Ossessioni, rabbia e altro
Salve.
Sono un ragazzo di 25 anni, descrivo alcuni problemi che ho nella mia vita.
-Dal giorno in cui mi sono diplomato, al liceo scientifico, ho sviluppato una ossessione veramente pesante con quello che viene comunemente chiamato "vivere di rendita".
Non nel senso di farmi mantenere dai genitori ovviamente, però sono sempre alla ricerca di modi per fare soldi senza lavorare, impegno molto tempo in vari tentativi.
Dapprima era un sogno da perseguire, adesso e' un pensiero fisso da quando mi sveglio a quando vado a dormire.
Qualunque forma di lavoro e' per me una tortura, provo una rabbia immensa per non essere un ereditiero e talvolta dispiacere anche per parenti e amici, penso quanto sia stata ingiusta la vita con loro che li ha costretti a lavorare. Non e' che sono un tipo che sta tutto il giorno a non far niente sul divano, sono uno sportivo faccio corsa e palestra, ho tanti hobby e passioni, semplicemente non sopporto il dover rinunciare a qualcosa perché devo lavorare.
Attualmente studio economia con scarsi risultati, do al massimo un paio di esami all' anno.
Ho un rapporto conflittuale con i miei, specie mia madre, perché non crede possibile il mio obiettivo, e questo mi causa rabbia. Però ci soffro nel discutere con loro.
Nel caso in cui non riuscissi a creare rendite il mio piano e' ritirarmi in un rudere in campagna e vivere veramente al minimo, a pane e acqua.
Lo preferirei rispetto a dover fare vita da lavoratore. Altra cosa che non tollero e' lavare i piatti dopo mangiato, mi fa rabbia non avere una cameriera che li fa.
-Non riesco ad accettare i no delle ragazze.
Sono un ragazzo esteticamente abbastanza carino a quanto dicono, ma odio enormemente il fatto di non essere estremamente bello o ricco e famoso, vorrei essere trattato come il classico playboy.
E invece purtroppo ho scarso successo con le ragazze, ho poco sex appeal e devo provarci con tantissime per avere successo con una.
Anche lì attacco spesso i miei che mi dicono che quello che sto passando e' normale.
Ho una invidia terribile non verso i ragazzi che hanno avuto tante ragazze, ma verso quelli che hanno ricevuto pochissimi rifiuti.
Facciamo un passo indietro: sono quasi sempre stato il primo della classe. A scuola ero conosciuto quasi come un bambino prodigio, sono molto dotato specie in fisica applicata e scienze naturali.
La cosa che mi fa rabbia e' la sensazione che questa intelligenza che a quanto pare ho potrebbe servire solo a trovare un buon lavoro, e quindi a fare sacrifici, io invece vorrei sfruttarla per creare privilegio economico ed edonismo, soldi e bellezza.
Sono demotivato ad impegnarmi per ottenere risultati nelle varie aree della vita quando penso che altri li ottengono senza fare sto sforzi e magari molti più di quello che io posso ottenere.
Mi sento sfortunato, vorrei un' altra faccia e altre predisposizioni come attitudini, e anche un po' di aiuti esterni e fortuna.
Vorrei capire cosa non va... grazie davvero.
Sono un ragazzo di 25 anni, descrivo alcuni problemi che ho nella mia vita.
-Dal giorno in cui mi sono diplomato, al liceo scientifico, ho sviluppato una ossessione veramente pesante con quello che viene comunemente chiamato "vivere di rendita".
Non nel senso di farmi mantenere dai genitori ovviamente, però sono sempre alla ricerca di modi per fare soldi senza lavorare, impegno molto tempo in vari tentativi.
Dapprima era un sogno da perseguire, adesso e' un pensiero fisso da quando mi sveglio a quando vado a dormire.
Qualunque forma di lavoro e' per me una tortura, provo una rabbia immensa per non essere un ereditiero e talvolta dispiacere anche per parenti e amici, penso quanto sia stata ingiusta la vita con loro che li ha costretti a lavorare. Non e' che sono un tipo che sta tutto il giorno a non far niente sul divano, sono uno sportivo faccio corsa e palestra, ho tanti hobby e passioni, semplicemente non sopporto il dover rinunciare a qualcosa perché devo lavorare.
Attualmente studio economia con scarsi risultati, do al massimo un paio di esami all' anno.
Ho un rapporto conflittuale con i miei, specie mia madre, perché non crede possibile il mio obiettivo, e questo mi causa rabbia. Però ci soffro nel discutere con loro.
Nel caso in cui non riuscissi a creare rendite il mio piano e' ritirarmi in un rudere in campagna e vivere veramente al minimo, a pane e acqua.
Lo preferirei rispetto a dover fare vita da lavoratore. Altra cosa che non tollero e' lavare i piatti dopo mangiato, mi fa rabbia non avere una cameriera che li fa.
-Non riesco ad accettare i no delle ragazze.
Sono un ragazzo esteticamente abbastanza carino a quanto dicono, ma odio enormemente il fatto di non essere estremamente bello o ricco e famoso, vorrei essere trattato come il classico playboy.
E invece purtroppo ho scarso successo con le ragazze, ho poco sex appeal e devo provarci con tantissime per avere successo con una.
Anche lì attacco spesso i miei che mi dicono che quello che sto passando e' normale.
Ho una invidia terribile non verso i ragazzi che hanno avuto tante ragazze, ma verso quelli che hanno ricevuto pochissimi rifiuti.
Facciamo un passo indietro: sono quasi sempre stato il primo della classe. A scuola ero conosciuto quasi come un bambino prodigio, sono molto dotato specie in fisica applicata e scienze naturali.
La cosa che mi fa rabbia e' la sensazione che questa intelligenza che a quanto pare ho potrebbe servire solo a trovare un buon lavoro, e quindi a fare sacrifici, io invece vorrei sfruttarla per creare privilegio economico ed edonismo, soldi e bellezza.
Sono demotivato ad impegnarmi per ottenere risultati nelle varie aree della vita quando penso che altri li ottengono senza fare sto sforzi e magari molti più di quello che io posso ottenere.
Mi sento sfortunato, vorrei un' altra faccia e altre predisposizioni come attitudini, e anche un po' di aiuti esterni e fortuna.
Vorrei capire cosa non va... grazie davvero.
[#1]
Gentile utente, nelle varie sfaccettatura in cui si descrive c'è sempre un fattore comune: la rabbia. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a rispondere ai suoi dubbi e a ritrovare la serenità. Infatti, non è sempre facile individuare l'emozione esatta che proviamo e spesso la confondiamo con altre. In particolar modo la rabbia può mascherare altre emozioni più complesse e/o meno tollerabili.
Un caro saluto
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Morosinotto - Psicologa
Tel 340 7343735
Ricevo su appuntamento ad Alessandria e Online
[#2]
Utente
Grazie per il chiarimento. Oltre alla rabbia, in quello che scrivo penso che siano evidenti altre emozioni: senso di inferiorità rispetto agli altri e dispiacere perché vorrei vivere emozioni più belle, Personalmente non credo di avere un problem psicologico più profondo, le mie "crisi" derivano da motivi specifici e penso che tutto si risolverebbe e sarei estremamente felice nel momento in cui trovassi una ragazza che mi vuole davvero e/o avessi una fonte di guadagno che non richieda troppa fatica. Fino all' adolescenza ero serenissimo, nessun problema con i miei genitori e con i miei amici. Da ragazzino volevo fare prima il fisico, poi l' ingegnere edile. Poi invece ho deciso che volevo essere uno di quelli che fa soldi senza lavorare, e tutte le mie scelte universitarie e non solo sono state guidate da questo.
Ho tralasciato una cosa importante. Ho accennato che dedico diverse ore al giorno a cercare di capire come guadagnare senza troppa fatica e come piacere di più alla ragazze( ho la sensazione di non piacere per qualche motivo misterioso). Quello che non ho detto e' che durante il giorno o la settimana ho forti sbalzi d' umore che derivano esclusivamente dai miei pensieri. A volte penso che sarò capace di guadagnare tanti soldi e conquistare tante ragazze e sono euforico, proprio mi immagino in maniera vivida il successo, altre volte penso che per me sarà impossibile e sono triste e nervoso. A volte basta sentire qualche parola, magari pure male interpretata da me, per scatenarmi queste sensazioni.
Aggiungo che ho avuto un problema con il gioco d" azzardo intorno ai 18-19 anni e che con l' alcol non ci vado piano(non a livello di alcolismo e dipendenza però)
Quale potrebbe essere il problema? Quali sarebbero queste emozioni meno tollerabili che la mia rabbia nasconde? I miei pensieri rientrano nella patologia?
Ho tralasciato una cosa importante. Ho accennato che dedico diverse ore al giorno a cercare di capire come guadagnare senza troppa fatica e come piacere di più alla ragazze( ho la sensazione di non piacere per qualche motivo misterioso). Quello che non ho detto e' che durante il giorno o la settimana ho forti sbalzi d' umore che derivano esclusivamente dai miei pensieri. A volte penso che sarò capace di guadagnare tanti soldi e conquistare tante ragazze e sono euforico, proprio mi immagino in maniera vivida il successo, altre volte penso che per me sarà impossibile e sono triste e nervoso. A volte basta sentire qualche parola, magari pure male interpretata da me, per scatenarmi queste sensazioni.
Aggiungo che ho avuto un problema con il gioco d" azzardo intorno ai 18-19 anni e che con l' alcol non ci vado piano(non a livello di alcolismo e dipendenza però)
Quale potrebbe essere il problema? Quali sarebbero queste emozioni meno tollerabili che la mia rabbia nasconde? I miei pensieri rientrano nella patologia?
[#3]
Utente
Ulteriore aggiunta(scusa per la lunghezza)
Tutto ciò che non riguarda soldi, donne ed alcol per me e' una noia assoluta. Queste tre cose le vedo non come quello che desidero di più nella mia vita( ho molti altri progetti e obiettivi che voglio realizzare, e apprezzo tante cose belle che ci sono intorno a me) ma le vedo in pratica come prerequisiti assoluti per non essere giù di morale. Non riesco a vedermi un film al cinema, ad andare a un museo, a fare una serata normale con gli amici senza bere almeno due birre, perché altrimenti mi sentirei annoiato ed infastidito, specie se in quel periodo non mi sto sentendo con una ragazza.Non mi trovo bene con i ragazzi tranquilli con la testa sulle spalle perché mi annoio, ma al tempo stesso non riesco a entrare in gruppi di persone più sveglie ed ambiziose perché spesso mi prendono in giro, a quanto ho capito perché sembro troppo impacciato nei movimenti e perché sembro troppo bisognoso con le ragazze e si vede bene che ho poca esperienza per la mia età.
Tutto ciò che non riguarda soldi, donne ed alcol per me e' una noia assoluta. Queste tre cose le vedo non come quello che desidero di più nella mia vita( ho molti altri progetti e obiettivi che voglio realizzare, e apprezzo tante cose belle che ci sono intorno a me) ma le vedo in pratica come prerequisiti assoluti per non essere giù di morale. Non riesco a vedermi un film al cinema, ad andare a un museo, a fare una serata normale con gli amici senza bere almeno due birre, perché altrimenti mi sentirei annoiato ed infastidito, specie se in quel periodo non mi sto sentendo con una ragazza.Non mi trovo bene con i ragazzi tranquilli con la testa sulle spalle perché mi annoio, ma al tempo stesso non riesco a entrare in gruppi di persone più sveglie ed ambiziose perché spesso mi prendono in giro, a quanto ho capito perché sembro troppo impacciato nei movimenti e perché sembro troppo bisognoso con le ragazze e si vede bene che ho poca esperienza per la mia età.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 744 visite dal 02/09/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.