Come farmi capire dalla mia amante
Buonasera, Ho 40 anni, da 6 sono in coppia con una donna di 37, da 4 conviviamo.
Un anno e mezzo fa abbiamo preso casa insieme (prima mi ero trasferito io da lei) , consolidando la nostra relazione di amore vero, benché non priva di dubbi iniziali per differenze caratteriali e di approccio ad alcuni aspetti della vita.
Non abbiamo ancora figli a causa di stabilizzazione di carriere e forse perché non era il momento giusto.
Un anno fa conosco a lavoro una ragazza di 10 anni meno di me, con la quale c'è qualcosa di speciale, ci diciamo apertamente di piacerci molto ma lasciamo stare tutto vista la mia situazione e la sua (Lei convivente da 10 anni con un bambino di 5).
Il fatto di incontrarci pur non condividendo la stanza fa si che ci punzecchiamo finché dopo 4 mesi ci baciamo.
Mi piace molto, se ero single la avrei voluta vivere a pieno e sono sicuro avremmo iniziato una storia, ci pensiamo c è attrazione dolcezza e chimica.
Litighiamo per come l'approccio diverso, dice di essere innamorata e sarebbe disposta a sfasciare la sua famiglia e stare con me se mi aprissi in tutto nel viverci ora così poi chissà.
La mia risposta è che viverla in questa ottica porterebbe più sofferenza in una fine che potrebbe esserci per la situazione, abbiamo fatto l amore una sola volta, perché non volevo che la prendesse come un inizio di una proiezione ad altro.
La mia compagna ha fatto scelte di vita per me e con me, sento che caratterialmente sarei più "compatibile" con l'altra ma non sento una estranea in casa con me, mi ha dato molto come persona e non la lascerei per un'altra ma solo per problemi nostri e gravi, che a parte questo non c'erano.
Le Farei una cattiveria ben peggiore di ciò sto facendo lasciandoci, potrebbe non realizzare più il suo sogno di essere madre e resterebbe in una casa che potrebbe mantenere solo con il contributo dei suoi genitori.
Penso all'altra, mi immagino con lei ma reputo innamoramento e non amore.
Questo l'ho sempre detto anche all'altra, dicendole accetta questo scenario per adesso senza parlare di noi coniugi (lo fa sebbene ancora sta con il suo uomo).
Dice non la faccio essere se stessa e rifiuta, poi finge di accettare, e se sparisco io torna, anche perché ci vediamo fortuitamente in azienda.
Non so cosa fare, potrebbe diventare vero amore se la mia storia finirà per cause interne e non dovute a lei, ma temo intanto di farla soffrire.
So che la mia relazione non è rose e fiori se è accaduto questo, ma da questo al pensare di distruggere tutto per me c'è differenza.
L'altra mi accusa di volere stare così a vita se non metto in preventivo che nemmeno più in là io cambi le cose se mi accorgo di amare Lei, volevo partire da una cosa più semplice voluta da due adulti entrambi non single e alla pari.
So starebbe male se le dessi tutto e poi finisse perché non sono pronto a ciò dice di essere pronta Lei, a mia veduta per situazione personale famigliare diversa.
Vorrei un consiglio su come approcciare questa situazione logorante.
Grazie
Un anno e mezzo fa abbiamo preso casa insieme (prima mi ero trasferito io da lei) , consolidando la nostra relazione di amore vero, benché non priva di dubbi iniziali per differenze caratteriali e di approccio ad alcuni aspetti della vita.
Non abbiamo ancora figli a causa di stabilizzazione di carriere e forse perché non era il momento giusto.
Un anno fa conosco a lavoro una ragazza di 10 anni meno di me, con la quale c'è qualcosa di speciale, ci diciamo apertamente di piacerci molto ma lasciamo stare tutto vista la mia situazione e la sua (Lei convivente da 10 anni con un bambino di 5).
Il fatto di incontrarci pur non condividendo la stanza fa si che ci punzecchiamo finché dopo 4 mesi ci baciamo.
Mi piace molto, se ero single la avrei voluta vivere a pieno e sono sicuro avremmo iniziato una storia, ci pensiamo c è attrazione dolcezza e chimica.
Litighiamo per come l'approccio diverso, dice di essere innamorata e sarebbe disposta a sfasciare la sua famiglia e stare con me se mi aprissi in tutto nel viverci ora così poi chissà.
La mia risposta è che viverla in questa ottica porterebbe più sofferenza in una fine che potrebbe esserci per la situazione, abbiamo fatto l amore una sola volta, perché non volevo che la prendesse come un inizio di una proiezione ad altro.
La mia compagna ha fatto scelte di vita per me e con me, sento che caratterialmente sarei più "compatibile" con l'altra ma non sento una estranea in casa con me, mi ha dato molto come persona e non la lascerei per un'altra ma solo per problemi nostri e gravi, che a parte questo non c'erano.
Le Farei una cattiveria ben peggiore di ciò sto facendo lasciandoci, potrebbe non realizzare più il suo sogno di essere madre e resterebbe in una casa che potrebbe mantenere solo con il contributo dei suoi genitori.
Penso all'altra, mi immagino con lei ma reputo innamoramento e non amore.
Questo l'ho sempre detto anche all'altra, dicendole accetta questo scenario per adesso senza parlare di noi coniugi (lo fa sebbene ancora sta con il suo uomo).
Dice non la faccio essere se stessa e rifiuta, poi finge di accettare, e se sparisco io torna, anche perché ci vediamo fortuitamente in azienda.
Non so cosa fare, potrebbe diventare vero amore se la mia storia finirà per cause interne e non dovute a lei, ma temo intanto di farla soffrire.
So che la mia relazione non è rose e fiori se è accaduto questo, ma da questo al pensare di distruggere tutto per me c'è differenza.
L'altra mi accusa di volere stare così a vita se non metto in preventivo che nemmeno più in là io cambi le cose se mi accorgo di amare Lei, volevo partire da una cosa più semplice voluta da due adulti entrambi non single e alla pari.
So starebbe male se le dessi tutto e poi finisse perché non sono pronto a ciò dice di essere pronta Lei, a mia veduta per situazione personale famigliare diversa.
Vorrei un consiglio su come approcciare questa situazione logorante.
Grazie
[#1]
Buon pomeriggio,
Proviamo a vederla da questo punto di vista, da lei stesso suggerito: nella sua attuale relazione ci sono dei problemi e quanto accaduto può esserne riflesso; se è vero allora ha agito come difesa da qualcosa di minaccioso arrivato dalla "coppia", ovvero direttamente dalla sua partner o proprio dall'idea stessa di coppia che ha con lei
Proviamo a vederla da questo punto di vista, da lei stesso suggerito: nella sua attuale relazione ci sono dei problemi e quanto accaduto può esserne riflesso; se è vero allora ha agito come difesa da qualcosa di minaccioso arrivato dalla "coppia", ovvero direttamente dalla sua partner o proprio dall'idea stessa di coppia che ha con lei
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 928 visite dal 04/09/2023.
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