo, per paura appunto che lei mi facesse apparire agli occhi di mia suocera come ciò che realmente non sono.
Spero lei possa aiutarmi ad avere una visione più nitida della situazione, perché onestamente sono stanca emotivamente... stanca di essere perennemente nervosa.
Sto bene solo quando sono con il mio fidanzato.
Ma, purtroppo, come le dicevo lo vedo pochi giorni al mese
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Gentilissima,
bisognerebbe capire meglio cosa ha reso suo padre così scontroso e critico nei suoi confronti e se lo è con tutti o soltanto con lei. Potrebbe essere che lui sente minacciato il vostro rapporto con la venuta della sua relazione. Probabilmente anche lei perdendo la calma elicita la sua aggressività verbale e si innesca una escalation e un circolo vizioso da cui non se ne esce se qualcuno dei due non disinnesca e fa un passo indietro.
Lei forse potrebbe fare qualcosa per non innescare questa escalation e acquisire maggiore tolleranza delle frustrazioni.
Magari potrebbe fargli qualche telefonata per un saluto e per chiedergli come sta o anche per chiedergli direttamente cosa lei fa che non gli va bene.
Se proprio poi non riuscisse, le consiglio di intraprendere una psicoterapia che potrà aiutarla a trovare strategie e risorse per migliorare questo rapporto conflittuale con suo padre.
Cordiali saluti.
FR
bisognerebbe capire meglio cosa ha reso suo padre così scontroso e critico nei suoi confronti e se lo è con tutti o soltanto con lei. Potrebbe essere che lui sente minacciato il vostro rapporto con la venuta della sua relazione. Probabilmente anche lei perdendo la calma elicita la sua aggressività verbale e si innesca una escalation e un circolo vizioso da cui non se ne esce se qualcuno dei due non disinnesca e fa un passo indietro.
Lei forse potrebbe fare qualcosa per non innescare questa escalation e acquisire maggiore tolleranza delle frustrazioni.
Magari potrebbe fargli qualche telefonata per un saluto e per chiedergli come sta o anche per chiedergli direttamente cosa lei fa che non gli va bene.
Se proprio poi non riuscisse, le consiglio di intraprendere una psicoterapia che potrà aiutarla a trovare strategie e risorse per migliorare questo rapporto conflittuale con suo padre.
Cordiali saluti.
FR
Dott.ssa Fabiola Raffone
Psicologa Clinica, Criminologa, Grafologa, Psicodiagnosta, Terapista della riab. psichiatrica
[#2]
Utente
Gentilissima dottoressa, questo suo giudicare e criticare è parzialmente parte del suo carattere, ma devo ammettere che è aumentato da quando c’è stata la pandemia da Covid-19 e la quarantena. Di fatti, da allora sia lui che mia madre hanno diminuito di molto la vita sociale e credo che questo abbia influito parecchio.. perché ormai è come se vivesse di casa e lavoro. Tende a dare un suo giudizio su qualsiasi persona appartenente alla sua famiglia, quindi non lo fa solo con me.. ma, come le dicevo, di recente ha preso di mira me.
Grazie per i suoi preziosi consigli. Seguirò il suo consiglio, sperando di uscire al più presto da questa situazione ormai scomoda..
Grazie per i suoi preziosi consigli. Seguirò il suo consiglio, sperando di uscire al più presto da questa situazione ormai scomoda..
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 13/09/2023.
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