Disagio verso amiche madri
Gentili Dottori,
ho 38 anni e sono felicemente sposata, senza figli per scelta (non è un mio desiderio).
Ho un buon lavoro e degli amici stupendi, ma talvolta vivo una situazione di disagio interiore.
Mi spiego: tutte le mie amiche più vicine hanno dei figli, io sono l’unica senza.
Loro non mi hanno mai fatto pesare il fatto di non averne, nonostante nella società odierna sia ancora messa in discussione una donna che non desidera figli perché purtroppo, malgrado gli sforzi, sopravvive il modello anni 50 donna-moglie-madre, però sono a disagio perché vivo una specie di strana "gelosia" nei confronti dei loro figli, anche se voglio molto bene ad ognuno di loro.
Da quando ci sono i bambini (il più grande ha 4 anni) non si può più uscire solo fra di noi amiche perché non hanno a chi lasciarli, ci si vede di rado (ma questo anche prima perché non abitiamo tutte vicino e abbiamo lavori con orari diversi) e quando succede sono rigorosamente presenti mariti/fidanzati e naturalmente i figli, a cui si deve dar retta e davanti a cui certe cose non si possono dire.
Si è persa la privacy, non si può più parlare liberamente per via dei bambini ma anche dei mariti, parliamo più che altro del più e del meno e uscire esclusivamente con un’amica è diventato impossibile.
La "gelosia" a cui mi riferivo, anche se può sembrare frivolo e infantile, è il fatto che quando non c’erano i bambini si riusciva a vedersi e a confidarsi, se penso ai bambini talvolta mi viene un senso di rabbia, come se mi avessero "rubato" la loro madre, con cui prima avevo un rapporto più intimo.
Ho anche amiche senza figli per scelta e con loro questi problemi non ci sono, ma non riesco a rassegnarmi all’idea che con le mie amiche madri in un certo senso sia "finita".
Mi sento messa da parte e mi sembra che loro pensino solo ai propri figli, anche se so che non è vero.
È ovvio che a seconda delle fasi della vita le esigenze cambiano per tutti, ma questa situazione mi fa sentire arrabbiata e triste, direi frustrata.
Non oso parlarne con le mie amiche perché ho paura che fraintendano e si offendano.
C’è qualcosa che potrei fare per stare meglio?
Vorrei evitare lo psicologo perché mi sembra un po’ troppo per un problema del genere, quello che chiedo è un consiglio a livello di "esercizio" mentale e comportamentale.
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.
ho 38 anni e sono felicemente sposata, senza figli per scelta (non è un mio desiderio).
Ho un buon lavoro e degli amici stupendi, ma talvolta vivo una situazione di disagio interiore.
Mi spiego: tutte le mie amiche più vicine hanno dei figli, io sono l’unica senza.
Loro non mi hanno mai fatto pesare il fatto di non averne, nonostante nella società odierna sia ancora messa in discussione una donna che non desidera figli perché purtroppo, malgrado gli sforzi, sopravvive il modello anni 50 donna-moglie-madre, però sono a disagio perché vivo una specie di strana "gelosia" nei confronti dei loro figli, anche se voglio molto bene ad ognuno di loro.
Da quando ci sono i bambini (il più grande ha 4 anni) non si può più uscire solo fra di noi amiche perché non hanno a chi lasciarli, ci si vede di rado (ma questo anche prima perché non abitiamo tutte vicino e abbiamo lavori con orari diversi) e quando succede sono rigorosamente presenti mariti/fidanzati e naturalmente i figli, a cui si deve dar retta e davanti a cui certe cose non si possono dire.
Si è persa la privacy, non si può più parlare liberamente per via dei bambini ma anche dei mariti, parliamo più che altro del più e del meno e uscire esclusivamente con un’amica è diventato impossibile.
La "gelosia" a cui mi riferivo, anche se può sembrare frivolo e infantile, è il fatto che quando non c’erano i bambini si riusciva a vedersi e a confidarsi, se penso ai bambini talvolta mi viene un senso di rabbia, come se mi avessero "rubato" la loro madre, con cui prima avevo un rapporto più intimo.
Ho anche amiche senza figli per scelta e con loro questi problemi non ci sono, ma non riesco a rassegnarmi all’idea che con le mie amiche madri in un certo senso sia "finita".
Mi sento messa da parte e mi sembra che loro pensino solo ai propri figli, anche se so che non è vero.
È ovvio che a seconda delle fasi della vita le esigenze cambiano per tutti, ma questa situazione mi fa sentire arrabbiata e triste, direi frustrata.
Non oso parlarne con le mie amiche perché ho paura che fraintendano e si offendano.
C’è qualcosa che potrei fare per stare meglio?
Vorrei evitare lo psicologo perché mi sembra un po’ troppo per un problema del genere, quello che chiedo è un consiglio a livello di "esercizio" mentale e comportamentale.
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.
[#1]
Gentile utente,
è pur vero che il modello "moglie e madre" va tutt'oggi per la maggiore.
Per questo motivo le donne che *volontariamente in coppia* non vogliono figli si raggruppano attorno a qualche blog per sentirsi parte di un contesto sociale di condivisione.
Come, del resto, anche le donne con figli si raggruppano attorno a contesti sociali di condivisione.
Che ci vuole fare?
A 60 anni le donne si ritrovano:
i figli/e sono andati ormai in altri continenti,
chi non ha figli* si sente disponibile ad una nuova tolleranza, talvolta assieme al marito/compagno; talaltra da sola.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
è pur vero che il modello "moglie e madre" va tutt'oggi per la maggiore.
Per questo motivo le donne che *volontariamente in coppia* non vogliono figli si raggruppano attorno a qualche blog per sentirsi parte di un contesto sociale di condivisione.
Come, del resto, anche le donne con figli si raggruppano attorno a contesti sociali di condivisione.
Che ci vuole fare?
A 60 anni le donne si ritrovano:
i figli/e sono andati ormai in altri continenti,
chi non ha figli* si sente disponibile ad una nuova tolleranza, talvolta assieme al marito/compagno; talaltra da sola.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Gentile utente,
Gli Psicologi non danno consigli spicciola sui comportamenti da tenere.
Forniscono alla persona elementi di riflessione e approfondimento affinché sia essa stessa a comprendere e decidere cosa è più adatto per se’ in questa fase.
Saluti cordiali.
Dott Brunialti
Gli Psicologi non danno consigli spicciola sui comportamenti da tenere.
Forniscono alla persona elementi di riflessione e approfondimento affinché sia essa stessa a comprendere e decidere cosa è più adatto per se’ in questa fase.
Saluti cordiali.
Dott Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Ex utente
Cara Dottoressa,
tempo fa in un precedente consulto era stata proprio lei a darmi dei "consigli spicci", fra l'altro molto validi, anche perché non vedo in quale altro modo si potrebbe aiutare un utente attraverso un sito internet.
Se questa volta non ha consigli da darmi non vedo perché affaticarsi a rispondere.
Buon Ferragosto
tempo fa in un precedente consulto era stata proprio lei a darmi dei "consigli spicci", fra l'altro molto validi, anche perché non vedo in quale altro modo si potrebbe aiutare un utente attraverso un sito internet.
Se questa volta non ha consigli da darmi non vedo perché affaticarsi a rispondere.
Buon Ferragosto
[#5]
Gentile utente,
ripercorro il presente consulto.
Il Suo titolo dice: "Disagio verso amiche madri:
La Sua domanda conclusiva è: "C’è qualcosa che potrei fare per stare meglio?"
Sì, rispondo in #1, c'è qualcosa:
può riflettere sul fatto che si tratta di cicli di vita,
di vite diverse,
frutto di scelte differenti.
E che dunque Lei dovrà farsene una ragione, tanto più che Lei stessa dice di sentirsi "..messa da parte.." ma di sapere che ".. che non è vero..".
E dunque si svolge tutto dentro di Lei.
Si aspettava dei "consigli spicci"
Che consigli potremmo (o avremmo potuto) darle? Un banale "Allora non le cerchi", oppure un altro banale "Allora trovi altre amiche"?
Non è il nostro ruolo, come già precisato in #3.
Un precisazione.
Nello scorso Suo Consulto, quello a cui fa riferimento per i "validi consigli spicci, ha risposto la Collega Potenza, non io .... Può verificarlo qui: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/948178-ansia-dovuta-a-esperienze-passate-e-difficolta-ad-accettare-il-mondo.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ripercorro il presente consulto.
Il Suo titolo dice: "Disagio verso amiche madri:
La Sua domanda conclusiva è: "C’è qualcosa che potrei fare per stare meglio?"
Sì, rispondo in #1, c'è qualcosa:
può riflettere sul fatto che si tratta di cicli di vita,
di vite diverse,
frutto di scelte differenti.
E che dunque Lei dovrà farsene una ragione, tanto più che Lei stessa dice di sentirsi "..messa da parte.." ma di sapere che ".. che non è vero..".
E dunque si svolge tutto dentro di Lei.
Si aspettava dei "consigli spicci"
Che consigli potremmo (o avremmo potuto) darle? Un banale "Allora non le cerchi", oppure un altro banale "Allora trovi altre amiche"?
Non è il nostro ruolo, come già precisato in #3.
Un precisazione.
Nello scorso Suo Consulto, quello a cui fa riferimento per i "validi consigli spicci, ha risposto la Collega Potenza, non io .... Può verificarlo qui: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/948178-ansia-dovuta-a-esperienze-passate-e-difficolta-ad-accettare-il-mondo.html .
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#7]
Ringrazio del Buon Ferragosto e ricambio.
Confermo che il linkato è Suo, la memoria informatica non mente; i consulti rimangono per sempre, sia nelle domande che nelle risposte.
Mi dispiace doverci ritornare, ma - essendo che le risposte dello stesso sono state attribuite alla sottoscritta - ritengo necessario precisare.
Peraltro potrà ritrovarlo nella Sua storia clinica personale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Confermo che il linkato è Suo, la memoria informatica non mente; i consulti rimangono per sempre, sia nelle domande che nelle risposte.
Mi dispiace doverci ritornare, ma - essendo che le risposte dello stesso sono state attribuite alla sottoscritta - ritengo necessario precisare.
Peraltro potrà ritrovarlo nella Sua storia clinica personale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#8]
Ex utente
Salve,
grazie per l'augurio di buon Ferragosto. Le confermo che quel consulto non è stato scritto da me, ho scritto altri consulti in passato, ma non quello che mi ha indicato lei, in ogni caso non ha importanza, a me interessava quello attuale. Lei mi aveva risposto un po' di tempo fa ad un consulto riguardo a un mio disagio interiore e mi aveva consigliato un percorso di lavoro su me stessa o qualcosa del genere, non ricordo i dettagli, ma ricordo che si era rivelato utile. Ad ogni modo grazie.
Cari saluti
grazie per l'augurio di buon Ferragosto. Le confermo che quel consulto non è stato scritto da me, ho scritto altri consulti in passato, ma non quello che mi ha indicato lei, in ogni caso non ha importanza, a me interessava quello attuale. Lei mi aveva risposto un po' di tempo fa ad un consulto riguardo a un mio disagio interiore e mi aveva consigliato un percorso di lavoro su me stessa o qualcosa del genere, non ricordo i dettagli, ma ricordo che si era rivelato utile. Ad ogni modo grazie.
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.6k visite dal 04/08/2023.
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