Ho perso interesse per il mio ragazzo, cosa mi consigliate di fare?
Buongiorno,
Sto con il mio ragazzo da più di un anno e mezzo. I primi mesi in cui ci siamo conosciuti sono stati belli, pensavo di aver trovato finalmente il ragazzo giusto, una persona con cui parlare e che avesse sempre un pensiero carino per me. Dopo i primi mesi di frequentazione ci siamo messi assieme (inizialmente non volevo, pensavo di aver bisogno di più tempo per stare con me stessa in quanto solo due mesi prima di conoscerlo è finita una relazione durata anni... lui è stato gentile e mi ha aspettato). Dopo un po' sono emersi dei piccoli "problemi". Lui era triste, stressato per il lavoro... questo si è ripercosso nel campo sessuale (non siamo mai riusciti a farlo neanche una volta in più di un anno e mezzo). Ho cercato di non dargli pressioni ovviamente, ma subito me l'ero "presa" pensando di non piacergli abbastanza (nelle precedenti relazioni lui non aveva avuto questi problemi), poi mi ha spiegato come si sentiva e abbiamo tentato di risolvere in vari modi. Dopo vari mesi in cui lui si è intristito di più (aveva ansia, tachicardia, paura ad allontanarsi da casa,. . . ) , verso gennaio di quest'anno, ha iniziato un percorso con una terapeuta e gli è stato diagnostica un'ansia generalizzata. Lui dice che le cose sono migliorate e forse è così, ma su alcuni aspetti non molto. Verso marzo ho iniziato ad avere dubbi sul nostro rapporto. Non mi veniva più spontaneo dargli dei baci; ho iniziato a vedere e a soffermarmi solo sui difetti, ho iniziato a sentire una sorta di rabbia dentro che mi porta/va a rispondergli male. Non sentivo più una passione forte dentro di me. Lui invece è sempre stato molto carino con me; sempre gentile e c'è sempre stato quando ne avevo bisogno A fine marzo gli ho chiesto una pausa per capirmi meglio e fare un'analisi su me stessa.
Mi sono sentita in colpa e sono stata male. La pausa è durata una settimana e ho deciso di ricominciare la relazione pensando che l'unico grande problema nella nostra relazione fosse il fatto che non ci fosse intimità fisica o passione. Inizialmente sembrava andasse meglio, poi negli ultimi mesi la situazione è peggiorata. Entrambi avevamo molti impegni e ci siamo visti meno. Da giugno dentro di me sento un vuoto, non sento nulla quando sto con lui. Sicuramente sto molto bene, mi piace parlare con lui, però non sento un'emozione forte che penso dovrebbe esserci. Non gli do più baci, non mi viene da abbracciarlo. Spesso gli rispondo male e non so il perchè. Sono mesi che ci penso e cerco di analizzarmi per capire come fare a risolvere la situazione. Alcuni dicono che potremmo fare più cose assieme, siamo stati in vacanza ma non è cambiato nulla. Ne abbiamo parlato molte volte per cercare di risolvere, ma io sento che non ho più voglia di uscire con lui o fare cose assieme. Lui vuole risolvere. Sto sbagliando io a reagire così? Cosa posso fare per capire? Non più se lo amo, sento di volere accanto a me una persona spensierata, che mi faccia ridere e con cui fare anche cazzate assieme...
Sto con il mio ragazzo da più di un anno e mezzo. I primi mesi in cui ci siamo conosciuti sono stati belli, pensavo di aver trovato finalmente il ragazzo giusto, una persona con cui parlare e che avesse sempre un pensiero carino per me. Dopo i primi mesi di frequentazione ci siamo messi assieme (inizialmente non volevo, pensavo di aver bisogno di più tempo per stare con me stessa in quanto solo due mesi prima di conoscerlo è finita una relazione durata anni... lui è stato gentile e mi ha aspettato). Dopo un po' sono emersi dei piccoli "problemi". Lui era triste, stressato per il lavoro... questo si è ripercosso nel campo sessuale (non siamo mai riusciti a farlo neanche una volta in più di un anno e mezzo). Ho cercato di non dargli pressioni ovviamente, ma subito me l'ero "presa" pensando di non piacergli abbastanza (nelle precedenti relazioni lui non aveva avuto questi problemi), poi mi ha spiegato come si sentiva e abbiamo tentato di risolvere in vari modi. Dopo vari mesi in cui lui si è intristito di più (aveva ansia, tachicardia, paura ad allontanarsi da casa,. . . ) , verso gennaio di quest'anno, ha iniziato un percorso con una terapeuta e gli è stato diagnostica un'ansia generalizzata. Lui dice che le cose sono migliorate e forse è così, ma su alcuni aspetti non molto. Verso marzo ho iniziato ad avere dubbi sul nostro rapporto. Non mi veniva più spontaneo dargli dei baci; ho iniziato a vedere e a soffermarmi solo sui difetti, ho iniziato a sentire una sorta di rabbia dentro che mi porta/va a rispondergli male. Non sentivo più una passione forte dentro di me. Lui invece è sempre stato molto carino con me; sempre gentile e c'è sempre stato quando ne avevo bisogno A fine marzo gli ho chiesto una pausa per capirmi meglio e fare un'analisi su me stessa.
Mi sono sentita in colpa e sono stata male. La pausa è durata una settimana e ho deciso di ricominciare la relazione pensando che l'unico grande problema nella nostra relazione fosse il fatto che non ci fosse intimità fisica o passione. Inizialmente sembrava andasse meglio, poi negli ultimi mesi la situazione è peggiorata. Entrambi avevamo molti impegni e ci siamo visti meno. Da giugno dentro di me sento un vuoto, non sento nulla quando sto con lui. Sicuramente sto molto bene, mi piace parlare con lui, però non sento un'emozione forte che penso dovrebbe esserci. Non gli do più baci, non mi viene da abbracciarlo. Spesso gli rispondo male e non so il perchè. Sono mesi che ci penso e cerco di analizzarmi per capire come fare a risolvere la situazione. Alcuni dicono che potremmo fare più cose assieme, siamo stati in vacanza ma non è cambiato nulla. Ne abbiamo parlato molte volte per cercare di risolvere, ma io sento che non ho più voglia di uscire con lui o fare cose assieme. Lui vuole risolvere. Sto sbagliando io a reagire così? Cosa posso fare per capire? Non più se lo amo, sento di volere accanto a me una persona spensierata, che mi faccia ridere e con cui fare anche cazzate assieme...
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Gentile utente,
quando intraprendiamo una relazione l'elemento essenziale è che ci faccia stare bene. Può esserci tutto l'amore del mondo, ma se mancano la complicità, la comunicazione e la voglia di stare insieme sono davvero guai, perché questo si ripercuote su tutta la nostra quotidianità.
A 21 anni è del tutto normale avere la necessità di vivere una relazione appassionata e passionale, anzi! Possono starci dei periodi più difficili, maggiormente conflittuali o di difficoltà, ma non possono essere l'abitudine, cosa che sembra invece nella vostra relazione.
Stare con una persona per il solo senso di colpa di non volerlo abbandonare non è funzionale.
Se dentro di sé non sente più il bisogno di passare del tempo con lui, di abbracciarlo o di baciarlo e di cercare di risolvere la situazione, evidentemente è perché ha già "inconsciamente deciso".
Il consiglio che posso darle e di cercare di ascoltare i suoi bisogni, cercando di non farsi influenzare da quelli che sono i bisogni del suo fidanzato che in questo momento potrebbero condizionarla e tenerla involontariamente agganciata solo per il senso di colpa.
Non metto in dubbio che il suo fidanzato sia una bellissima persona, ma dal suo racconto emerge in modo molto chiaro che lei non è felice con lui.
Forse è arrivato il momento di affrontare la situazione senza analizzarla ma seguendo maggiormente l'istinto.
Le auguro un grande in bocca al lupo!
quando intraprendiamo una relazione l'elemento essenziale è che ci faccia stare bene. Può esserci tutto l'amore del mondo, ma se mancano la complicità, la comunicazione e la voglia di stare insieme sono davvero guai, perché questo si ripercuote su tutta la nostra quotidianità.
A 21 anni è del tutto normale avere la necessità di vivere una relazione appassionata e passionale, anzi! Possono starci dei periodi più difficili, maggiormente conflittuali o di difficoltà, ma non possono essere l'abitudine, cosa che sembra invece nella vostra relazione.
Stare con una persona per il solo senso di colpa di non volerlo abbandonare non è funzionale.
Se dentro di sé non sente più il bisogno di passare del tempo con lui, di abbracciarlo o di baciarlo e di cercare di risolvere la situazione, evidentemente è perché ha già "inconsciamente deciso".
Il consiglio che posso darle e di cercare di ascoltare i suoi bisogni, cercando di non farsi influenzare da quelli che sono i bisogni del suo fidanzato che in questo momento potrebbero condizionarla e tenerla involontariamente agganciata solo per il senso di colpa.
Non metto in dubbio che il suo fidanzato sia una bellissima persona, ma dal suo racconto emerge in modo molto chiaro che lei non è felice con lui.
Forse è arrivato il momento di affrontare la situazione senza analizzarla ma seguendo maggiormente l'istinto.
Le auguro un grande in bocca al lupo!
Dott.ssa Lisa Cerri - Psicologa
Consulenze presso studio privato e online
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 14/08/2023.
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