Paura di dormire da solo
salve, sono un ragazzo di 30 che da qualche settimana soffre di un problema alquanto fastidioso.
mi spiego meglio. da qualche settimana lavoro lontano da casa e ho preso in affitto un appartamento. alò calar della sera ela notte quando vado a dormire inizio a soffrire di paura. infatti l alloggio e grande, in uno scantinato e ho il terrore di essere solo che qualcuno mi possa far del male. mi chiudo nella camera da letto ma nn riesco a dormire sereno, e impiego piu tempo del solito per trovare il sonno. inoltre ho le orecchie tese al benchè minimo rumore.quando sento quache rumore il cuore mi va in gola.
in passato ho gia dormito solo ma nn mi era mai venuta questa paura. sono disperato devo lavorare ancora diversi mesi fuori e la paura di dormire la notte da sole mi accompagna. come posso fare a risolvere questo problema?? grazie mille
mi spiego meglio. da qualche settimana lavoro lontano da casa e ho preso in affitto un appartamento. alò calar della sera ela notte quando vado a dormire inizio a soffrire di paura. infatti l alloggio e grande, in uno scantinato e ho il terrore di essere solo che qualcuno mi possa far del male. mi chiudo nella camera da letto ma nn riesco a dormire sereno, e impiego piu tempo del solito per trovare il sonno. inoltre ho le orecchie tese al benchè minimo rumore.quando sento quache rumore il cuore mi va in gola.
in passato ho gia dormito solo ma nn mi era mai venuta questa paura. sono disperato devo lavorare ancora diversi mesi fuori e la paura di dormire la notte da sole mi accompagna. come posso fare a risolvere questo problema?? grazie mille
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Gentile utente, a volte questo tipo di problemi si può superare anche da soli, ma se lei non sta riuscendo a farlo, certamente non sarà il suggerimento ricevuto per email ad aiutarla. Glielo dico con tutta la sincerità possibile. Quindi credo che farebbe meglio a rivolgersi a uno psicologo e a parlarne con lui.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
grazie mille dottore x la risp. il problema e che dove lavoro io nn ci sono psicologi e faccio un lavoro che nn mi consente di avere il tempo x recarmi alle visite. quindi mi sarebbe servito qualche suggerimento da adottare nell immediatezza visto che fino alla fine di settembre nn potro avvalermi dell aiuto di un vostro collega personalmente
[#3]
Gentile Utente,
in Sardegna siete spesso costretti a fare delle rinunce molto impegnative pur di lavorare: spostamenti di km quando va bene, oppure (ed è il caso più frequente) ci si sposta in Continente.
Questi allontanamenti comportano anche l'allontanamento dalla famiglia, dalla fidanzata o moglie, dai figli, dalla propria Terra. Il tutto si aggiunge alle difficoltà lavorative.
E' chiaro che, in una situazione così, l'umore si può abbassare, e di conseguenza compaiono sintomi quali insonnia, paura, ansia, tristezza.
Potrebbe essere il suo caso: può darsi che questa nuova situazione lavorativa abbia determinato una "sensibilizzazione" maggiore, e per questo Lei teme situazioni che prima riusciva a gestire, come appunto il dormire da solo.
E' come se avesse la sensazione che qualcosa da un momento all'altro possa accadere: questa è l'ansia.
Cosa fare?
Allora, nel frattempo se può esserle utile, provi a leggere questo articolo sull'ansia, in modo da chiarirsi meglio le idee https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Secondo: in questo mese tenga un diario delle sue preoccupazioni quotidiane. Se non riesce a dormire per la paura si accenda una piccola luce e scriva. Tutto questo materiale sarà utilissimo nel caso in cui in futuro decida di richiedere una consulenza psicologica.
So che le sto dicendo poco, ma più di così non saprei cosa consigliarle.
Tenga duro, mi raccomando
in Sardegna siete spesso costretti a fare delle rinunce molto impegnative pur di lavorare: spostamenti di km quando va bene, oppure (ed è il caso più frequente) ci si sposta in Continente.
Questi allontanamenti comportano anche l'allontanamento dalla famiglia, dalla fidanzata o moglie, dai figli, dalla propria Terra. Il tutto si aggiunge alle difficoltà lavorative.
E' chiaro che, in una situazione così, l'umore si può abbassare, e di conseguenza compaiono sintomi quali insonnia, paura, ansia, tristezza.
Potrebbe essere il suo caso: può darsi che questa nuova situazione lavorativa abbia determinato una "sensibilizzazione" maggiore, e per questo Lei teme situazioni che prima riusciva a gestire, come appunto il dormire da solo.
E' come se avesse la sensazione che qualcosa da un momento all'altro possa accadere: questa è l'ansia.
Cosa fare?
Allora, nel frattempo se può esserle utile, provi a leggere questo articolo sull'ansia, in modo da chiarirsi meglio le idee https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Secondo: in questo mese tenga un diario delle sue preoccupazioni quotidiane. Se non riesce a dormire per la paura si accenda una piccola luce e scriva. Tutto questo materiale sarà utilissimo nel caso in cui in futuro decida di richiedere una consulenza psicologica.
So che le sto dicendo poco, ma più di così non saprei cosa consigliarle.
Tenga duro, mi raccomando
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Utente
la ringrazio dottor bulla e stato fin troppo chiaro. le sono infinitamente grato inoltre per i piccoli ma preziosi consigli ce mi ha dato. cercherò di tenere duro come le stesso mi ha detto e cercherò di avvalermi al più presto dell'aiuto di unopsicologo per capire l origine della mia paura e scoprire la via per poterla superare.
cordialmente
Dario M.
cordialmente
Dario M.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 13.4k visite dal 16/08/2009.
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