Masturbarsi 1- 2 volte al giorno è un abitudine corretta?
Salve, sono un ragazzo di 24 anni.
Pongo questo consulto perché ultimamente ritrovo sui social e sul web diverse opinioni riguardo la masturbazione e la visione dei porno.
Si dice che smettendo di guardare porno per 2 mesi si possono avere diversi miglioramenti a livello cerebrale e fisico.
Io personalmente mi masturbo 1-2 volte al giorno, ciò mi rilassa dopo una giornata all'università, mi fa dormire, mi distoglie dallo stress e arricchisce la mia vita sessuale.
Non mi reputo dipendente, non utilizzo la masturbazione per escludere il lavoro, lo studio o fasi importanti della vita.
Non fumo e non bevo.
Quando torno a casa, prima di fare una doccia, ho l'impulso di fare questa azione come una tisana prima di andare a letto; un abitudine.
Non ho mai pensato fosse un problema, fin quando poi ho visto dei video sui social.
La mia domanda è: masturbarsi 1-2 volte al giorno (capitano giorni in cui non accade) può definirsi dipendenza?
Questo mio ritmo è normale o anormale?
Pongo questo consulto perché ultimamente ritrovo sui social e sul web diverse opinioni riguardo la masturbazione e la visione dei porno.
Si dice che smettendo di guardare porno per 2 mesi si possono avere diversi miglioramenti a livello cerebrale e fisico.
Io personalmente mi masturbo 1-2 volte al giorno, ciò mi rilassa dopo una giornata all'università, mi fa dormire, mi distoglie dallo stress e arricchisce la mia vita sessuale.
Non mi reputo dipendente, non utilizzo la masturbazione per escludere il lavoro, lo studio o fasi importanti della vita.
Non fumo e non bevo.
Quando torno a casa, prima di fare una doccia, ho l'impulso di fare questa azione come una tisana prima di andare a letto; un abitudine.
Non ho mai pensato fosse un problema, fin quando poi ho visto dei video sui social.
La mia domanda è: masturbarsi 1-2 volte al giorno (capitano giorni in cui non accade) può definirsi dipendenza?
Questo mio ritmo è normale o anormale?
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Gentile utente,
in psicologia si definisce anormale, patologico o abnorme un comportamento che si caratterizza come pervasivo e invalidante: data altresì l'elevata frequenza con cui non si riesce a fare a meno di metterlo in atto, un tale comportamento impedisce e ostacola il regolare svolgimento delle attività di vita quotidiana, risultando nocivo per l'individuo che lo agisce e sortendo in definitiva effetti negativi sulla sfera personale, relazionale, lavorativa, familiare, e così via. Sulla base di quello che riferisce ("non mi reputo dipendente, non utilizzo la masturbazione per escludere il lavoro, lo studio o fasi importanti della vita", "1-2 volte al giorno (capitano giorni in cui non accade)"), non sembra dunque trattarsi del suo caso.
Nell'ambito delle tendenze psicologiche e comportamentali, non esiste un'indicazione universale e assoluta su quale abitudine sia corretta e quali ne siano le corrette modalità di esercizio. Vale piuttosto il criterio dell'equilibrio soggettivo che lei percepisce di avere rispetto a tale abitudine.
Ci sono pro e contro sia nel masturbarsi troppo e guardare troppa pornografia, sia nel non masturbarsi affatto e non guardare alcuna pornografia. Da un lato, può darsi che masturbarsi in misura eccessiva indichi o rischi di degenerare in una forma di assuefazione che può anche determinare danni di tipo fisico (ad esempio, dolore all'organo sessuale eccessivamente sollecitato), così come l'eccessiva esposizione a materiale pornografico può causare problemi cognitivi (ad esempio, riduzione delle capacità mnemoniche) e affettivi (ad esempio, quando i modelli relazionali irrealistici proposti dalla narrazione pornografica assumono il ruolo di ideale a cui tendere, ma si patisce l'impossibilità di riprodurli nella vita reale). D'altro canto, la masturbazione moderata produce alcuni benefici sia per il corpo (ad esempio, la prostata) sia per la mente (ad esempio, rilascio delle tensioni stressogene), nonché per la relazione con se stessi (ad esempio, permette la conoscenza del proprio corpo e delle proprie preferenze sessuali) e con gli altri (ad esempio, quando condivisa con un partner sessuale). Così come la visione di materiale pornografico ogni tanto può costituire un innocuo intrattenimento, un innocente divertimento, oppure magari una maniera di giocare ad eccitarsi nella relazione erotica con un partner. Probabilmente, quindi, "in medio stat virtus", ovvero lo scenario migliore si colloca in mezzo tra i due estremi.
Comunque il fattore decisivo è il modo in cui lei sente di vivere la cosa, che, da quanto afferma ("mi rilassa dopo una giornata all'università, mi fa dormire, mi distoglie dallo stress e arricchisce la mia vita sessuale"), pare essere positivo. Ciascun individuo ha i propri personalissimi rituali-tecniche di rilassamento, di gestione dello stress e di fronteggiamento delle normali difficoltà e tensioni che possono emergere nel corso dell'esistenza. Quando lei afferma "quando torno a casa, prima di fare una doccia, ho l'impulso di fare questa azione come una tisana prima di andare a letto; un abitudine", autorizza l'ipotesi che la masturbazione costituisca uno dei suoi possibili rituali personali. E se questo non danneggia nessuno, non v'è necessità di rimuoverlo.
Pertanto, la incoraggio a prestare meno credito a quello che "si dice sui social e sul web" e ad ascoltare maggiormente sia il mondo interiore dei suoi vissuti soggettivi sia le eventuali reazioni che le persone importanti attorno a lei hanno davanti alle sue abitudini.
Rimaniamo a sua disposizione.
Cordialmente,
in psicologia si definisce anormale, patologico o abnorme un comportamento che si caratterizza come pervasivo e invalidante: data altresì l'elevata frequenza con cui non si riesce a fare a meno di metterlo in atto, un tale comportamento impedisce e ostacola il regolare svolgimento delle attività di vita quotidiana, risultando nocivo per l'individuo che lo agisce e sortendo in definitiva effetti negativi sulla sfera personale, relazionale, lavorativa, familiare, e così via. Sulla base di quello che riferisce ("non mi reputo dipendente, non utilizzo la masturbazione per escludere il lavoro, lo studio o fasi importanti della vita", "1-2 volte al giorno (capitano giorni in cui non accade)"), non sembra dunque trattarsi del suo caso.
Nell'ambito delle tendenze psicologiche e comportamentali, non esiste un'indicazione universale e assoluta su quale abitudine sia corretta e quali ne siano le corrette modalità di esercizio. Vale piuttosto il criterio dell'equilibrio soggettivo che lei percepisce di avere rispetto a tale abitudine.
Ci sono pro e contro sia nel masturbarsi troppo e guardare troppa pornografia, sia nel non masturbarsi affatto e non guardare alcuna pornografia. Da un lato, può darsi che masturbarsi in misura eccessiva indichi o rischi di degenerare in una forma di assuefazione che può anche determinare danni di tipo fisico (ad esempio, dolore all'organo sessuale eccessivamente sollecitato), così come l'eccessiva esposizione a materiale pornografico può causare problemi cognitivi (ad esempio, riduzione delle capacità mnemoniche) e affettivi (ad esempio, quando i modelli relazionali irrealistici proposti dalla narrazione pornografica assumono il ruolo di ideale a cui tendere, ma si patisce l'impossibilità di riprodurli nella vita reale). D'altro canto, la masturbazione moderata produce alcuni benefici sia per il corpo (ad esempio, la prostata) sia per la mente (ad esempio, rilascio delle tensioni stressogene), nonché per la relazione con se stessi (ad esempio, permette la conoscenza del proprio corpo e delle proprie preferenze sessuali) e con gli altri (ad esempio, quando condivisa con un partner sessuale). Così come la visione di materiale pornografico ogni tanto può costituire un innocuo intrattenimento, un innocente divertimento, oppure magari una maniera di giocare ad eccitarsi nella relazione erotica con un partner. Probabilmente, quindi, "in medio stat virtus", ovvero lo scenario migliore si colloca in mezzo tra i due estremi.
Comunque il fattore decisivo è il modo in cui lei sente di vivere la cosa, che, da quanto afferma ("mi rilassa dopo una giornata all'università, mi fa dormire, mi distoglie dallo stress e arricchisce la mia vita sessuale"), pare essere positivo. Ciascun individuo ha i propri personalissimi rituali-tecniche di rilassamento, di gestione dello stress e di fronteggiamento delle normali difficoltà e tensioni che possono emergere nel corso dell'esistenza. Quando lei afferma "quando torno a casa, prima di fare una doccia, ho l'impulso di fare questa azione come una tisana prima di andare a letto; un abitudine", autorizza l'ipotesi che la masturbazione costituisca uno dei suoi possibili rituali personali. E se questo non danneggia nessuno, non v'è necessità di rimuoverlo.
Pertanto, la incoraggio a prestare meno credito a quello che "si dice sui social e sul web" e ad ascoltare maggiormente sia il mondo interiore dei suoi vissuti soggettivi sia le eventuali reazioni che le persone importanti attorno a lei hanno davanti alle sue abitudini.
Rimaniamo a sua disposizione.
Cordialmente,
Dott. Davide Giusino, Psicologo | davide.giusino@libero.it
https://psicologipuglia.it/albo-psicologi/r/giusino-davide/
[#2]
Utente
Grazie mille per la sua risposta. Sono felice di confrontarmi con personaggi così professionali. Sono anche più tranquillo nei miei ritmi che alla fine scopro essere innocui ( sempre nella giusta dose ). Internet può essere un luogo stupendo, ma spesso scopro che non può essere un atlante di conoscenza come si pensa.
Grazie ancora
Saluti,
Grazie ancora
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 44.1k visite dal 05/09/2023.
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