Problemi di autostima
Scrivo qui perché vorrei aiutare mio fratello, ma non so come comportarmi con lui.
È sempre stato molto studioso e talentuoso, ma all’università incontra enormi difficoltà.
Ha scelto una facoltà difficilissima e dopo sette anni ha ancora alcuni esami da sostenere prima di concludere.
Non è inadeguato rispetto alla materia, ma ha accumulato ritardo per alcuni problemi familiari che lo hanno costretto a lavorare e studiare.
Non è il fatto in sè che mi preoccupa, certamente ognuno ha i propri tempi, ma vedo la sua sofferenza, vedo come questo ritardo nella vita lo logora dentro e non so cosa fare esattamente perché possa volersi più bene, essere più indulgente con se stesso e ritrovare la determinazione per concludere il percorso.
Si vergogna di se stesso al punto da non voler uscire di casa, sente di aver fallito e di essere condannato a una vita di insuccessi lavorativi.
È come risucchiato in un loop di negatività dal quale nessuno riesce a tirarlo fuori.
Per ogni argomentazione di supporto ha una contraddizione, per ogni tentativo di risollevare la sua visione ha un progetto di mediocrità che gli si stampa davanti agli occhi e aumenta il suo silenzio e la sua sofferenza.
Come posso aiutarlo?
Come possiamo tutti noi familiari avvicinarci a questa sua condizione emotiva senza ferirlo e cercando di supportarlo nel modo migliore per lui?
Grazie.
È sempre stato molto studioso e talentuoso, ma all’università incontra enormi difficoltà.
Ha scelto una facoltà difficilissima e dopo sette anni ha ancora alcuni esami da sostenere prima di concludere.
Non è inadeguato rispetto alla materia, ma ha accumulato ritardo per alcuni problemi familiari che lo hanno costretto a lavorare e studiare.
Non è il fatto in sè che mi preoccupa, certamente ognuno ha i propri tempi, ma vedo la sua sofferenza, vedo come questo ritardo nella vita lo logora dentro e non so cosa fare esattamente perché possa volersi più bene, essere più indulgente con se stesso e ritrovare la determinazione per concludere il percorso.
Si vergogna di se stesso al punto da non voler uscire di casa, sente di aver fallito e di essere condannato a una vita di insuccessi lavorativi.
È come risucchiato in un loop di negatività dal quale nessuno riesce a tirarlo fuori.
Per ogni argomentazione di supporto ha una contraddizione, per ogni tentativo di risollevare la sua visione ha un progetto di mediocrità che gli si stampa davanti agli occhi e aumenta il suo silenzio e la sua sofferenza.
Come posso aiutarlo?
Come possiamo tutti noi familiari avvicinarci a questa sua condizione emotiva senza ferirlo e cercando di supportarlo nel modo migliore per lui?
Grazie.
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Gentilissima lettrice,
l'aiuto e il supporto che lei e i suoi familiari state fornendo a suo fratello è ammirevole ma forse non sufficiente. Spesso si ha bisogno di confrontarsi con una persona super partes , neutra, come solo un professionista psicologo in tali casi può fare. Le suggerirei di consigliare a suo fratello di contattare uno psicologo della sua città per un breve consulto che possa aiutarlo a superare questo momento e per evitare che "aumenti il suo silenzio e la sua sofferenza".
Molti auguri e moltissimi saluti
l'aiuto e il supporto che lei e i suoi familiari state fornendo a suo fratello è ammirevole ma forse non sufficiente. Spesso si ha bisogno di confrontarsi con una persona super partes , neutra, come solo un professionista psicologo in tali casi può fare. Le suggerirei di consigliare a suo fratello di contattare uno psicologo della sua città per un breve consulto che possa aiutarlo a superare questo momento e per evitare che "aumenti il suo silenzio e la sua sofferenza".
Molti auguri e moltissimi saluti
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 417 visite dal 23/08/2023.
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