Sospetto disturbo ossessivo compulsivo di personalità
Buonasera, conduco uno stile di vita rigido dai primi anni di adolescenza, vale a dire che ho sempre avuto una fissazione per lo studio.
Durante il liceo non ho avuto svaghi di alcun tipo, sebbene ne avessi la possibilità, perché non pensavo di avere mai abbastanza tempo dovendo portare avanti lo studio.
Non mi sono mai fermata, sebbene i primi ragazzi mi facessero pesare la cosa, perché ho sempre visto ciò come una dote personale e considerato gli altri con una "marcia indietro", perché avevano bisogno di prendersi delle pause e gestire la vita in maniera più leggera.
Dunque nonostante le mie relazioni andate in frantumi perché disinteressata, assente o robot, non ho mai pensato realmente alla possibilità di avere un problema, anzi questo modo di essere mi ha resa una studentessa modello.
Ora sono all'università e le cose non vanno più bene come un tempo, i salti d'appello sono all'ordine del giorno, ma non perché abbia difficoltà a studiare, anzi, continuo a studiare H24, ma la mia attenzione smisurata ai dettagli e il perfezionismo che è in me, hanno fatto sì che posticipassi ogni esame fino a quando non sarei stata certa di sapere ogni virgola del libro.
Per me è inconcepibile commettere errori.
Poi ho avuto e ho delle difficoltà in relazione, soprattutto quando conviviamo per periodi di 2-3 gg.
Ho avuto dei piccoli scoppi con il mio partner perché non seguiva i miei ritmi o programmi, tanto da sentirmi impazzire.
Capita che delinei il plan della giornata e se so di dover guardare un film e incomincia a toccarmi mi arrabbio moltissimo, perché prima ho bisogno di finire il film che avevamo programmato.
Queste sono le volte in cui va bene perché in realtà sento il bisogno di stare sola sempre per fare le mie cose e questo genera dissidi perché manco di iniziativa e finisco per trascurare, come se non riuscissi a trovare un equilibrio e fossi drastica, perché una volta iniziato a studiare non vedo più niente nella mia vita, tra l'altro il tempo sembra non bastare mai.
Tengo a precisare che provo dei sentimenti reali, infatti quei rari momenti in cui non penso a ossessioni sento molta complicità e desiderio.
Di recente lui è stato male e mi ha rivelato di esserci rimasto male per la mia totale assenza di empatia, poiché non sono riuscita a fermarmi dai miei doveri, poi mi ha consigliato di dare una sbirciata a questo disturbo.
Negli ultimi due anni ho avuto un'impennata di rotture di rapporti anche in amicizia a causa del mio distacco e scarsa flessibilità con senso di colpa cronico.
Ho sempre l'esigenza di avere il controllo e tendo a reprimere.
Inoltre un anno fa ho passato 2 mesi di isolamento sociale totale per pensare ai miei obiettivi.
Solo ora mi rendo conto di quanto questo stia compromettendo la mia vita, perché nella mia ricerca dell'ordine ho trovato il caos.
Aggiungo che da piccolissima soffrivo di DOC.
Secondo voi ho motivo di sospettare qualcosa del genere?
Se sì, dovrei affidarmi a uno psicologo in primis?
Esistono centri gratuiti?
Durante il liceo non ho avuto svaghi di alcun tipo, sebbene ne avessi la possibilità, perché non pensavo di avere mai abbastanza tempo dovendo portare avanti lo studio.
Non mi sono mai fermata, sebbene i primi ragazzi mi facessero pesare la cosa, perché ho sempre visto ciò come una dote personale e considerato gli altri con una "marcia indietro", perché avevano bisogno di prendersi delle pause e gestire la vita in maniera più leggera.
Dunque nonostante le mie relazioni andate in frantumi perché disinteressata, assente o robot, non ho mai pensato realmente alla possibilità di avere un problema, anzi questo modo di essere mi ha resa una studentessa modello.
Ora sono all'università e le cose non vanno più bene come un tempo, i salti d'appello sono all'ordine del giorno, ma non perché abbia difficoltà a studiare, anzi, continuo a studiare H24, ma la mia attenzione smisurata ai dettagli e il perfezionismo che è in me, hanno fatto sì che posticipassi ogni esame fino a quando non sarei stata certa di sapere ogni virgola del libro.
Per me è inconcepibile commettere errori.
Poi ho avuto e ho delle difficoltà in relazione, soprattutto quando conviviamo per periodi di 2-3 gg.
Ho avuto dei piccoli scoppi con il mio partner perché non seguiva i miei ritmi o programmi, tanto da sentirmi impazzire.
Capita che delinei il plan della giornata e se so di dover guardare un film e incomincia a toccarmi mi arrabbio moltissimo, perché prima ho bisogno di finire il film che avevamo programmato.
Queste sono le volte in cui va bene perché in realtà sento il bisogno di stare sola sempre per fare le mie cose e questo genera dissidi perché manco di iniziativa e finisco per trascurare, come se non riuscissi a trovare un equilibrio e fossi drastica, perché una volta iniziato a studiare non vedo più niente nella mia vita, tra l'altro il tempo sembra non bastare mai.
Tengo a precisare che provo dei sentimenti reali, infatti quei rari momenti in cui non penso a ossessioni sento molta complicità e desiderio.
Di recente lui è stato male e mi ha rivelato di esserci rimasto male per la mia totale assenza di empatia, poiché non sono riuscita a fermarmi dai miei doveri, poi mi ha consigliato di dare una sbirciata a questo disturbo.
Negli ultimi due anni ho avuto un'impennata di rotture di rapporti anche in amicizia a causa del mio distacco e scarsa flessibilità con senso di colpa cronico.
Ho sempre l'esigenza di avere il controllo e tendo a reprimere.
Inoltre un anno fa ho passato 2 mesi di isolamento sociale totale per pensare ai miei obiettivi.
Solo ora mi rendo conto di quanto questo stia compromettendo la mia vita, perché nella mia ricerca dell'ordine ho trovato il caos.
Aggiungo che da piccolissima soffrivo di DOC.
Secondo voi ho motivo di sospettare qualcosa del genere?
Se sì, dovrei affidarmi a uno psicologo in primis?
Esistono centri gratuiti?
[#1]
Gentile utente,
ci chiede:
1. Secondo voi ho motivo di sospettare qualcosa del genere?
2. Se sì, dovrei affidarmi a uno psicologo in primis?
3. Esistono centri gratuiti?
1. Considerato ".. di quanto questo stia compromettendo la mia vita..", conviene togliersi il dubbio, attraverso una consulenza in presenza (online non è possibile alcuna diagnosi).
2. L* Psicolog* fa la diagnosi; per la eventuale terapia (psicoterapia) occorre però che sia anche Psicoterapeuta.
3. Sì. Presso il Consultorio pubblico, presso il Centro di Igiene mentale, e l'Unità di Psicologia.
Può utilizzare anche il "Bonus Psicoterapia gratuita", come potrà leggere qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9005-importante-bonus-psicoterapia-gratuita-anche-per-il-2023.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ci chiede:
1. Secondo voi ho motivo di sospettare qualcosa del genere?
2. Se sì, dovrei affidarmi a uno psicologo in primis?
3. Esistono centri gratuiti?
1. Considerato ".. di quanto questo stia compromettendo la mia vita..", conviene togliersi il dubbio, attraverso una consulenza in presenza (online non è possibile alcuna diagnosi).
2. L* Psicolog* fa la diagnosi; per la eventuale terapia (psicoterapia) occorre però che sia anche Psicoterapeuta.
3. Sì. Presso il Consultorio pubblico, presso il Centro di Igiene mentale, e l'Unità di Psicologia.
Può utilizzare anche il "Bonus Psicoterapia gratuita", come potrà leggere qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9005-importante-bonus-psicoterapia-gratuita-anche-per-il-2023.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 719 visite dal 07/09/2023.
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