Eiaculazione ritardata o assente
Buonasera,
come da titolo vorrei gentilmente chiedere un vostro parere per quanto riguarda l'eiaculazione assente o ritardata durante i rapporti sessuali.
Sono un ragazzo di 32 anni e non ho mai fatto sesso fino l'anno scorso per difficoltà, ancora oggi, ad accettare la mia omosessualità.
Da quando ho rapporti, solo in due occasioni, dopo molto tempo e attraverso la masturbazione, sono riuscito a raggiungere l'orgasmo, mentre se pratico la masturbazione da solo guardando film porno, riesco tranquillamente ad eiaculare.
Negli ultimi mesi ho conosciuto un ragazzo per il quale provo un sentimento, ci siamo visti poche volte, ma questa mia difficoltà non aiuta alla costruzione di un legame.
Grazie
come da titolo vorrei gentilmente chiedere un vostro parere per quanto riguarda l'eiaculazione assente o ritardata durante i rapporti sessuali.
Sono un ragazzo di 32 anni e non ho mai fatto sesso fino l'anno scorso per difficoltà, ancora oggi, ad accettare la mia omosessualità.
Da quando ho rapporti, solo in due occasioni, dopo molto tempo e attraverso la masturbazione, sono riuscito a raggiungere l'orgasmo, mentre se pratico la masturbazione da solo guardando film porno, riesco tranquillamente ad eiaculare.
Negli ultimi mesi ho conosciuto un ragazzo per il quale provo un sentimento, ci siamo visti poche volte, ma questa mia difficoltà non aiuta alla costruzione di un legame.
Grazie
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
4.3k 102
Gentile Utente,
se non l'ha mai fatto (e indipendentemente dal problema che ci ha descritto), il primo consiglio è comunque quello di effettuare una visita andrologica, troppo spesso trascurata da parte degli uomini, ma essenziale in un'ottica di prevenzione.
In quell'occasione avrà modo di ricevere anche informazioni utili e sciogliere magari qualche dubbio o curiosità dal punto di vista del funzionamento fisiologico.
Da quanto ci racconta, parrebbe (ma a distanza non può che essere solo un'ipotesi) effetivamente che l'origine del suo problema sia di tipo psicologico: da un lato l'inesperienza, dall'altro la difficoltà a lasciarsi andare rinunciando al controllo, e dall'altro ancora le implicazioni emotive ed affettive che entrano in campo in questa specifica situazione, in cui la posta in gioco non è solo un rapporto sessuale, ma una relazione a cui tiene.
Probabilmente una certa quota di ansia è presente e rischia di innescare un circolo vizioso che si autoalimenta.
Le allego un articolo, che può offrirle qualche spunto di riflessione in merito: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
Si tratta di una problematica generalmente risolvibile -con tempistiche soggettive- rivolgendosi ad uno/a psicoterapeuta con una specifica formazione in sessuologia clinica per intraprendere un percorso che l'aiuti a comprendere (ed affrontare) quali possano essere i fattori causali, scatenanti e di mantenimento delle sue difficoltà.
Resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Cordialità.
se non l'ha mai fatto (e indipendentemente dal problema che ci ha descritto), il primo consiglio è comunque quello di effettuare una visita andrologica, troppo spesso trascurata da parte degli uomini, ma essenziale in un'ottica di prevenzione.
In quell'occasione avrà modo di ricevere anche informazioni utili e sciogliere magari qualche dubbio o curiosità dal punto di vista del funzionamento fisiologico.
Da quanto ci racconta, parrebbe (ma a distanza non può che essere solo un'ipotesi) effetivamente che l'origine del suo problema sia di tipo psicologico: da un lato l'inesperienza, dall'altro la difficoltà a lasciarsi andare rinunciando al controllo, e dall'altro ancora le implicazioni emotive ed affettive che entrano in campo in questa specifica situazione, in cui la posta in gioco non è solo un rapporto sessuale, ma una relazione a cui tiene.
Probabilmente una certa quota di ansia è presente e rischia di innescare un circolo vizioso che si autoalimenta.
Le allego un articolo, che può offrirle qualche spunto di riflessione in merito: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
Si tratta di una problematica generalmente risolvibile -con tempistiche soggettive- rivolgendosi ad uno/a psicoterapeuta con una specifica formazione in sessuologia clinica per intraprendere un percorso che l'aiuti a comprendere (ed affrontare) quali possano essere i fattori causali, scatenanti e di mantenimento delle sue difficoltà.
Resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Gentile dr.ssa Paola Scalco,
La ringrazio per la risposta, trovo molto interessante l'articolo che mi ha inviato.
Ho una mente molto giudicante in tutti i campi della mia vita, speravo che questo mio giudizio non invadesse anche la mia vita sessuale.
È come se nel momento dell'incontro con l'altra persona svanisse il desiderio e diventasse un qualcosa di meccanico dove non c'è più piacere, situazione che va contro la mia volontà. Mi sento in contraddizione con me stesso.
La ringrazio ancora
La ringrazio per la risposta, trovo molto interessante l'articolo che mi ha inviato.
Ho una mente molto giudicante in tutti i campi della mia vita, speravo che questo mio giudizio non invadesse anche la mia vita sessuale.
È come se nel momento dell'incontro con l'altra persona svanisse il desiderio e diventasse un qualcosa di meccanico dove non c'è più piacere, situazione che va contro la mia volontà. Mi sento in contraddizione con me stesso.
La ringrazio ancora
[#3]
Dr.ssa Paola Scalco
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
4.3k 102
"È come se nel momento dell'incontro con l'altra persona svanisse il desiderio e diventasse un qualcosa di meccanico dove non c'è più piacere"
Ha ragione: cambia radicalmente scenario, dal momento che eccitazione mentale e desiderio lasciano il posto a ricerca di performance e timore del giudizio (non solo quello degli altri, ma anche il proprio).
Le difficoltà sessuali sono probabilmente solo uno degli aspetti da cui partire, ma il suggerimento è di ampliare il discorso a tematiche quali accettazione di sé, autostima e perfezionismo, per giungere a sciogliere quelle contraddizioni che attualmente le impediscono di vivere con serenità.
Non esiti a farsi accompagnare da un/a professionista (nella sua città non mancano i centri specializzati!) a scrollarsi di dosso questo sguardo ipercritico attraverso il quale si osserva e che condiziona negativamente la qualità della sua vita.
Saluti.
Ha ragione: cambia radicalmente scenario, dal momento che eccitazione mentale e desiderio lasciano il posto a ricerca di performance e timore del giudizio (non solo quello degli altri, ma anche il proprio).
Le difficoltà sessuali sono probabilmente solo uno degli aspetti da cui partire, ma il suggerimento è di ampliare il discorso a tematiche quali accettazione di sé, autostima e perfezionismo, per giungere a sciogliere quelle contraddizioni che attualmente le impediscono di vivere con serenità.
Non esiti a farsi accompagnare da un/a professionista (nella sua città non mancano i centri specializzati!) a scrollarsi di dosso questo sguardo ipercritico attraverso il quale si osserva e che condiziona negativamente la qualità della sua vita.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 01/09/2023.
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