Crisi esistenziale?

Buongiorno,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione una situazione che mi affligge molto sperando di ricevere un parere.

Mi sento persa in una specie di buco nero, una crisi esistenziale che sembra non voler passare forse c’è un senso di disagio profondo nel crescere.

Ho impiegato tantissimo tempo all’università, ho cambiato due facoltà e mi sono ritrovata a laurearmi con persone di quasi 9 anni meno di me e temo che questo abbia un po’ sballato la percezione di me stessa.

Non voglio dare la colpa ai miei genitori però mi rendo conto che non ho avuto una guida chiara in nulla, nessuno che mi abbia aiutata a responsabilizzarmi.

Ho un fidanzato da moltissimi anni, lui mi è sempre stato vicino nonostante sia molto più maturo di me e infatti oggi sente il desiderio di fare una famiglia, cosa che io purtroppo al momento non desidero perché mi sento troppo giovane (ho 33 anni e lui 37).

Mi sono invaghita di un ragazzo di 20, che conosco appena e perdo tantissimo tempo a guardarlo sui social a pensare che vorrei avere la sua età e sarebbe bello tornare indietro.

Non mi piace il mio lavoro, non mi piace nulla in realtà, mi fingo una persona piena di interessi e passioni, che cerca di risultare sempre interessante, intelligente e colta ma in realtà non faccio che perdere tempo senza concludere nulla.

Mi sembra che non ci sia soluzione a nulla, mi sento giovane ma al contempo mi sembra di aver perso tutti gli anni più belli senza neanche sapere come.
Ho iniziato diverse volte delle sedute con psicologi ma purtroppo anche lì non sono mai riuscita a trovare il professionista giusto o forse non sono mai riuscita io a farmi capire per essere aiutata e quindi di conseguenza mi abbatto perché non so cosa fare anche se davvero vorrei riuscire a vivere una vita normale.
Mi sembra di avere buttato anni e anni e di non avere ancora capito cosa voglio dalla vita.
Non ho una vita soddisfacente sotto nessun punto di vista anche se in apparenza sembra l’opposto, tutti mi credono una persona in gamba, che fa un bel lavoro, viaggia, va nei posti giusti, ha un fidanzato, una bella famiglia ecc...
Come posso davvero riprendere in mano la mia vita e riuscire a viverla serenamente e a pieno?
Io credo che uno psicologo possa aiutarmi ma purtroppo ho spesso avuto l’impressione, in tutte le sedute cominciate, che il professionista di turno non sapesse come aiutarmi perché non capisse qual è il mio problema.
Una volta a fine seduta mi è stato detto di pensare bene a cosa mi fa stare male per poterne parlare la volta successiva, un’altra volta mi è stato detto che non sono insicura ma anzi sono fin troppo sicura di me.
Mi chiedo se uno psicologo potrebbe anche aiutarmi a capire qual è il problema e ad indentificarlo o comunque riconoscerlo...Spero di ricevere dei pareri in merito anche sull’eventuale approccio ad un percorso.
Grazie!
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
lei conclude con la domanda: "Mi chiedo se uno psicologo potrebbe anche aiutarmi a capire qual è il problema e ad indentificarlo o comunque riconoscerlo...Spero di ricevere dei pareri in merito anche sull’eventuale approccio ad un percorso".
In realtà la risposta l'aveva già avuta su questo blog un anno fa, dalla dr.ssa Brunialti, in questi termini chiarissimi:
"Il compito di un* Psicoterapeuta è proprio - innanzi tutto - di far sì che la persona possa individuare e definire gli obiettivi di un percorso, ma anche della propria vita. E poi - non secondario - di aiutare a raggiungerli. Si rivolga con fiducia".
Se lei non si è affidata ad un curante, a mio avviso, è perché si trova in un immobilismo frutto di dipendenza: dal PC, dalla sua relazione di coppia ormai stanca...
La mia naturalmente è un'ipotesi, ma dopo nove consulti e più di un anno, qualche ipotesi operativa è opportuno farla.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Pur non differendo sostanzialmente da quanto detto dalle colleghe, tuttavia tra le competenze dello psicologo rientra il fare diagnosi e senza di essa ovviamente è maggiore il rischio per il professionista di procedere senza una chiara direzione.
La diagnosi psicologica prescinde dal tipo di indirizzo utilizzato, ma possono esserci approcci più rigorosi nel ricercarla, proprio perchè da essa dipende il protocollo da applicare.
Lo psicologo pertanto può o deve aiutarla a riconoscere il problema, quantunque la consapevolezza da sola quasi mai è sufficiente (e potrebbe anche non essere necessaria) per risolverlo. Per la soluzione infatti sono in genere necessari dei passi, un percorso.
La terapia breve è un approccio che dà notevole importanza alla diagnosi psicologica anche se essa si basa principalmente sui processi coscienti e sull'analisi del comportamento.

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo