Come gestire invidia e gelosia altrui
Buonasera,
scrivo perché l'invidia e la gelosia di mia sorella mi opprimono e mi inquietano praticamente da sempre e non riesco più a gestirle.
I tentativi di primeggiare, di occupare letteralmente tutti gli spazi nella casa materna (in cui ci ritroviamo due volte l'anno), l'impossibilita ormai di parlare e di esprimere un mio pensiero senza essere interrotta con una narrazione su se stessa, i patetici e surreali "anche io l'ho fatto" che diventano imbarazzanti anche per chi l'ascolta perché talvolta davvero inverosimili (ma tanto lei risponde di getto, non sa nemmeno cosa dice e non sembra rendersi conto che sono davvero cavolate eclatanti), insomma ormai tutte queste cose mi annichiliscono e non le sopporto più.
Penso sia gravemente malata, al netto anche di una bulimia a uno stadio di gravità veramente alto che non cura nonostante i miei numerosi tentativi di aiutarla.
Per vari motivi, in primis per salvaguardare la mia salute mentale già precaria, ho tra l'altro deciso di non provarci nemmeno più.
Vorrei quindi chiedervi se è normale soffrire a causa dell' invidia altrui e come si può gestire senza tagliare i rapporti (perché poi la mia modalità è sempre quella di allontanarmi).
Grazie per l'attenzione
scrivo perché l'invidia e la gelosia di mia sorella mi opprimono e mi inquietano praticamente da sempre e non riesco più a gestirle.
I tentativi di primeggiare, di occupare letteralmente tutti gli spazi nella casa materna (in cui ci ritroviamo due volte l'anno), l'impossibilita ormai di parlare e di esprimere un mio pensiero senza essere interrotta con una narrazione su se stessa, i patetici e surreali "anche io l'ho fatto" che diventano imbarazzanti anche per chi l'ascolta perché talvolta davvero inverosimili (ma tanto lei risponde di getto, non sa nemmeno cosa dice e non sembra rendersi conto che sono davvero cavolate eclatanti), insomma ormai tutte queste cose mi annichiliscono e non le sopporto più.
Penso sia gravemente malata, al netto anche di una bulimia a uno stadio di gravità veramente alto che non cura nonostante i miei numerosi tentativi di aiutarla.
Per vari motivi, in primis per salvaguardare la mia salute mentale già precaria, ho tra l'altro deciso di non provarci nemmeno più.
Vorrei quindi chiedervi se è normale soffrire a causa dell' invidia altrui e come si può gestire senza tagliare i rapporti (perché poi la mia modalità è sempre quella di allontanarmi).
Grazie per l'attenzione
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Gentilissima lettrice,
il sentimento di invidia nasce da risentimento e da sensi di inferiorità e possono essere sperimentati anche da un consanguineo, in questo caso , come lei scrive, da sua sorella.
Potrebbe essere opportuno non rispondere ad eventuali sue provocazioni, anche verbali,
evitando di commentare, al fine di salvaguardare la relazione con sua sorella. Prendere le
distanze , soprattutto quelle emotive, è una modalità protettiva che attenua anche la
sofferenza.
Molti saluti e auguri.
il sentimento di invidia nasce da risentimento e da sensi di inferiorità e possono essere sperimentati anche da un consanguineo, in questo caso , come lei scrive, da sua sorella.
Potrebbe essere opportuno non rispondere ad eventuali sue provocazioni, anche verbali,
evitando di commentare, al fine di salvaguardare la relazione con sua sorella. Prendere le
distanze , soprattutto quelle emotive, è una modalità protettiva che attenua anche la
sofferenza.
Molti saluti e auguri.
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 19/08/2023.
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