Come calmare l’ansia

Salve buongiorno, circa due giorni fa, tra la notte di sabato e domenica, ho avuto la mia prima reazione allergica.

Cercherò di essere il più dettagliata possibile, ho sofferto precedentemente di ansia ma mai così.
Sono molto ipocondriaca e facilmente suggestibile, ebbi una puntura di vespa o di ape venerdì mattina, e sabato sera il braccio mi si era gonfiato molto.
Per sicurezza, oltre ad aver applicato il gentalin Beta, mia mamma mi ha dato mezza compressa di delta cortene.
Io peró ho continuato a leggere su internet di effetti allergici, e dopo circa 10 min dall’assunzione della pasticca ho iniziato ad avere una forte tachicardia, la gola chiusa, sono diventata bianca e tremavo.
Mi sono calmata, ma dopo poco mi sono recata al pronto soccorso.
Le analisi e i valori sono risultati molto buoni, nonostante anche i medici ritenessero che avessi avuto una crisi allergica, probabilmente anche l’ansia aveva giocato la sua parte e non si trattatava di shock anafilattico quindi, anche perché appena arrivata mi hanno misurato ossigeno, pressione e battito cardiaco ed era tutto regolare.
È da domenica però, che credo di riflettere una forte ansia, sia per l’accaduto che per altre situazione che mi hanno provocato molta ansia e stress.
Sto facendo una cura di cortisone e antistaminico, quindi è inverosimile che abbia ancora residui di allergia, però continuò a sentirmi la gola chiusa e a sentirmi strana (?) , a volte senza forze, a volte con mal di testa e brividi, a volte sembra che io stia perdendo i sensi, ed inoltre in queste due sere ho provato molta fatica ad addormentarmi.
Quando però mi concentro, respiro, mi calmo, oppure inizio a concentrarmi anche contando da 1 a 300 utilizzando la tabellina del 3, sembra che vada meglio, per questo ritengo si tratti di ansia e non di altro.
So che sono i primi due giorni, ed è normale che io sia scossa soprattutto essendo soggetta ad ansia ed essendo molto ipocondriaca (ho perso mio padre quando ero piccola a causa di un tumore quindi le malattie sono la mia più grande paura), però non reggo più questa situazione soprattutto perché io amo stare tra la gente, ridere, uscire, e so che sono i primi due giorni ma mi sento come in trappola.

Quindi tutto questo preambolo per chiedere se aveste dei consigli per calmare la mia ansia, per riuscire a superare questo momento e non sentirmi soffocare qualsiasi cosa faccia (mangiare, bere, sto evitando anche il fumo proprio perché è un mio vizio e so che farebbe solo peggio ora), e con più calma magari a settembre cercherò di trattare il problema con uno specialista.

Grazie mille e scusate il disturbo, ma veramente sto vivendo giorni di inferno.
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Dr.ssa Lisa Cerri Psicologo 60
Gentile utente,
come spesso capita a chi soffre di ipocondria o di disturbi d'ansia, lei ha molto ben chiara tutta la situazione e tutti i sintomi che le capitano.
Purtroppo questa consapevolezza è un'arma a doppio taglio, perché se da un lato può aiutarla a razionalizzare, dall'altro non fa che costantemente tenere la sua attenzione focalizzata sui sintomi e sul suo stato di salute.

Tenendo presente che per curare i sintomi dell'ansia dell'ipocondria (soprattutto se hanno radici così antiche nella sua storia di vita) è necessario un percorso psicologico, al momento per poter tamponare le consiglio di utilizzare farmaci solo sotto stretta prescrizione medica, evitando l'autocura e l'auto diagnosi, che non fanno che peggiorare l'ansia.

Inoltre, come lei stessa sperimenta, se riesce a dare alla sua mente delle piccole occupazioni ripetitive, i sintomi dell'ansia o dell'insonnia diminuiscono: questo dimostra che tenere occupata la mente con attività utili o piacevoli può sicuramente aiutarla a sperimentare meno malessere. Naturalmente non significa non pensarci o evitare il problema, ma cercare di non ingigantirlo. Più cercherà di normalizzare la sua situazione, ritenendo di stare bene, più l'ansia si indebolirà. E nel momento stesso in cui lei si definisce ipocondriaca che l'ipocondria diventa il suo problema: il modo in cui noi raccontiamo noi stessi, molto spesso determina anche il modo in cui ci sentiamo. Quindi, per stare un po' meglio potrebbe provare a definire se stessa in modo diverso, più funzionale e non attraverso una patologia.

Le consiglio di iniziare quanto prima un percorso e nel frattempo le auguro un grande in bocca al lupo.

Dott.ssa Lisa Cerri - Psicologa
Consulenze presso studio privato e online

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