Situazione di coppia bizzarra: libertino vs schematica
da un po' di tempo si è venuta a creare una situazione alquanto bizzarra e che, personalmente, mi lascia con dei dubbi su come affrontare tale situazione...
Tutto ha origine dalla mia indole libertina, palesemente opposta a quella della mia compagna molto più "schematica" e dentro le righe...io persona dal concreto pensiero " vivi e lascia vivere", lei tendenzialmente non fatta di legno ma sicuramente molto più restia nel esternare i suoi pensieri, in special modo quando l'argomento trattato è il sesso.
Non mi dilungo spiegando che non ho mai forzato certi discorsi, solamente, passati diversi anni insieme, volendo aggiungere un po' di pepe nella relazione sessuale, ho cominciato ad inventarmi e, passatemi il termine, a "sperimentare" durante il rapporto amoroso, alcuni giochini...durante i preliminari ho iniziato (a sua insaputa) ad usare il mio dito indice come una penna, scrivendole frasi compiute abbastanza provocatorie...con il tempo ovviamente la mia compagna se ne è accorta e, trattandosi di frasi molto "spinte" si è posta con un certo atteggiamento difensivo rispetto alle stesse...io tempo passa, e mi accorgo che (nonostante dai preliminari sia passato a scrivere lettere sulla sua schiena a caratteri cubitali, consapevole del fatto che lei sia sempre sul "chi va là" e tende a seguire il mio dito per comprendere cosa io le stia scrivendo) quando il senso della frase scritta diventa comprensibile lei abbia dei picchi di eccitazione...il problema sorge quando parlandone, la mia compagna tenda (questo credo sia dovuto all'impostazione della sua educazione famigliare) a negare il tutto.
Eppure dopo vent'anni insieme ho imparato a conoscerla, a riconoscere i suoi segnali corporei, e ne sono convinto, i pensieri che le scrivo sul corpo tendono a portarla ad uno stato di eccitazione per il quale non riesce a nascondere la stessa.
Ma lei nega sempre.
Premetto e chiudo con il fare presente che l'ho sempre reputata una "finta santa" e di fatti credevo si aprisse un po' di più mentalmente smettendo di fare un inutile muro davanti all'evidenza.
Come dovrei comportarmi per poter vivere serenamente insieme a lei volendo concretizzare quanto "scrittole" durante le nostre relazioni?
Come evitare lo scontro e farle capire che è più deleterio mascherarsi facendo muro piuttosto che aprirsi sinceramente e perché no, concretizzare anche alcune fantasie (che lei stessa a volte non ha negato, facendo presente che non avrebbe senso di colpa nell avere una scappatella con un altro, né avrebbe paura).
Credo e spero di aver spiegato discretamente la nostra situazione e mi auguro di poter confrontarmi con qualcuno...grazie!
Ha già avuto modo di comunicare con lei la sua volontà e da quanto scrive, è stato respinto; nella sua richiesta di consiglio ci domanda come farle cambiare idea, se ho capito bene. Parlando con lei non potremmo agire direttamente in ogni caso, al più può provare a modificare approccio tentando di ottenere il risultato che vuole
In tal senso, le direi che apparentemente ha già le informazioni che le servono: la sua compagna è una donna che si eccita se stimolata ma non apprezza che certi contenuti vengano verbalizzati. Può capitare che il canale comunicativo faccia la differenza, è noto che sono diversi perfino i substrati cerebrali pur a parità di concetti espressi
Lei vorrebbe che la sua compagna verbalizzasse anziché limitarsi alla sola comunicazione non verbale?
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Cerco di rispondere sinteticamente..
Dato che a volte ne sono uscite vere e proprie discussioni, dove lei si nasconde dietro un dito, con la scusa tipo: "non è vero io non capisco cosa mi scrivi sulla schiena" o "non è vero che mi eccito perché capisco cosa fai con il dito" (cosa che ribadisco, sono più che sicuro non sia una mia autoconvinzione in quanto capita di fare questo gioco anche in momenti del rapporto un po' lenti, con un grado passionale realmente troppo basso per poter provocare una eccitazione così lampante) non mi aspetto certamente che lei si alzi un giorno e ammetta verbalmente la palese verità; consolidata l'opinione che appunto questa fantasia, per come vedo le cose, se realmente concretizzata, potrebbe portare ad una scossa positiva nei nostri rapporti. Sono anni che ogni tanto ne parliamo, a volte discutendo altre più serenamente, e la stessa mia compagna ha ammesso che non avrebbe senso di colpa nel fare sesso con un altro uomo, nonché ha ribadito più volte che se non lo fa è "perché non ne ho voglia", risposta un po' troppo generalizzata su un argomento come questo, ma fondamentalmente non ha mai saputo spiegare il perché lei non ne abbia voglia. Mia moglie dice di non credere che sperimentando una volta del sesso fuori da casa ( tra l'altro avrebbe pure già con chi uscire, uomo e collega a lei molto gradito e con il quale in passato ha avuto modo di creare un rapporto, mi passi il termine, con molto fleurtaggio) si riaccenderebbe la fiamma nelle mura di casa nostra. Io invece trovo che, nel nostro rapporto in ambito sessuale, orma quasi del tutto i privo di passione, diventato negli anni sempre più schematico, quasi rasente l'imbarazzante, una "botta di vita", una sorta di ventata d'aria fresca per lei, in primis conoscendola le darebbe piacere, e da parte mia si innescherebbe un meccanismo che mi fa pensare "oooh, non lo hai mai ammesso ma alla fine nonostante tu ti presenti al mondo come la moglie perfetta tutta casa e chiesa sei riuscita a lasciarti andare, a divertirti e a credere in quanto ti ho sempre espresso". Sono consapevole che questo mio pensiero non sia "convenzionale" e lo ribadisco, mi piacerebbe (non per il mio ego ma per apportare un beneficio nel nostro rapporto intimo e creare una certa complicità segreta tra noi due) poter capire come poterla "sbloccare" concretizzando quelle che sono per prime le sue fantasie ed i suoi pensieri nascosti, senza ovviamente forzature.
Aggiungo solo che rispetto ad anni fa, ad oggi percepisco un suo cambiamento, è sicuramente più aperta, nel senso che sull'argomento in questione appena sposati era più sul chi va là, oggi (non so se lei se ne sia mai accorta del suo cambiamento) pur continuando a negare verbalmente, fisicamente per ovvie ragioni non riesce a nascondere il suo grado di eccitazione.
No, mi scuso ma non sono stato sintetico...mi auguro comunque di essermi spiegato nel miglior modo possibile per farLe comprendere il tutto.
Grazie nuovamente e buona giornata
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La perversione di per sé è patologica solo se disfunzionale, come tende spesso ad essere, ed è un aspetto della propria sessualità che merita la dovuta attenzione. Le consiglio di iniziare un percorso individuale o di coppia al fine di comprendere il senso di questa fantasia e di conciliarla con la sua vita al fine di evitare derive patogene
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Grazie comunque, sto pensando se coinvolgerla in qualche seduta ma mi creda, non è semplice per certi discorsi
Per rispondere alla sua domanda, in altre parole: rimanga entro i comportamenti che sa già essere accettabili per sua compagna
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PS: dovessi proporle qualche seduta, magari on line, come ci dovremmo comportare?
Grazie e buona giornata
Da come scrive, sembra che la fantasia sia soprattutto sua quindi la sua compagna potrebbe aver percepito la sua attivazione come eccessiva ed invadente; questo è un esempio, ripeto un esempio del genere di contenuti che potrebbero uscire fuori. Può anche uscire fuori che la sua compagna ha ragioni che non vuole condividere e che lei ha erroneamente interpretato come derivanti dalla sua educazione, et cetera
Se il senso della sua domanda è "come chiedo alla mia compagna di fare una seduta online", allora le direi di parlarle così in generale, ovvero non proponendole qualcosa utile a "sbloccarla" (fino a prova contraria questa è solo una sua interpretazione della riluttanza di lei) bensì qualcosa di utile per comprendere la dinamica di coppia; in altre parole, le consiglio di non fare proposte su cose su cui ha già avuto modo di scoprire che la sua compagna non vuole chiarire più di quanto pensi di aver già fatto
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