Si tratta di doc relazionale relativo all'aspetto fisico?
Buongiorno,
sono una ragazza di 28 anni e scrivo per un consulto riguardo un'ansia che si sta amplificando ogni giorno di più e mi fa soffrire molto.
Spiego brevemente cosa mi è successo, anche se lo trovo molto difficile da esprimere:
Ho conosciuto un ragazzo di aspetto molto bello ed attraente; infatti ho fatto io il primo passo verso di lui per conoscerlo meglio.
L'ho visto durante un evento vicino a casa mia e non l'avevo mai visto prima.
Mi ha subito preso fisicamente e abbiamo passato l'intera serata a parlare.
Dopo circa una settimana siamo usciti ed è andato tutto bene.
Alla seconda o terza uscita non ricordo noto un difetto sulle mani... si tratta di vitiligine.
Vedo che le sue mani (dita comprese) sono completamente bianche sotto e su una parte dell'avambraccio e sopra la pelle è a chiazze e il contrasto è ancora più accentuato dal fatto che lui di carnagione si abbronza molto facilmente.
In concomitanza di questa mia osservazione un mio collega mi parla in ufficio della moglie che ha lo stesso problema e che non riesce a curarlo.
Me ne parla come fosse un grosso problema, per niente risolvibile ma anzi che potrebbe peggiorare.
Da lì è nata la mia ossessione verso questo difetto e non riesco più a stare bene in compagnia di questo ragazzo.
Quando sono con lui continuo a guardargli le mani e mi si crea un nodo allo stomaco.
Non riesco più a pensare in modo lucido e mi prende una forte ansia mista a sensi di colpa.
Non so come dovrei comportarmi.
Questa cosa mi fa soffrire molto tanto da non godermi neppure le vacanze estive.
Non riesco a capire come sia possibile che subito questo ragazzo mi prendeva molto e non vedevo l'ora mi scrivesse e ora faccio fatica a sentirlo perchè quando penso a lui lo associo a questo mio disagio.
Aggiungo che non è la prima volta che soffro di DOC, ma in caso di relazioni non capisco se possa essere un modo di manifestare un mio blocco emotivo o che questo disagio sia la manifestazione di altri miei problemi inconsci.
Ho paura che sia un modo di allontanare gli uomini, quando il mio grande sogno è di trovare un fidanzato e avere una famiglia. Ho paura di boicottare la mia felicità e non so nemmeno quale sia il vero morivo.
Aggiungo che sono appena andata a vivere per conto mio quindi è un grande cambiamento nella mia vita.
Cosa dovrei fare?
Di cosa si tratta?
Grazie a anticipatamente a chi risponderà.
sono una ragazza di 28 anni e scrivo per un consulto riguardo un'ansia che si sta amplificando ogni giorno di più e mi fa soffrire molto.
Spiego brevemente cosa mi è successo, anche se lo trovo molto difficile da esprimere:
Ho conosciuto un ragazzo di aspetto molto bello ed attraente; infatti ho fatto io il primo passo verso di lui per conoscerlo meglio.
L'ho visto durante un evento vicino a casa mia e non l'avevo mai visto prima.
Mi ha subito preso fisicamente e abbiamo passato l'intera serata a parlare.
Dopo circa una settimana siamo usciti ed è andato tutto bene.
Alla seconda o terza uscita non ricordo noto un difetto sulle mani... si tratta di vitiligine.
Vedo che le sue mani (dita comprese) sono completamente bianche sotto e su una parte dell'avambraccio e sopra la pelle è a chiazze e il contrasto è ancora più accentuato dal fatto che lui di carnagione si abbronza molto facilmente.
In concomitanza di questa mia osservazione un mio collega mi parla in ufficio della moglie che ha lo stesso problema e che non riesce a curarlo.
Me ne parla come fosse un grosso problema, per niente risolvibile ma anzi che potrebbe peggiorare.
Da lì è nata la mia ossessione verso questo difetto e non riesco più a stare bene in compagnia di questo ragazzo.
Quando sono con lui continuo a guardargli le mani e mi si crea un nodo allo stomaco.
Non riesco più a pensare in modo lucido e mi prende una forte ansia mista a sensi di colpa.
Non so come dovrei comportarmi.
Questa cosa mi fa soffrire molto tanto da non godermi neppure le vacanze estive.
Non riesco a capire come sia possibile che subito questo ragazzo mi prendeva molto e non vedevo l'ora mi scrivesse e ora faccio fatica a sentirlo perchè quando penso a lui lo associo a questo mio disagio.
Aggiungo che non è la prima volta che soffro di DOC, ma in caso di relazioni non capisco se possa essere un modo di manifestare un mio blocco emotivo o che questo disagio sia la manifestazione di altri miei problemi inconsci.
Ho paura che sia un modo di allontanare gli uomini, quando il mio grande sogno è di trovare un fidanzato e avere una famiglia. Ho paura di boicottare la mia felicità e non so nemmeno quale sia il vero morivo.
Aggiungo che sono appena andata a vivere per conto mio quindi è un grande cambiamento nella mia vita.
Cosa dovrei fare?
Di cosa si tratta?
Grazie a anticipatamente a chi risponderà.
[#1]
Gentile utente,
tre i problemi:
- la vitiligine,
- il DOC,
- le relazioni con il maschile.
La vitiligine, è vero, è una patologia che non pare attualmente risolvibile,
e che - pur non essendo contagiosa - può purtroppo avere importanti ripercussioni psicologiche sia sulla vita dell'interessat* che sulle relazioni.
E dunque non meraviglia che anche Lei sia vittima della difficoltà relazionali che tale patologia comporta.
Il secondo problema è rappresentato dal funzionamento DOC della Sua mente.
Il suo consulto non dice se si tratta di una diagnosi fatta da specialista o autodiagnosi. Ed inoltre se è stata a suo tempo adeguatamente curata.
Se veramente di DOC si tratta, il contenuto può cambiare; e dunque può essere che attualmente sia la vitiligine.
L'altro elemento consiste nella sua relazione ambivalente col maschile:
tra il desiderio di avere una famiglia e il "modo di allontanare gli uomini".
"Cosa dovrei fare?"
In quale modo i tre elementi suddetti interagiscano tra loro e come possa essere disinnescato il loro potenziale dannoso,
solo attraverso una psicoterapia è possibile ottenerlo.
Si tratterà forse per Lei di riprendere un percorso psicologico già iniziato?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
tre i problemi:
- la vitiligine,
- il DOC,
- le relazioni con il maschile.
La vitiligine, è vero, è una patologia che non pare attualmente risolvibile,
e che - pur non essendo contagiosa - può purtroppo avere importanti ripercussioni psicologiche sia sulla vita dell'interessat* che sulle relazioni.
E dunque non meraviglia che anche Lei sia vittima della difficoltà relazionali che tale patologia comporta.
Il secondo problema è rappresentato dal funzionamento DOC della Sua mente.
Il suo consulto non dice se si tratta di una diagnosi fatta da specialista o autodiagnosi. Ed inoltre se è stata a suo tempo adeguatamente curata.
Se veramente di DOC si tratta, il contenuto può cambiare; e dunque può essere che attualmente sia la vitiligine.
L'altro elemento consiste nella sua relazione ambivalente col maschile:
tra il desiderio di avere una famiglia e il "modo di allontanare gli uomini".
"Cosa dovrei fare?"
In quale modo i tre elementi suddetti interagiscano tra loro e come possa essere disinnescato il loro potenziale dannoso,
solo attraverso una psicoterapia è possibile ottenerlo.
Si tratterà forse per Lei di riprendere un percorso psicologico già iniziato?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 943 visite dal 21/08/2023.
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