Mio padre malato terminale
Buonasera, ho una cosa da chiedervi che mi sta distruggendo psicologicamente, mio padre ha un tumore ed è in fin di vita (si ipotizza massimo 10 giorni) io sono il terzo figlio, sono sposato e non vivo con lui, il primo fratello idem, il secondo vive con lui e mia madre perché è celibe! Ovviamente io sono sempre presente nella sua vita, in special modo in questo momento! Nel passato abbiamo avuto degli scontri e diciamo che io sono stato trattato un po’ male rispetto agli altri 2 fratelli! Lui non sa di avere un tumore ma dice che è arrivato il suo momento; ha 83 anni e da quando lo abbiamo scoperto non fa altro che chiedere di me e rifiuta di essere aiutato dagli altri 2 fratelli, chiede sempre di me e vuole sempre la mia mano! Chi di voi può aiutarmi a dare una giustificazione, sto soffrendo per questo e inoltre cosa potrei dirgli
[#1]
Gentile utente
Quando il nostro/a genitore giunge nella fase di fine vita, il tempo degli interrogativi è terminato;
c'è unicamente il tempo dell'accompagnamento.
Nessuno di noi può dare risposta alle Sue domande, quelle che riguardano i comportamenti di suo padre. Resta il fatto che Suo padre ha bisogno di Lei ed è esplicito nel manifestarlo.
"..cosa potrei dirgli?"
Frequentemente non c'è nulla di dirsi, soprattutto tra uomini (maschi), di cui uno della generazione precedente poco abituata a parlare di sè.
L'"ascolto profondo" del linguaggio non solo verbale, ma anche del non-verbale, è più difficile che parlare del resto, dato che l'adulto/a entra in risonanza non solo con la conclusione della vita del/la genitore, ma anche con il *proprio* fine vita; e ciò inquieta irrimediabilmente.
Questa fase è preziosa per la vita dell'adulto, perché permette, spesso senza le parole, di *far pace* con il proprio genitore, con il quale ci possono essere stati dei dissidi, delle diatribe. Eppure quando lo vediamo così bisognoso, fragile, destinato a morire, è possibile riuscire a perdonare e a riappacificarsi interiormente.
È una fase preziosa perché è importantissimo far pace (dentro di sè) con il proprio/a genitore finché lui/lei è in vita, anziché rimanere a farci i conti una volta che non c'è più.
Se qualche punto risulta poco chiaro (la tematica è intensa), si senta libero di chiedere esplicitamente qualche chiarimento.
Cordialità.
Dott. Brunialti
Quando il nostro/a genitore giunge nella fase di fine vita, il tempo degli interrogativi è terminato;
c'è unicamente il tempo dell'accompagnamento.
Nessuno di noi può dare risposta alle Sue domande, quelle che riguardano i comportamenti di suo padre. Resta il fatto che Suo padre ha bisogno di Lei ed è esplicito nel manifestarlo.
"..cosa potrei dirgli?"
Frequentemente non c'è nulla di dirsi, soprattutto tra uomini (maschi), di cui uno della generazione precedente poco abituata a parlare di sè.
L'"ascolto profondo" del linguaggio non solo verbale, ma anche del non-verbale, è più difficile che parlare del resto, dato che l'adulto/a entra in risonanza non solo con la conclusione della vita del/la genitore, ma anche con il *proprio* fine vita; e ciò inquieta irrimediabilmente.
Questa fase è preziosa per la vita dell'adulto, perché permette, spesso senza le parole, di *far pace* con il proprio genitore, con il quale ci possono essere stati dei dissidi, delle diatribe. Eppure quando lo vediamo così bisognoso, fragile, destinato a morire, è possibile riuscire a perdonare e a riappacificarsi interiormente.
È una fase preziosa perché è importantissimo far pace (dentro di sè) con il proprio/a genitore finché lui/lei è in vita, anziché rimanere a farci i conti una volta che non c'è più.
Se qualche punto risulta poco chiaro (la tematica è intensa), si senta libero di chiedere esplicitamente qualche chiarimento.
Cordialità.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, io la ringrazio tanto per aver speso del tempo nel rispondermi, tengo a precisare che nonostante qualche problema passato con mio padre io sono Comunque stato sempre presente nella sua vita, perché essendo mio padre lo amo immensamente! Il mio problema è che non vorrei farlo andar via con lo scrupolo di avermi trattato un po’ male rispetto agli altri due fratelli! Papà è lucido ed è stato un grande imprenditore, e vederlo così mi distrugge vorrei poterlo aiutare in tutto e farlo andare via senza pensieri
[#3]
Gentile utente,
Non è facile aggiungere dell’altro a quanto ho già scritto.
Se è nelle Sue corde, ad un certo momento potrebbe provare il desiderio di dirgli:
>papà, ti voglio bene e ho sentito che anche tu me ne volevi.<
Nel caso accadesse, glielo dica con semplicità, senza tanti discorsi e senza attendersi risposta. Se arriverà qualche parola, lo consideri un dono.
Questo è quanto sappiamo (per esperienza) che *potrebbe* accadere spontaneamente;
non certo un nostro consiglio comportamentale impossibile non conoscendovi.
Abbia fiducia in ciò che *passa* tra le persone in quella nudità dell’animo che caratterizza questa fase di vita, sia del protagonista sia di chi accompagna con la mano e col cuore.
Cari saluti!
Dott. Brunialti
Non è facile aggiungere dell’altro a quanto ho già scritto.
Se è nelle Sue corde, ad un certo momento potrebbe provare il desiderio di dirgli:
>papà, ti voglio bene e ho sentito che anche tu me ne volevi.<
Nel caso accadesse, glielo dica con semplicità, senza tanti discorsi e senza attendersi risposta. Se arriverà qualche parola, lo consideri un dono.
Questo è quanto sappiamo (per esperienza) che *potrebbe* accadere spontaneamente;
non certo un nostro consiglio comportamentale impossibile non conoscendovi.
Abbia fiducia in ciò che *passa* tra le persone in quella nudità dell’animo che caratterizza questa fase di vita, sia del protagonista sia di chi accompagna con la mano e col cuore.
Cari saluti!
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Mi fa piacere poter esserLe (ed esserVi) stata utile in un momento così intenso per entrambi Voi, figlio e padre!
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Se poi questa importante esperienza personale Le arrecherà nuove riflessioni e sensibilità,
in un futuro potrà leggere con calma:
https://www.salutearte.it/2018/03/30/lo-spazio-vuoto-e-il-tempo-per-so-starvi/
riguardante in specifico la comunicazione e la relazione tra le persone in situazioni estreme.
Saluti cari, sig. Roberto.
Dott. Brunialti
in un futuro potrà leggere con calma:
https://www.salutearte.it/2018/03/30/lo-spazio-vuoto-e-il-tempo-per-so-starvi/
riguardante in specifico la comunicazione e la relazione tra le persone in situazioni estreme.
Saluti cari, sig. Roberto.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#8]
La ringrazio.
Carla Maria Brunialti
Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.5k visite dal 02/08/2023.
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