Città o paesino? non so cosa faccia per me

Ciao, sono Alessio ed ho 24 anni, sono nato in un paese abbastanza piccolo, qui tutto sommato sto bene, attualmente vivo con la mia famiglia, ho un cane e due gatti, l'aria è purissima e tutto sommato le persone sono tutte gentili, quindi vivo in un paesino tranquillissimo.

Tuttavia da diversi anni, in particolare dal momento in cui ho terminato la scuola, si è fatta sempre più incessante la voglia di voler andare via per vivere una vita più movimentata o comunque con più opportunità sotto ogni punto di vista.
Anche perché sono disoccupato e pur girando dalle mie zone non ci sta nulla.

Ho trascorso questo ultimi 3 giorni a Roma a casa di mio cugino che mi ha ospitato e devo dire che per me è stato abbastanza uno shock in quanto l'aria era irrespirabile e c'era una puzza tremenda in tantissime zone della città, sono stato 3 giorni con un'ansia incredibile quando mi aspettavo di viverla in maniera più serena.
L'unica cosa positiva sono state le uscite serali dove mi sentivo libero, non avevo l'ansia di dover trovare parenti o altre persone da salutare, anche se come dicevo non mi sono goduto chissà che perché ero sempre in tensione (considerando anche che non ho fatto una vacanza, ma ho dovuto fare qualche riparazione a casa di mio cugino).

Tornato a casa mi sono detto: "è veramente questo quello che cerco?
".

Ho riflettuto molto, ma continuo a pensare che qui in paese non posso mai fare quel salto che mi permetta di essere una persona più diversa e matura, non ho persone nuove da conoscere e chi vive nei paesini come me sa bene cosa intendo, anche in una prospettiva sentimentale è dura cercare qualcosa qui da me.
Non lo dico perché sono una persona viziata, è semplicmee la realtà dei fatti.

Ora non so cosa fare, non ho neppure un'idea lavorativa perché non ho nessuna passione e quelle che ho non corrispondono a dei "lavori".

Cosa mi consigliate di fare?
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 205 12
Buon pomeriggio Alessio,
Lo shock di cui parli potrebbe essere riferito alla differenza abissale tra Roma e un paesino tranquillo.
Probabilmente stai paragonando due realtà che sono agli estremi e che presentano entrambe criticità per motivazioni diverse.
Spesso quando sentiamo di essere di fronte ad una scelta importante, non ci accorgiamo delle sfumature e non valutiamo le tantissime alternative che abbiamo in realtà.
Per valutare con più serenità una possibile alternativa, potresti visitare delle città medio grandi che offrono tante opportunità, ma che non sono nell'esatto estremo di un paesino. Magari potrai scoprire delle "vie di mezzo" che rispettano le tue origini ma che allo stesso tempo offrono quel minimo di opportunità lavorative o formative per avviare o imparare una professione.
Ti auguro ad ogni modo ti trovare il tuo spazio e la serenità, qualsiasi sia il contesto che sceglierai in futuro.
Rimango a tua disposizione.
Una buona giornata.

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio molto dottore, la risposta è esaustiva, in passato avevo già pensato di cercare lavoro in una grande città ma ovviamente molto più piccola di Roma; tra l'altro questa città di cui parlo si trova a meno di 2 ore dal mio paesino quindi è anche più facile eventualmente tornare ogni tanto dalla famiglia in paese.
Non le nego che la situazione mi spaventa abbastanza, anche perché sento di aver sprecato già tanto tempo in passato e avrei dovuto farlo prima, però insomma ora guardo avanti e spero di trovare il coraggio per fare quel passo che mi permetterebbe di evolvere, anche perché non riesco più a vivere nella stessa casa dei miei genitori a questa età, ho bisogno dei miei spazi.
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Dr. Vincenzo Cosentino Psicologo 205 12
Basterà allora trovare la dimensione giusta, tra opportunità e vivibilità.
Questo importante passo può destare preoccupazione ma è comprensibile, d'altra parte c'è anche il bisogno di rendersi autonomo e svincolarsi dalla propria famiglia.
In questi periodi di transizione potrebbe essere utile consultare uno specialista se è necessario e se i dubbi sovrastano e condizionano le scelte, anche soltanto per effettuarle con maggiore lucidità. Tenendo però sempre in conto che le preoccupazioni in questa fase sono fisiologiche e che si possono effettuare serenamente in autonomia, con la consapevolezza che se ci si sente in difficoltà, si può richiedere un consulto per condividere le preoccupazioni.
Un caro saluto!

Dr. Vincenzo Cosentino - Psicologo
In sede e online
www.psicologocosentino.it