Depressione da rimorso
Salve. Vorrei espormi il mio problema. Ho 23 anni e sono di napoli a da quasi 3 anni convivo con un rimorso che mi sta letteralmente "logorando"l'esistenza.
Circa 3 anni fa ho lasciato un posto di lavoro sicuro tempo indeterminato per dei miei capricci personali. All'inizio non mi interessava, ma adesso che mi sono fidanzato e comincio a progettare la mia vita,sta diventando una vera e propria ossessione,non passa un'ora che non ci penso a quanto potevo essere felice,e invece mi trovo a stare senza lavoro e senza una lira. Vorrei tanto avere una macchina del tempo e tornare indietro ma so che non si può. Da allora non riesco neanche ad iniziare a lavorare,vedo del marcio in tutto.
Vi prego rispondetemi. ho bisogno di aiuto. Questa mia situazione mi ha portati gia dei problemi come gastrite e non vorrei peggiorare. Vi prego rispondetemi
Circa 3 anni fa ho lasciato un posto di lavoro sicuro tempo indeterminato per dei miei capricci personali. All'inizio non mi interessava, ma adesso che mi sono fidanzato e comincio a progettare la mia vita,sta diventando una vera e propria ossessione,non passa un'ora che non ci penso a quanto potevo essere felice,e invece mi trovo a stare senza lavoro e senza una lira. Vorrei tanto avere una macchina del tempo e tornare indietro ma so che non si può. Da allora non riesco neanche ad iniziare a lavorare,vedo del marcio in tutto.
Vi prego rispondetemi. ho bisogno di aiuto. Questa mia situazione mi ha portati gia dei problemi come gastrite e non vorrei peggiorare. Vi prego rispondetemi
[#1]
Gentile Utente,
innanzitutto la invito a evitare facili autodiagnosi come la "depressione" in quanto queste vengono riferite da un professionista in uno studio professionale che non è un sito web.
Immagino come possa vivere col rimorso e soprattutto con la mancanza di sostegni economici proprio ora che si trova a dover progettare un suo futuro. Pensare a "quanto potevo essere felice" le serve ora? Crede sia funzionale vedere "marcio in tutto" se è intenzionato a porre fondamenta nuove nella sua vita?
Provi intanto a riflettere su questi due aspetti e ipotizzare alternative costruttive.
innanzitutto la invito a evitare facili autodiagnosi come la "depressione" in quanto queste vengono riferite da un professionista in uno studio professionale che non è un sito web.
Immagino come possa vivere col rimorso e soprattutto con la mancanza di sostegni economici proprio ora che si trova a dover progettare un suo futuro. Pensare a "quanto potevo essere felice" le serve ora? Crede sia funzionale vedere "marcio in tutto" se è intenzionato a porre fondamenta nuove nella sua vita?
Provi intanto a riflettere su questi due aspetti e ipotizzare alternative costruttive.
Cordialità
Dr. Andrea Antonelli
[#2]
Gentile ragazzo, invece che desiderare una macchina del tempo, continui a desiderare di trovare un buon posto di lavoro come quello che ha lasciato, e si adoperi per cercarlo. Anche se è difficile e faticoso, è la migliore delle medicine.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile Utente,
mi dispiace, a volte le scelte che facciamo nella vita si rivelano degli errori. Ma questo non significa che gli errori non servano, anzi, il miglior apprendimento avviene per prove ed errori, un po' come quando non conosciamo un paese nuovo e continuamente, sbagliando strada, finisce che ne impariamo a memoria la struttura.
Adesso forse lei è un po' depresso, lo si intuisce dal pessimismo e dalla mancanza di iniziativa: probabilmente diverse persone in questi mesi la stanno spronando a cercare lavoro, ma lei non riesce a partire, le manca lo spunto.
Io le consiglio di effettuare una visita (gratuita) presso un CPS della sua zona: se riprende un umore accettabile tutto diventerà meno difficile.
mi dispiace, a volte le scelte che facciamo nella vita si rivelano degli errori. Ma questo non significa che gli errori non servano, anzi, il miglior apprendimento avviene per prove ed errori, un po' come quando non conosciamo un paese nuovo e continuamente, sbagliando strada, finisce che ne impariamo a memoria la struttura.
Adesso forse lei è un po' depresso, lo si intuisce dal pessimismo e dalla mancanza di iniziativa: probabilmente diverse persone in questi mesi la stanno spronando a cercare lavoro, ma lei non riesce a partire, le manca lo spunto.
Io le consiglio di effettuare una visita (gratuita) presso un CPS della sua zona: se riprende un umore accettabile tutto diventerà meno difficile.
[#4]
Utente
ringrazio tutti voi medici per avermi risposto quasi immediatamente.
penso sia impossibile trovare un posto di lavoro come quello che ho gettato via
A volte penso al mio futuro ma subito smetto di pensare perchè piu vado oltre e piu mi vengono i brividi.
appena sogno di fare qualcosa subito mi si spegne la bellezza,la spensieratezza che un ragazzo della mia eta'
dovrebbe tenere. Ho una famiglia che non riesce a capire il mio disagio,anzi pensa che io sia uno scansafatiche,come tutte le persone d'altronde che conoscono il fatto accaduto mi guardano negli occhi con disprezzo,come se appena mi vedono subito gli viene in mente quella cosa li, e per questo ho abbandonato tutti gli amici. L'unica persona che mi è rimasta è la mia ragazza e l'unica cosa che a volte mi lenisce il dolore dell'anima è il fatto che magari se quel giorno lavoravo non l'avrei conosciuta.Ma se continuo cosi mi sa che perdo anche lei perchè si scoccia,perckè si vede che non sono un ragazzo spensierato. Io provo a essere felice,un giorno,due,1 settimana,ma succede sempre qualche episodio che mi rinfaccia il mio errore,e purtroppo come dice Lucio Dalla "Il pensiero è come l'oceano,non lo si puo recintare".
penso sia impossibile trovare un posto di lavoro come quello che ho gettato via
A volte penso al mio futuro ma subito smetto di pensare perchè piu vado oltre e piu mi vengono i brividi.
appena sogno di fare qualcosa subito mi si spegne la bellezza,la spensieratezza che un ragazzo della mia eta'
dovrebbe tenere. Ho una famiglia che non riesce a capire il mio disagio,anzi pensa che io sia uno scansafatiche,come tutte le persone d'altronde che conoscono il fatto accaduto mi guardano negli occhi con disprezzo,come se appena mi vedono subito gli viene in mente quella cosa li, e per questo ho abbandonato tutti gli amici. L'unica persona che mi è rimasta è la mia ragazza e l'unica cosa che a volte mi lenisce il dolore dell'anima è il fatto che magari se quel giorno lavoravo non l'avrei conosciuta.Ma se continuo cosi mi sa che perdo anche lei perchè si scoccia,perckè si vede che non sono un ragazzo spensierato. Io provo a essere felice,un giorno,due,1 settimana,ma succede sempre qualche episodio che mi rinfaccia il mio errore,e purtroppo come dice Lucio Dalla "Il pensiero è come l'oceano,non lo si puo recintare".
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.9k visite dal 12/08/2009.
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