Sono in una relazione tossica?
buonasera, sono in una relazione da più di 5 anni ma nell'ultimo periodo mi sto rendendo conto che ci sono tante cose che non vanno bene (o probabilmente le ho sempre sapute ma non ho mai voluto affrontare la cosa).
I primi periodi con questo ragazzo sono andati piuttosto bene se non per il fatto che lui non voleva mai uscire con la mia comitiva di amici (che lui già conosceva da tempo) ma voleva stare solo ed esclusivamente con la sua (che ora è diventata anche la mia e con cui ho stretto rapporti bellissimi).
Negli ultimi periodi però sento che c'è qualcosa nella nostra relazione che non va, qualcosa di diverso rispetto alle altre: non viene mai a casa mia e non vuole mai venire alle cene di famiglia nonostante i miei lo invitino sempre, portando me a inventare sempre scuse sulla sua assenza anche con mia nonna che aspetta di conoscerlo da 5 anni (io l'ho fatto, ho conosciuto la sua famiglia e sto sempre a casa loro); ogni volta che ci vediamo dobbiamo per forza fare sesso anche se a me a volte non va per vari motivi (una volta si è pure arrabbiato perché non mi andava visto che quel giorno era morta mia nonna e volevo solo che mi stesse accanto), non mi ha mai fatto complimenti o apprezzamenti (lo giuro!! anzi, mi critica sempre quando metto qualche vestito che non gli piace); quando litighiamo usa parole che mi fanno stare male del tipo "rincoglionita" "stupida" "non capisci niente", l'altro giorno solo perché involontariamente gli ho """"graffiato"""" un braccio mi ha detto "ti do uno schiaffo".
Io non credo siano termini da usare con la propria ragazza, le nostre liti non sono nulla di grave, è normale in una coppia, ma lui le ingigantisce sempre usando questi termini e quando gli dico che non è normale parlarmi così sminuisce il tutto facendomi passare per esagerata, portandomi a credere di esserlo veramente.
quando mi ha detto la frase dello schiaffo e dopo aver litigato per questa cosa ho passato tutta la sera a dire "ma si, era solo arrabbiato non è nulla di che" quando invece so perfettamente che è molto grave.
Prima ho sempre passato sopra qualsiasi cosa accadesse ma adesso inizio a farmi seriamente delle domande, solo che il pensiero di non stare più con lui e di perdere tutte le nostre abitudini un po' mi intristisce.
io non voglio questo da una relazione, voglio un uomo che mi stia accanto, con cui essere me stessa, sentirmi amata e protetta e non sempre sminuita ma lui credo che non cambierà mai.
I primi periodi con questo ragazzo sono andati piuttosto bene se non per il fatto che lui non voleva mai uscire con la mia comitiva di amici (che lui già conosceva da tempo) ma voleva stare solo ed esclusivamente con la sua (che ora è diventata anche la mia e con cui ho stretto rapporti bellissimi).
Negli ultimi periodi però sento che c'è qualcosa nella nostra relazione che non va, qualcosa di diverso rispetto alle altre: non viene mai a casa mia e non vuole mai venire alle cene di famiglia nonostante i miei lo invitino sempre, portando me a inventare sempre scuse sulla sua assenza anche con mia nonna che aspetta di conoscerlo da 5 anni (io l'ho fatto, ho conosciuto la sua famiglia e sto sempre a casa loro); ogni volta che ci vediamo dobbiamo per forza fare sesso anche se a me a volte non va per vari motivi (una volta si è pure arrabbiato perché non mi andava visto che quel giorno era morta mia nonna e volevo solo che mi stesse accanto), non mi ha mai fatto complimenti o apprezzamenti (lo giuro!! anzi, mi critica sempre quando metto qualche vestito che non gli piace); quando litighiamo usa parole che mi fanno stare male del tipo "rincoglionita" "stupida" "non capisci niente", l'altro giorno solo perché involontariamente gli ho """"graffiato"""" un braccio mi ha detto "ti do uno schiaffo".
Io non credo siano termini da usare con la propria ragazza, le nostre liti non sono nulla di grave, è normale in una coppia, ma lui le ingigantisce sempre usando questi termini e quando gli dico che non è normale parlarmi così sminuisce il tutto facendomi passare per esagerata, portandomi a credere di esserlo veramente.
quando mi ha detto la frase dello schiaffo e dopo aver litigato per questa cosa ho passato tutta la sera a dire "ma si, era solo arrabbiato non è nulla di che" quando invece so perfettamente che è molto grave.
Prima ho sempre passato sopra qualsiasi cosa accadesse ma adesso inizio a farmi seriamente delle domande, solo che il pensiero di non stare più con lui e di perdere tutte le nostre abitudini un po' mi intristisce.
io non voglio questo da una relazione, voglio un uomo che mi stia accanto, con cui essere me stessa, sentirmi amata e protetta e non sempre sminuita ma lui credo che non cambierà mai.
[#1]
Buongiorno,
Lei scrive: "... voglio un uomo che mi stia accanto, con cui essere me stessa, sentirmi amata e protetta e non sempre sminuita ma lui credo che non cambierà mai."
Dalla descrizione che fa di questa persona NON sembra proprio che Lei abbia trovato l'uomo che vorrebbe, ma questo già lo sa, perché lo ha scritto molto chiaramente.
Poi aggiunge che crede che lui non cambierà mai. Ha ragione: non cambierà. O almeno non spetta a Lei farlo cambiare, nè aiutarlo. Quando una persona cambia, ciò avviene perchè il diretto interessato lo desidera e si sforza per raggiungere i propri obiettivi, ma non ho mai visto nessuno cambiare perchè qualcun altro lo voleva al posto suo.
Evidentemente per questo ragazzo (e solo per lui) tutto ciò è normale. Ma sappiamo bene, e lo sa anche Lei perchè lo dice chiaramente, che tutto ciò NON è normale.
Non è normale definire una persona "rincoglionita", non solo quando ci si rivolge al partner, ma direi in generale. Non è normale minacciare, dicendo "ti do uno schiaffo". Per nessuna ragione.
Ma mi lascia anche perplessa che quando Lei deve affrontare un lutto, non solo a lui non importa evidentemente nulla, ma addirittura arriva ad arrabbiarsi perchè in quella circostanza non si fa sesso!!! In una coppia normale va da sè che in una circostanza del genere si possa anche non fare sesso ed esprimere vicinanza e supporto, che peraltro sono le caratteristiche che Lei cerca in un compagno.
Inoltre, dopo ben cinque anni questa persona non conosce i Suoi parenti più cari come la nonna... Come mai non è interessato a conoscere Sua nonna, se a Lei invece farebbe molto piacere?
Infine, mi colpisce un termine che Lei usa: abitudine.
E' vero, dopo cinque anni avete consolidato delle abitudini, ma non penso proprio che starà male senza sentirsi più definire "rincoglionita" o senza subire pressioni e ritorsioni se non ha semplicemente voglia di fare sesso.
Anzi, a dire il vero, credo siano pessime abitudini.
Le suggerisco di partire dai Suoi obiettivi, cioè "voglio un uomo che mi stia accanto, con cui essere me stessa, sentirmi amata e protetta " e ripartire da qui, senza accontentarsi di ciò he non vuole per timore di cambiare.
Se da sola non riuscisse a cambiare se stessa, può essere di grande aiuto uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti,
Lei scrive: "... voglio un uomo che mi stia accanto, con cui essere me stessa, sentirmi amata e protetta e non sempre sminuita ma lui credo che non cambierà mai."
Dalla descrizione che fa di questa persona NON sembra proprio che Lei abbia trovato l'uomo che vorrebbe, ma questo già lo sa, perché lo ha scritto molto chiaramente.
Poi aggiunge che crede che lui non cambierà mai. Ha ragione: non cambierà. O almeno non spetta a Lei farlo cambiare, nè aiutarlo. Quando una persona cambia, ciò avviene perchè il diretto interessato lo desidera e si sforza per raggiungere i propri obiettivi, ma non ho mai visto nessuno cambiare perchè qualcun altro lo voleva al posto suo.
Evidentemente per questo ragazzo (e solo per lui) tutto ciò è normale. Ma sappiamo bene, e lo sa anche Lei perchè lo dice chiaramente, che tutto ciò NON è normale.
Non è normale definire una persona "rincoglionita", non solo quando ci si rivolge al partner, ma direi in generale. Non è normale minacciare, dicendo "ti do uno schiaffo". Per nessuna ragione.
Ma mi lascia anche perplessa che quando Lei deve affrontare un lutto, non solo a lui non importa evidentemente nulla, ma addirittura arriva ad arrabbiarsi perchè in quella circostanza non si fa sesso!!! In una coppia normale va da sè che in una circostanza del genere si possa anche non fare sesso ed esprimere vicinanza e supporto, che peraltro sono le caratteristiche che Lei cerca in un compagno.
Inoltre, dopo ben cinque anni questa persona non conosce i Suoi parenti più cari come la nonna... Come mai non è interessato a conoscere Sua nonna, se a Lei invece farebbe molto piacere?
Infine, mi colpisce un termine che Lei usa: abitudine.
E' vero, dopo cinque anni avete consolidato delle abitudini, ma non penso proprio che starà male senza sentirsi più definire "rincoglionita" o senza subire pressioni e ritorsioni se non ha semplicemente voglia di fare sesso.
Anzi, a dire il vero, credo siano pessime abitudini.
Le suggerisco di partire dai Suoi obiettivi, cioè "voglio un uomo che mi stia accanto, con cui essere me stessa, sentirmi amata e protetta " e ripartire da qui, senza accontentarsi di ciò he non vuole per timore di cambiare.
Se da sola non riuscisse a cambiare se stessa, può essere di grande aiuto uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 22/08/2023.
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