Si tratta di coazione a ripetere? cosa posso fare per risolvere il problema?
Salve a tutti,
vorrei chiedere un parere, laddove possibile, se il mio comportamento sia effettivamente una coazione a ripetere.
Ho scritto un altro post, indicando, in linee generali, la situazione di vita nella quale mi trovo.
Un anno fa, la mia vita è stata stravolta, per non dire distrutta.
La mia ex compagna ha chiuso la storia, distrutto tutto, mi ha cacciato di casa e mi ha fatto cacciare dal reparto dove lavoravamo insieme.
Posto che le questioni personali non dovrebbero influenzare l'azienda, questa situazione personale ha avuto pesanti risvolti anche in azienda: Sono state indette, assieme a me, diverse riunioni dove i responsabili mi hanno detto cose, anche non vere, per giustificare il mio allontanamento dal reparto.
Cose che riguardano opinioni anche dei miei colleghi diretti che, secondo quanto riportato, non vedevano l'ora me ne andassi.
Ora, io non ho mai approfondito, perché di quelle persone non mi interessa.
Ero già stato allontanato con la scusa che "gli altri non si trovano bene con te", e poi riammesso con tanto di scuse da parte dell'azienda.
Sia la prima volta che adesso, sto reagendo in modo drastico.
Faccio muro su tutto, è come se avessi cancellato queste persone.
Anche se provano a collaborare, per lavoro o cercano di essere gentili.
Non riesco a dimenticare quello che mi hanno fatto.
So bene che questo è un atteggiamento tossico.
Sono il primo che se ne dispiace.
Ma non riesco a tollerare o a far buon viso con persone che mi hanno parlato alle spalle per mesi, che hanno dato opinioni non richieste sulla mia vita personale, che hanno parlato male di me alla direzione, rovinandomi la reputazione in tutto e per tutto.
Sto tanto male ad agire così, ma mi viene naturale.
Ho eretto un muro.
Un muro all’interno del quale mi sono creato una mia difesa, un mio comfort.
Non riesco a "perdonare" certi comportamenti.
So bene che, se io cambio, cambiano anche gli altri.
Ma non ci riesco.
Zero.
Sono come un bambino.
Le persone si sono comportate male.
Non fanno nulla per chiedere scusa.
Io di certo non sarò il primo a tendere la mano.
E diventa un circolo vizioso di autodistruzione, dal quale non so come uscirne.
Grazie a chi vorrà rispondermi.
vorrei chiedere un parere, laddove possibile, se il mio comportamento sia effettivamente una coazione a ripetere.
Ho scritto un altro post, indicando, in linee generali, la situazione di vita nella quale mi trovo.
Un anno fa, la mia vita è stata stravolta, per non dire distrutta.
La mia ex compagna ha chiuso la storia, distrutto tutto, mi ha cacciato di casa e mi ha fatto cacciare dal reparto dove lavoravamo insieme.
Posto che le questioni personali non dovrebbero influenzare l'azienda, questa situazione personale ha avuto pesanti risvolti anche in azienda: Sono state indette, assieme a me, diverse riunioni dove i responsabili mi hanno detto cose, anche non vere, per giustificare il mio allontanamento dal reparto.
Cose che riguardano opinioni anche dei miei colleghi diretti che, secondo quanto riportato, non vedevano l'ora me ne andassi.
Ora, io non ho mai approfondito, perché di quelle persone non mi interessa.
Ero già stato allontanato con la scusa che "gli altri non si trovano bene con te", e poi riammesso con tanto di scuse da parte dell'azienda.
Sia la prima volta che adesso, sto reagendo in modo drastico.
Faccio muro su tutto, è come se avessi cancellato queste persone.
Anche se provano a collaborare, per lavoro o cercano di essere gentili.
Non riesco a dimenticare quello che mi hanno fatto.
So bene che questo è un atteggiamento tossico.
Sono il primo che se ne dispiace.
Ma non riesco a tollerare o a far buon viso con persone che mi hanno parlato alle spalle per mesi, che hanno dato opinioni non richieste sulla mia vita personale, che hanno parlato male di me alla direzione, rovinandomi la reputazione in tutto e per tutto.
Sto tanto male ad agire così, ma mi viene naturale.
Ho eretto un muro.
Un muro all’interno del quale mi sono creato una mia difesa, un mio comfort.
Non riesco a "perdonare" certi comportamenti.
So bene che, se io cambio, cambiano anche gli altri.
Ma non ci riesco.
Zero.
Sono come un bambino.
Le persone si sono comportate male.
Non fanno nulla per chiedere scusa.
Io di certo non sarò il primo a tendere la mano.
E diventa un circolo vizioso di autodistruzione, dal quale non so come uscirne.
Grazie a chi vorrà rispondermi.
[#1]
Gentile signore,
lei si rende lucidamente conto che il suo atteggiamento ed il suo comportamento nei confronti dei colleghi di cui parla, la danneggiano. Tuttavia ha avuto un trauma relativo al rapporto con queste persone, di un certo spessore, che non riesce a superare.
I traumi vengono brillantemente trattati e superati con tecniche di scrittura che ritengo sia più opportuno vengano consigliate/prescritte da uno psicoterapeuta nell'ambito di un rapporto professionale, anche per poterla seguire, aggiungere eventuali altri interventi ecc..
Le consiglio pertanto di consultare uno psicoterapeuta che utilizzi queste tecniche nel trattamento dei traumi.
Cordiali saluti
lei si rende lucidamente conto che il suo atteggiamento ed il suo comportamento nei confronti dei colleghi di cui parla, la danneggiano. Tuttavia ha avuto un trauma relativo al rapporto con queste persone, di un certo spessore, che non riesce a superare.
I traumi vengono brillantemente trattati e superati con tecniche di scrittura che ritengo sia più opportuno vengano consigliate/prescritte da uno psicoterapeuta nell'ambito di un rapporto professionale, anche per poterla seguire, aggiungere eventuali altri interventi ecc..
Le consiglio pertanto di consultare uno psicoterapeuta che utilizzi queste tecniche nel trattamento dei traumi.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#3]
Buonasera, la ringrazio dei ringraziamenti (scusi la ripetizione).
Quella che le ho suggerito è una tecnica che può essere usata da terapeuti di vari indirizzi, non esiste che io sappia un indirizzo terapeutico che si serva solo di compiti di scrittura. Tali compiti si rifanno alle ricerche dello psicologo americano Pennebaker. Le posso dire che la Terapia Strategica Breve ha ripreso il compito ideato da Pennebaker e lo ha in parte modificato applicandolo a traumi di una discreta gravità, ma in base alla mia esperienza per traumi di minore entità va benissimo il compito originale. Le consiglio comunque di consultare un professionista che valuti quale formula sia migliore per lei.
Si occupa di elaborazione di traumi anche un altro strumento: l'EMDR che personalmente non utilizzo, anche perchè i compiti di scrittura sono veloci e non mi risulta abbiano rischi.
Quella che le ho suggerito è una tecnica che può essere usata da terapeuti di vari indirizzi, non esiste che io sappia un indirizzo terapeutico che si serva solo di compiti di scrittura. Tali compiti si rifanno alle ricerche dello psicologo americano Pennebaker. Le posso dire che la Terapia Strategica Breve ha ripreso il compito ideato da Pennebaker e lo ha in parte modificato applicandolo a traumi di una discreta gravità, ma in base alla mia esperienza per traumi di minore entità va benissimo il compito originale. Le consiglio comunque di consultare un professionista che valuti quale formula sia migliore per lei.
Si occupa di elaborazione di traumi anche un altro strumento: l'EMDR che personalmente non utilizzo, anche perchè i compiti di scrittura sono veloci e non mi risulta abbiano rischi.
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#5]
Prego, se vuole può valutare il consulto, saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 965 visite dal 23/08/2023.
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