Come superare e affrontare ?

Ho 18 anni vivo ancora con i miei genitori mia sorella da tre anni ha lasciato casa sposandosi e andando a vivere con la famiglia.
Da sempre o almeno da quando io ho memoria i miei genitori litigano sempre, stanno un periodo in pace e poi di nuovo litigano.
Litigano per cose inutili a volte addirittura inesistenti, per quella voglia di farlo per quella rabbia che ad un certo punto esce dal nulla, io soffro molto vedendoli litigare ma non posso dire nulla.

Io sono legato molto a mio madre da sempre, non molto con mio padre.
Vedo mio padre come sempre il colpevole.
Non so, non sono molto legato a lui non gli ho mai dato un vero abbraccio.
Perchè lui quando litiga con mia mamma spesso se la prende anche con me, dice che siamo uguali e che siamo complici contro di lui.
Fa sempre la vittima ma poi si arrabbia anche lui e inizia a prendersela anche con me.
Per me è inoltre un momento un po’ particolare, un po’ confuso sono in una fase che mi sento bisex dal lato sessuale e purtroppo dico purtroppo ma è così da un anno a questa parte provo e sogno piacere sessuale per mio padre, mi piace vederlo nudo.
Quando sono eccitato addirittura penso a lui quando si arrabbia e mi eccita ancora di più questa cosa su di lui.
Ma dopo ho sempre quel senso di colpa.
Voglio ritornare a essere libero da tutto ciò.
Spontaneo tranquillo e inseguire i sogni che ho per il futuro che sono veramente tanti.
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
dalla sua scheda lei risulta un uomo di 46 anni.
Cerchi di conciliare le varie informzioni che ci dà e ricordi che questo servizio è erogato gratuitamente da specialisti per aiutare chi davvero ne ha bisogno.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Sono riuscito solo ora ad aggiornare la mia scheda, ho avuto problemi nell’iscrizione, e ho inserito quella data errata, la mia data di nascita anno 2005. Grazie dottoressa
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
la sua condizione di sofferenza non può essere trattata su queste pagine; deve parlarne con uno psicologo (uomo o donna è lo stesso) che si prenda cura di lei.
Ci sono psicologi a scuola o all'università, se lei le frequenta; ce ne sono alle ASL, al Consultorio Giovani, al Centro di Salute Mentale.
Trova notizie in Internet oppure può chiedere al suo medico di famiglia.
Anche sua sorella può aiutarla a trovare uno psicologo; non è necessario che lei dettagli i contenuti del suo disagio, può parlarle di uno stato depressivo.
Infine può cercare tra gli specialisti della sua città, anche qui su Medicitalia.
L'importante è farsi seguire, perché la sua lunga sofferenza non vada a corrompere il suo futuro e altri aspetti della sua vita.
Auguri di cuore.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#4]
Utente
Utente
In realtà non voglio che la mia famiglia sappia che ho bisogno di una psicologo anche per altri temi ecco perché mi sono rivolto su questa chat
Un piccolo anche solo consiglio per come dovrei comportarmi in questo momento, e almeno superare il problema dei litigi e come affrontarli. Grazie dottoressa
[#5]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
quando la situazione esistenziale e psicologica di una persona che ci scrive appare compromessa, è nostro dovere avvertirla che la strada maestra è quella della consultazione diretta di un professionista.
Tutto il resto (consigli da applicare, rimedi "fai da te" etc.) sono banalizzazioni della nostra professione, e peggio ancora prese in giro del paziente.
La sua richiesta appare globalmente di rilievo. Se è davvero maggiorenne, i suoi genitori non sapranno proprio nulla dei suoi incontri con uno psicologo, che è tenuto al segreto professinale. Tale segreto si applica anche se lei è minorenne, ma in questo caso i genitori devono autorizzare l'intervento, non però conoscere il contenuto dei colloqui.
Lei scrive: "non voglio che la mia famiglia sappia che ho bisogno di una psicologo anche per altri temi".
Il bisogno dello psicologo può scaturire da tante problematiche (ansia, depressione, difficoltà a rapportarsi con gli altri, scegliere un tipo di studi o una professione, e molte altre situazioni in cui occorre una guida).
Lei non è tenuto a dire ai familiari proprio nulla, nemmeno il motivo per cui sente la necessità di un professionista; per parte loro, essi non devono interferire con questo suo bisogno.
Le ripeto che anche a scuola c'è uno psicologo, che può consultare per essere indirizzato anche fuori. Se si reca al Consultorio Giovani della sua città, alle ASL, o al Centro di Salute Mentale, ugualmente potrà chiedere un appuntamento senza che i suoi ne sappiano nulla.
Da qui io non so cosa succeda durante le liti nella sua famiglia, e quindi come potrei dirle in che modo è meglio per lei affrontarle?
Molte infelicità personali verrebbero superate e molte tragedie familiari evitate, se la gente prendesse il coraggio di recarsi da uno psicologo.
Forza!

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#6]
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa, faccia un pensiero per me ogni tanto affinché non mi senta solo, grazie per l’incoraggiamento.
[#7]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Senza dubbio avrò un pensiero per lei, con simpatia e molta speranza.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com