Dipendenza sessuale
Ho la tendenza a frequentare compulsivamente escort.
Già anni fa caddi in questa spirale, poi l'ossessione del sesso a pagamento sembrò si smorzò, gli incontri diradarono perché smisi di trovarci gusto.
Ieri però, dopo alcuni giorni in cui ero tornato a consultare i siti di incontri, lo spettro si è ripresentato.
Particolare non trascurabile: malgrado la smania precedente l'incontro, al momento di concludere non mi sono dimostrato all'altezza, visto che la mia erezione è stata insufficiente anche a iniziare il rapporto; ma neanche questo potrebbe bastare a dissuadermi.
Tra questo periodo è quello in cui ero dipendente, ho sofferto di doc, i cui sintomi, insieme alla libido, si sono affievoliti grazie agli psicofarmaci.
Nel frattempo, ho avuto delle relazioni regolari, che mi hanno allontanato da questa compulsione.
La definisco così perché me ne sento schiavo: ho ripreso da un paio di settimane a cercare freneticamente in internet numeri telefonici da contattare per un appuntamento; non sono in grado di fermarmi, l'eccitazione è più intensa del presentumento dei successivi sensi di colpa: mi domina e, in quelle ore, mi impedisce di pensare ad altro, mi costringe a immaginare e a pregustare mentalmente i piaceri che ricaverò dal rapporto con la sconosciuta; dopo l'incontro, inevitabilmente, subentrano sconforto e pentimento, disgusto per me stesso e una angoscia derivante dalla paura di ricaderci e di non riuscire più a smettere.
Mi impongo che quella è stata l'ultima volta, ma so già che quando tornerà la voglia questi buoni propositi svaniranno e penserò solo alla mia soddisfazione effimera: e ciò mi dà la sensazione di essere prigioniero di una attività contraria alla mia volontà ma più forte della stessa.
È questa l'emozione che più mi arreca disagio: l'essere vittima di una condotta che sfugge ormai al mio controllo.
Dicevo che erano anni che non ci andavo più - e ciò fino a ieri; tali pensieri, che avevo per tanto tempo rimosso, ora mi sono tornati, tanto che temo di dovermi nuovamente misurare con quell'angoscia con cui vivevo in passato la mia perniciosa condotta sessuale.
Prima di andarci, ieri, negli intervalli di tregua dal desiderio, mi rendevo conto che se mi fossi imposto di non uscire di casa, di cancellare il numero di quella donna e di provvedere autonomamente al mio bisogno, avrei subito una frustrazione che non sarei stato in grado di gestire, e che mi ha quasi obbligato ad agire il mio impulso. Un esempio della invasivita di questi impulsi: ora devo uscire per commissioni, ma ho paura di portare con me il telefono e i contanti, nel caso mi venga la fantasia di combinare un incontro in zona...
Ora mi chiedo: è certo che ho bisogno di un aiuto, perché non so come fare a smettere, ma a chi rivolgermi?
Abito in una piccola isola per l'intero anno lavorativo, e me ne allontano solo per le vacanze estive, ma nel mio luogo di residenza non so se ci sono professionisti specializzati in tale tipo di disagio
Già anni fa caddi in questa spirale, poi l'ossessione del sesso a pagamento sembrò si smorzò, gli incontri diradarono perché smisi di trovarci gusto.
Ieri però, dopo alcuni giorni in cui ero tornato a consultare i siti di incontri, lo spettro si è ripresentato.
Particolare non trascurabile: malgrado la smania precedente l'incontro, al momento di concludere non mi sono dimostrato all'altezza, visto che la mia erezione è stata insufficiente anche a iniziare il rapporto; ma neanche questo potrebbe bastare a dissuadermi.
Tra questo periodo è quello in cui ero dipendente, ho sofferto di doc, i cui sintomi, insieme alla libido, si sono affievoliti grazie agli psicofarmaci.
Nel frattempo, ho avuto delle relazioni regolari, che mi hanno allontanato da questa compulsione.
La definisco così perché me ne sento schiavo: ho ripreso da un paio di settimane a cercare freneticamente in internet numeri telefonici da contattare per un appuntamento; non sono in grado di fermarmi, l'eccitazione è più intensa del presentumento dei successivi sensi di colpa: mi domina e, in quelle ore, mi impedisce di pensare ad altro, mi costringe a immaginare e a pregustare mentalmente i piaceri che ricaverò dal rapporto con la sconosciuta; dopo l'incontro, inevitabilmente, subentrano sconforto e pentimento, disgusto per me stesso e una angoscia derivante dalla paura di ricaderci e di non riuscire più a smettere.
Mi impongo che quella è stata l'ultima volta, ma so già che quando tornerà la voglia questi buoni propositi svaniranno e penserò solo alla mia soddisfazione effimera: e ciò mi dà la sensazione di essere prigioniero di una attività contraria alla mia volontà ma più forte della stessa.
È questa l'emozione che più mi arreca disagio: l'essere vittima di una condotta che sfugge ormai al mio controllo.
Dicevo che erano anni che non ci andavo più - e ciò fino a ieri; tali pensieri, che avevo per tanto tempo rimosso, ora mi sono tornati, tanto che temo di dovermi nuovamente misurare con quell'angoscia con cui vivevo in passato la mia perniciosa condotta sessuale.
Prima di andarci, ieri, negli intervalli di tregua dal desiderio, mi rendevo conto che se mi fossi imposto di non uscire di casa, di cancellare il numero di quella donna e di provvedere autonomamente al mio bisogno, avrei subito una frustrazione che non sarei stato in grado di gestire, e che mi ha quasi obbligato ad agire il mio impulso. Un esempio della invasivita di questi impulsi: ora devo uscire per commissioni, ma ho paura di portare con me il telefono e i contanti, nel caso mi venga la fantasia di combinare un incontro in zona...
Ora mi chiedo: è certo che ho bisogno di un aiuto, perché non so come fare a smettere, ma a chi rivolgermi?
Abito in una piccola isola per l'intero anno lavorativo, e me ne allontano solo per le vacanze estive, ma nel mio luogo di residenza non so se ci sono professionisti specializzati in tale tipo di disagio
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Esistono le terapie a distanza che hanno pari efficacia di quelle in presenza, esclusa ovviamente la somministrazione di test.
Dove si reca in vacanza?, Magari potrebbe contattare il professionista di persona per un primo colloquio e poi continuare a distanza
Dove si reca in vacanza?, Magari potrebbe contattare il professionista di persona per un primo colloquio e poi continuare a distanza
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 11/08/2023.
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