Sofferenza insopportabile

Buongiorno, mi chiamo Andrea, sono un ragazzo di 30 anni.

Non credo di essere mai stato veramente bene in tutta la mia vita, neanche da bambino.

Purtroppo, dopo un'adolescenza fatta di brutti vissuti ed esperienze traumatiche e fortemente stressanti, all'età di 21 anni, dopo mesi e mesi che convivevo con sintomi depressivi, angoscianti e ansiosi, associati ad impulsi suicidi, non ce l'ho più fatta e sono andato al pronto soccorso e lì mi hanno poi indirizzato al Cps della mia zona dove una psichiatra mi ha visitato, mi ha diagnosticato un forte disturbo depressivo ansioso e un disturbo di personalità borderline, e mi ha prescritto una terapia farmacologica.

Da quel momento fino ad oggi, mi sono stati cambiati tanti farmaci, ho fatto diversi percorsi di psicoterapia, sono stato ricoverato in una comunità per sei mesi, ho fatto pure 7 sedute di elettroshock in seguito ad una grave depressione maggiore con tentativo di suicidio, e nel mentre non mi sono mai arreso, ho sempre cercato di combattere contro questi forti disturbi mentali e fisici, facendo attività sportiva, uscendo in compagnia, facendo volontariato, lavorando part-time, anche se con molta fatica, ma purtroppo sono arrivato ad oggi che di miglioramenti a livello di benessere personale non ce ne sono stati o comunque sono stati molto lievi, e nell'ultimo periodo devo dire che sto' perdendo ogni speranza di uscire da questo inferno personale, da questo disagio psico-fisico che và avanti da tantissimi anni...sento che mi sto' rassegnando al fatto di avere un serio disturbo psicologico/mentale da cui non potrò mai guarire e nemmeno gestirlo in maniera efficace tale da poter vivere una vita soddisfacente, perciò sono arrivato alla conclusione che il mio esistere soffrendo così tanto non ha più alcun senso, e da ciò ne derivano i costanti pensieri di farla finita, anche perché nemmeno l'aiuto di psicoterapeuti mi è stato benefico, quindi che senso ha continuare a lottare per qualcosa che non ha alcuna soluzione??

Domando a tutti Voi, perché io non ho davvero più alcuna forza di resistere e tollerare questo mio malessere doloroso e insopportabile...poi preciso che attualmente sono ancora seguito da una psichiatra del Cps con una cura sostanziosa a base di antidepressivi e ansiolitici, e inoltre da quasi un anno sono in cura da un'altra psicoterapeuta...
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Buon pomeriggio,


Dai precedenti consulti apprendo che ha affrontato diversi percorsi di cura, temo che il suo quadro sia troppo complesso perché si possa affrontare compiutamente in questa sede

Penso che il peggio sia nel non avere più fiducia in terapia psicologica e farmaci, perché questi non hanno potere da soli e sono degli alleati per permettere all'individuo di intraprendere percorsi personali di cambiamento della propria vita; in altre parole, la terapia ed i farmaci non potranno fare per lei questi cambiamenti ma solo offrire dei potenti strumenti per riuscire. Non lo scrivo per giudicare la sua motivazione a cambiare, che non conosco, bensì perché per esperienza professionale (e letteratura scientifica) in questi casi i tempi si prolungano enormemente o perché il problema è un altro, esempio danno celebrale (che non va curato con la "normale" psicoterapia, mi faccia passare il termine spero di essermi spiegato) o perché appunto non vengono introdotti veramente dei cambiamenti nella propria vita, o comunque non quelli giusti

Ho notato che ha elencato le cure fatte ma non si è espresso sulle sue abitudini di vita; ha affrontato in terapia questo aspetto? È già nel suo percorso di cura, non rinunci all'idea di guarire

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Utente
Utente
Buonasera dr. Alessio.
Cosa intende dire con "non vengono introdotti veramente dei cambiamenti nella propria vita, o comunque non quelli giusti"??
In merito alle mie abitudini, cosa posso dire...che svolgo un lavoro part-time verticale(8 ore al giorno, dal lunedì al mercoledì), e solitamente il lunedì e il martedì sera, quando torno a casa da lavoro, mi faccio una doccia, mangio, e poi leggo qualcosa.
Il mercoledì sera invece, dopo aver cenato, vado solitamente a ballare latino in un locale/disco.
Poi il giovedì mattina ho appuntamento fisso con la psicoterapeuta, mentre durante il giorno non ho programmi fissi, quindi può essere che metta un po' in ordine la mia stanza, che aiuti mia mamma nelle pulizie, fare la spesa al supermercato, poi la sera invece vado a giocare a Paddel.
Il venerdì mattina e pomeriggio non programmo quasi mai nulla, quindi quello che mi và di fare lo faccio, e la sera fino alle 21.30 vado a lavorare in una pizzeria; finito lavoro,. solitamente, esco con due/tre amici che conosco da diversi anni e passiamo un paio di ore insieme.
Poi il sabato mattina vado con un mio amico al parco a giocare a basket e a ping-pong, mentre il pomeriggio mi rilasso a casa, e poi la sera esco con altri amici.
Infine la domenica la trascorro un po' a casa a guardare qualche partita di calcio, oppure a uscire in bicicletta da qualche parte, e ogni tanto a trovarmi con un paio di amici che riusciamo a vederci molto raramente a causa degli impegni lavorativi.
Questa è una mia classica settimana, poi ovviamente può variare un minimo...
Queste sono abitudini di vita comportamentali, insomma cerco di fare un po' di attività fisica, di mangiare cibo salutare, di socializzare un po', di fare cose che mi divertono almeno un po' o perlomeno che mi distraggono e non mi pesano(anche se "divertono" è un parolone perché con i sentimenti depressivi, raramente, riesco a godermi la vita e le attività generalmente piacevoli...).
Poi ovviamente ci sono abitudini di pensiero ma qui si và più in profondità e solo la psicoterapia e una propria consapevolezza interiore, possono cercare di cambiare quelle poco funzionalità e ovviamente ci sto' lavorando.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Le abitudini mentali contano, ci sta lavorando e su questo sostengo nuovamente che il percorso è quello giusto e riuscirà a patto di orientarsi al cambiamento, che in questo caso vuol dire imparare a ragionare in modo diverso. Quanto alle abitudini fattuali, quelle elencate, queste potrebbero a loro volta richiedere cambiamenti oppure essere già una risorsa preziosa; sarà tra gli argomenti che presto o tardi usciranno fuori

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