Cambio spesso partner
Mi interesso spesso a persone diverse.
Nell'ultimo anno ho frequentato (senza fidanzarmi) 4 persone diverse.
La maggior parte problematici (situazioni non risolte in famiglia, modi strani di parlare es: sbiascicare, alcuni con tendenze suicide etc.
)
Inizialmente investivo tanto nelle relazioni.
Dedicandomi anima e corpo alla persona di cui mi innamoravo.
Da un po' di tempo mi innamoro raramente o trovo molti difetti nelle persone.
Non capisco come facciano a vivere in modo così scellerato e " inconsapevole".
Io sono una persona che da anni cerca di fare crescita personale e mettersi in discussione ma puntualmente mi trovo ad infatuarmi solo di ragazzi problematici (come se non mi sentissi all'altezza della normalità...) E non capisco come faccio a trovarli.
Inizialmente io mi innamoro ma solo dopo vengo a sapere come loro sono davvero.
Come è possibile che allora senza saperlo a priori il tipo di persona che arriva è sempre lo stesso?
Io mi comporto abbastanza bene e cerco di essere retta nel mio modo di essere.
Quale parte di me stanno rispecchiando questi individui?.
Vi spiego la mia storia attuale.
Sto chiudendo con un ragazzo che ha tendenze suicide per frequentare una persona che secondo me è molto bella ed interessante eccetto alcuni difetti: fuma molto, parla sbiascicando... e mi si è letteralmente attaccato addosso.
Gli ho chiesto se fosse per dipendenza affettiva o per interesse ed ovviamente mi ha detto interesse.
Gli credo a maggior ragione perché mi ha detto che negli ultimi anni è stato solo dal momento che non trovava qualcuno alla sua altezza con cui parlare di certe cose.
Dal mio canto, quando conosco qualcuno che investe tanto su di me mi sento come se volessi buttare nella "spazzatura" tutte le altre frequentazioni sentimentali come se avessi fretta di dire alla persona " io ci sono per te in tutto e per tutto" e chiudere come un " contratto".
Perché agisco così se tanto ci vado solo a perdere e a rovinare l'altra persona che ha aspettative alte su di me?
Inoltre...
Succede un'altra cosa inusuale.
Quando sto con questa persona il suo bisogno di affetto o di dipendenza mi fa godere.
Sento piacere a baciarlo standogli alle spalle (come se io fossi un uomo protettivo ed avvolgente.
Amo sentirmi maschile anche se adoro la mia femminilità.
Come mai la mai energia cambia in base a chi frequento?) io traggo piacere dal fatto che qualcuno abbia bisogno o estremo piacere a stare con me.
Amo prendermi cura di una persona.
Se io ho piacere a fare la parte più protettiva (pur essendo donna) perché dovrei sentirmi male solo all'idea che lui abbia x disagio ed io y?
Io adoro le sue attenzioni e quasi le preferisco piuttosto che una persona fredda e distaccata o comunque poco coinvolgente.
Forse anche avere bisogno di qualcuno che sia eccessivamente bisognoso di me è una forma di dipendenza?
Scusate per le domande contorte.
Alcune situazioni si svolgono nel paradosso.
Nell'ultimo anno ho frequentato (senza fidanzarmi) 4 persone diverse.
La maggior parte problematici (situazioni non risolte in famiglia, modi strani di parlare es: sbiascicare, alcuni con tendenze suicide etc.
)
Inizialmente investivo tanto nelle relazioni.
Dedicandomi anima e corpo alla persona di cui mi innamoravo.
Da un po' di tempo mi innamoro raramente o trovo molti difetti nelle persone.
Non capisco come facciano a vivere in modo così scellerato e " inconsapevole".
Io sono una persona che da anni cerca di fare crescita personale e mettersi in discussione ma puntualmente mi trovo ad infatuarmi solo di ragazzi problematici (come se non mi sentissi all'altezza della normalità...) E non capisco come faccio a trovarli.
Inizialmente io mi innamoro ma solo dopo vengo a sapere come loro sono davvero.
Come è possibile che allora senza saperlo a priori il tipo di persona che arriva è sempre lo stesso?
Io mi comporto abbastanza bene e cerco di essere retta nel mio modo di essere.
Quale parte di me stanno rispecchiando questi individui?.
Vi spiego la mia storia attuale.
Sto chiudendo con un ragazzo che ha tendenze suicide per frequentare una persona che secondo me è molto bella ed interessante eccetto alcuni difetti: fuma molto, parla sbiascicando... e mi si è letteralmente attaccato addosso.
Gli ho chiesto se fosse per dipendenza affettiva o per interesse ed ovviamente mi ha detto interesse.
Gli credo a maggior ragione perché mi ha detto che negli ultimi anni è stato solo dal momento che non trovava qualcuno alla sua altezza con cui parlare di certe cose.
Dal mio canto, quando conosco qualcuno che investe tanto su di me mi sento come se volessi buttare nella "spazzatura" tutte le altre frequentazioni sentimentali come se avessi fretta di dire alla persona " io ci sono per te in tutto e per tutto" e chiudere come un " contratto".
Perché agisco così se tanto ci vado solo a perdere e a rovinare l'altra persona che ha aspettative alte su di me?
Inoltre...
Succede un'altra cosa inusuale.
Quando sto con questa persona il suo bisogno di affetto o di dipendenza mi fa godere.
Sento piacere a baciarlo standogli alle spalle (come se io fossi un uomo protettivo ed avvolgente.
Amo sentirmi maschile anche se adoro la mia femminilità.
Come mai la mai energia cambia in base a chi frequento?) io traggo piacere dal fatto che qualcuno abbia bisogno o estremo piacere a stare con me.
Amo prendermi cura di una persona.
Se io ho piacere a fare la parte più protettiva (pur essendo donna) perché dovrei sentirmi male solo all'idea che lui abbia x disagio ed io y?
Io adoro le sue attenzioni e quasi le preferisco piuttosto che una persona fredda e distaccata o comunque poco coinvolgente.
Forse anche avere bisogno di qualcuno che sia eccessivamente bisognoso di me è una forma di dipendenza?
Scusate per le domande contorte.
Alcune situazioni si svolgono nel paradosso.
[#1]
Gentile utente,
Perché interrogarsi su quelle che Lei stessa definisce "domande contorte"?
Nei Suoi numerosi consulti qui, Le è stato consigliato di prendersi cura di sè attraverso percorsi in presenza, a cominciare dal notevole over peso. Conditi da qualche consulenza psicologica.
Noi non La conosciamo, e dunque potremmo - rispetto al Suo interrogarsi - formulare innumerevoli (inutili) ipotesi. Come potrebbero influire tali ipotesi (seppure dotte e apparentemente plausibili) sulla Sua qualità di vita?
Un consulto serve -come da Linee guida- a indicare un percorso nel concreto. Sempre che l* scrivente possa/voglia accettarlo e praticarlo.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Perché interrogarsi su quelle che Lei stessa definisce "domande contorte"?
Nei Suoi numerosi consulti qui, Le è stato consigliato di prendersi cura di sè attraverso percorsi in presenza, a cominciare dal notevole over peso. Conditi da qualche consulenza psicologica.
Noi non La conosciamo, e dunque potremmo - rispetto al Suo interrogarsi - formulare innumerevoli (inutili) ipotesi. Come potrebbero influire tali ipotesi (seppure dotte e apparentemente plausibili) sulla Sua qualità di vita?
Un consulto serve -come da Linee guida- a indicare un percorso nel concreto. Sempre che l* scrivente possa/voglia accettarlo e praticarlo.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 07/09/2023.
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