Derealizzazione, panico o disturbo ossessivo???
Premetto già che sono in cura da una psicologa, ma vorrei capire come mai secondo voi, a livello psicologico avviene questo fenomeno.
Da anni soffro di disturbi ossessivi che riguardano il tema della persecuzione giudiziaria\ rovina economica a fenomeni di panico con derealizzazione.
Quando ho queste ossessioni, provo un odio viscerale verso questo Stato di cui mi sento vittima e un altrettanto odio viscerale verso quelli che nella mia mente sono gli sgherri di questo Stato, che sono polizia, magistratura e quant'altro, mi sento che potrei aver fatto degli illeciti senza ricordarlo o rendermene conto e finire ingiustamente in mano a questa gente che mi ridurrebbe in miseria, coinvolgendo i miei famigliari che sarebbero ulteriori innocenti, questo mi provoca un odio immenso, un grande desiderio di morte ma anche un sottofondo di piacere all'idea della morte, morte che porterebbe alla distruzione di questa realtà; ogni tot mesi, questi fenomeni ossessivi finiscono e mi compaiono fenomeni di derealizzazione, in cui al contrario non sento più alcun odio, ma un terrore enorme di sottofondo all'idea della solitudine e un senso di irrealtà che mi causa panico continuo.
La domanda che voglio farvi, è possibile, che per la mia mente l'odio serva per non sentire il panico e la derealizzazione?
E' come se la mente cercasse un problema, un ossessione, un odio per non sentire il panico e il senso di irrealtà e avere in un certo senso un obbiettivo, pur pescando energia dal basso?
Sono curioso della di sapere la vostra opinione.
Da anni soffro di disturbi ossessivi che riguardano il tema della persecuzione giudiziaria\ rovina economica a fenomeni di panico con derealizzazione.
Quando ho queste ossessioni, provo un odio viscerale verso questo Stato di cui mi sento vittima e un altrettanto odio viscerale verso quelli che nella mia mente sono gli sgherri di questo Stato, che sono polizia, magistratura e quant'altro, mi sento che potrei aver fatto degli illeciti senza ricordarlo o rendermene conto e finire ingiustamente in mano a questa gente che mi ridurrebbe in miseria, coinvolgendo i miei famigliari che sarebbero ulteriori innocenti, questo mi provoca un odio immenso, un grande desiderio di morte ma anche un sottofondo di piacere all'idea della morte, morte che porterebbe alla distruzione di questa realtà; ogni tot mesi, questi fenomeni ossessivi finiscono e mi compaiono fenomeni di derealizzazione, in cui al contrario non sento più alcun odio, ma un terrore enorme di sottofondo all'idea della solitudine e un senso di irrealtà che mi causa panico continuo.
La domanda che voglio farvi, è possibile, che per la mia mente l'odio serva per non sentire il panico e la derealizzazione?
E' come se la mente cercasse un problema, un ossessione, un odio per non sentire il panico e il senso di irrealtà e avere in un certo senso un obbiettivo, pur pescando energia dal basso?
Sono curioso della di sapere la vostra opinione.
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Gentilissimo,
visto che sta già seguendo un percorso personale, leggendo quanto riporta e l'esistenzialità del disturbo, il mio consiglio è quello di lavorare assieme al suo terapeuta sulla relazione con la figura paterna.
Cordialità
LG
visto che sta già seguendo un percorso personale, leggendo quanto riporta e l'esistenzialità del disturbo, il mio consiglio è quello di lavorare assieme al suo terapeuta sulla relazione con la figura paterna.
Cordialità
LG
Dr. Luca Gatto
Psicologo, psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 639 visite dal 21/08/2023.
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