Situazione spiacevole
qualche giorno fa ero in compagnia di amici, con mia moglie e mia figlia di otto anni.
Stavamo chiacchierando del piu e del meno, e mia figlia stava giocando con il mio migliore amico, un fratello per me anzi di piu, seduta di fronte a lui.
Mia moglie si gira e vede l'amico con il pene di fuori.
Mi riferisce tutto a casa, gli scrive un messaggio e il mio amico giura che si è trattato di un incidente dovuto ai pantaloni elasticizzati.
Io gli credo, in 40 anni di conoscenza mai a dato adito a cose strane.
Ma mia moglie non vuole più vederlo ne sentirne parlare.
So che non è una domanda propriamente medica, ma a vostro avviso ci sta la sua spiegazione ed il rifiuto di mia moglie ad accettarla?
Lei è convinta che si sia trattato di un gesto volontario, io sono convinto di no, ma è è vero che il dubbio un pochino rode...
Grazie per i consigli
".. l'amico con il pene di fuori..."
"..l mio amico giura che si è trattato di un incidente dovuto ai pantaloni elasticizzati.."
Un amico così *sbadato* è meglio perderlo che trovarlo quando
si ha una bambina piccola,
dato che i .. pantaloni elasticizzati sono piuttosto comuni
e che può accadere di indossarli .. nuovamente.
Anche i "fratelli quasi di più", per usare parole Sue,
possono avere qualche problema.
E non conviene rischiare la replica del fatto, al fine di avere delle conferme, o per stabilire chi ha ragione tra Lei e Sua moglie;
non crede?
Se ritiene lo frequenti Lei da solo.
Faccia attenzione a Sua figlia. Tali episodi sono frequenti purtroppo, e lo sguardo "ingenuo" e buonista del/la genitore non difende i bambini e le bambine.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
ho parlato di adulto "sbadato" perché possediamo troppo pochi elementi per rilevare l'intenzionalità del gesto.d'altra parte, nel momento stesso in cui la mamma della bimba si è accorta della "situazione spiacevole", avrebbe potuto immediatamente avvisare l'incauto possessore del "pene fuori", oppure anche lei, il papà.
Intendo dire che, pur non avendo prove dell'intenzionalità del gesto, occorre affrontare la situazione senza tergiversare. Al tempo stesso una bambina di otto anni deve essere stata opportunamente avvisata delle situazioni in cui può incorrere.troverete tutti gli elementi in questo articolo: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5677-abuso-sessuale-sui-minori-contro-la-pedofilia-genitori-e-comunita.html , compresa una serie di materiali utilizzabili con bambini bambini fin da piccoli (scaricabili dal web, del consiglio d'Europa).
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Secondo lei, prima di eventualmente tagliare i ponti, è bene affrontare l'argomento con quest'uomo, magari in questi termini:
1- come puoi spiegare che un pene esca dai pantaloni e pure dalla mutande e rimanga fuori senza che tu te ne accorga?
2- se hai qualche problema, sono il tuo migliore amico, forse è bene che mi esponi quello che hai, non sono qua ne per condannarti ne per giudicarti, ma per aiutarti o spingerti a farti aiutare, prima che fai del male a te o altri?
e vedere come reagisce?
sta maneggiando un comportamento che configura un reato, e non di poco conto.
D'altra parte non vedo come Lei potrebbe aiutarlo, se non raccomandandogli tassativamente di rivolgersi ad un* specialista Psicoterapeuta sessuolog* clinic*.
Ma neppure si illuda di ricevere la verità.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
E combinazione non quando siamo al bar davanti a una birra, ma davanti a una bambina?
E' veramente uno shock per me, mi creda
".. è verosimile che un organo genitale esca fuori dai pantaloni?.." e DA SOLO, aggiungo io; e nella inconsapevolezza del possessore del membro ...
A Lei è successo? Hai sentito mai parlare di un tale fenomeno autoprodottosi?
Credo bene che si tratti di uno shock, per Lei.
Al contempo va bene che Lei renda noto tale evento ("situazione spiacevole") attraverso il presente consulto, in modo che i molti che ci leggono si rendano conto che l'abuso dell'infanzia si perpetra proprio attraverso i più vicini alla famiglia, persone di cui ci si fida. Come del resto testimoniano le ricerche e i dati statistici, e le persone adulte che si rivolgono a noi clinici perché stanno tuttora pagando una colpa non loro.
Mi accorgo che purtroppo non ha letto i linkati
.per avere conoscenze più chiare,
.per informare Sua figlia con serenità.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Sono tematiche che hanno bisogno di tutto l'impegno personale e professionale di ciascuno, considerati i danni psico-sessuali che creano.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Lei che ne dice?
Cordiali saluti
ogni bambin* va informat* sulla possibilità che qualcuno chieda di mostrare/toccare - o mostri/tocchi - *parti private* del corpo. Si stima infatti che un/a su 5 incappi in tali situazioni.
E non è una mia opinione personale; il Consiglio d'Europa ha creato uno specifico programma a contrasto educativo di tale grave fenomeno, messo in rete per la maggiore diffusione possibile e che troverà qui:
http://www.quinonsitocca.it/Default_it.asp .
Potrà aprire i vari link. Quello titolato IL LIBRO è giocoso e dedicato ai bambini e alle bambine; invece LA REGOLADELQUINONSITOCCA contiene istruzioni per i genitori/educatori.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
mi permetto di intervenire in un consulto già perfettamente condotto dalla mia collega perché vorrei un chiarimento, se non le dispiace.
Nella sua prima email lei ha scritto (copio/incollo): "Mia moglie si gira e vede l'amico con il pene di fuori. Mi riferisce tutto a casa, gli scrive un messaggio e il mio amico giura che si è trattato di un incidente dovuto ai pantaloni elasticizzati".
Mi scusi, ho capito bene che sua moglie non è intervenuta nemmeno per portare via la bambina al momento del fatto? Ed è stata sua moglie a mandare in seguito un messaggino al suo amico? L'amico poi ha giurato che si è trattato di un incidente... per messaggio? A voce? Parlando con chi? Nessun altro degli amici presenti ha visto nulla?
Queste precisazioni mi sembrano utili per capire alcune sequenze del fatto increscioso.
Mi unisco alla collega per ribadire che una bimba di otto anni va delicatamente informata dei rischi che può correre. Anche un adulto deve però essere aiutato, se realmente affetto da tendenze che lo portano a comportamenti come quello descritto da sua moglie.
Le sarò grata di una risposta.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Mia moglie ha girato la figlia, poi, come può immaginare, è rimasta talmente basita che non credeva ai suoi occhi.
Onde evitare scandalo ha lasciato perdere li per li, forse ha fatto male ma tant'è.
Il giorno dopo, riflettuto sulla vicenda, gli scrive un messaggino dicendo di star lontano dalla figlia, e lui e la prega di perdonarlo, dicendo che è un incidente dovuto ai pantaloni coi boxer sotto e che se lei non guardava giu non se ne accorgeva manco (coi camerieri che passavano, tra l'altro), sembra una barzelletta mas è la verita
ora io ho tre problemi
1 - di gran lunga piu importante, che mia figlia stia bene, ma grazie a Dio pare di si
2 il dispiacere di rompere con il mio amico (mia moglie, forse giustamente, vuole cancellarlo dalla memoria stile 1984)
3 il fatto che rompere del tutto è dura, perchè io ho tre o quattro amici storici che sono amico da trent anni, con cui ci si vede al bar e spesso c'è anche lui.
Sono in grave ambasce.
Ogni consigli è ben accetto
comprendo i suoi problemi. Certamente la faccenda è dolorosa e sarebbe del tutto ingiusto che per colpa del suo amico debba essere lei a restare isolato; di qui l'opportunità di parlare direttamente con lui. Trent'anni di amicizia devono pur significare qualcosa.
Continuo però a trovare singolare il comportamento di sua moglie, che ha aspettato il giorno seguente per scrivere all'amico.
Lei ha letto e conservato il messaggio in cui l'amico risponde a sua moglie che la prega di perdonarlo, dicendo che è un incidente dovuto ai pantaloni coi boxer sotto e che se lei non guardava giu non se ne accorgeva nemmeno?
Si trattava di pantaloncini molto corti, come quelli dei calciatori, per intenderci, a cui talvolta durante le partite questo "incidente" è successo?
Tutto l'episodio richiede la lettura approfondita, assieme a sua moglie, degli scritti indicati dalla dottoressa Brunialti. Ciò vi darà modo di tutelare vostra figlia con la opportuna informazione.
Questi stessi scritti a mio avviso le suggeriranno le parole giuste per parlare al suo amico, e forse per capire se davvero si è trattato di una fatalità senza colpa.
Ci faccia sapere.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
certamente no. Direi di leggerlo semmai assieme a sua moglie.
Le ripeto che per parlare con l'amico può trovare le parole giuste negli articoli che le ha suggerito la dottoressa Brunialti. Se poi dovesse sentirsi comunque troppo a disagio, anche una breve consultazione con uno psicologo potrebbe esserle d'aiuto.
Credo cha da qui non abbiamo più nulla da suggerire. Lascio aperto il consulto solo nell'ipotesi che la mia collega voglia segnalarle ancora qualcosa.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Attraverso l'analisi di tutti questi dettagli, facciamo il possibile che non si perda di vista il nucleo principale del problema:
- preparare i bambini e le bambine,
- intervenire prontamente nelle situazioni di potenziale abuso, ma con calma,
- tutelare principalmente i minori (ben più importante che il proprio bisogno di mantenere amicizie),
- invitare caldamente gli ammalati a curarsi.
Invitiamo lo scrivente a coinvolgere in questo scambio anche Sua moglie, che appare come una semplice "comparsa" della scena del presente consulto. Si auspica non sia così nella vita quotidiana ed educativa.
Ritengo che con ciò il presente consulto possa considerarsi completato.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
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