Problemi nelle relazioni
Egregi psicoterapeuti,
ho il disturbo bipolare, sono seguita ormai da alcuni anni al centro di salute mentale della mia città.
Esteriormente sono socievole, risulto persino simpatica, ma ho sempre saputo di essere strana, di essere "matta" come mio padre e non ho mai permesso alle relazioni di evolvere.
Praticamente io ho lo psichiatra, non uno solo, tutti/e quelli che si sono avvicendati.
Con gli psicologi non riesco proprio ad entrare in sintonia perché non posso parlare della parte più intima di me, quella del delirio e della voce.
Sono una parte molto intima, le mie paure più grandi, i ricordi che neppure ricordo perché ricordo solo il senso, con lo psichiatra ho le parole per parlarne, le parole del corpo.
Io ho loro solamente, ma si avvicendano, non ti curano mica con i farmaci che non possono caricare all'infinito, ma con la vicinanza, e poi se ne vanno.
Capisci che il mondo è pieno di brave persone e qualcuna capisce anche come ti senti ma il problema rimane: o trovo un altro bipolare e io non voglio per carità verso di lui e per me oppure rinuncio a condividere la mia vita vera con qualcuno.
Non vedo utilità nell'avere un rapporto così in bilico tra intimità e estraneità, voi lo vedete utile?
ho il disturbo bipolare, sono seguita ormai da alcuni anni al centro di salute mentale della mia città.
Esteriormente sono socievole, risulto persino simpatica, ma ho sempre saputo di essere strana, di essere "matta" come mio padre e non ho mai permesso alle relazioni di evolvere.
Praticamente io ho lo psichiatra, non uno solo, tutti/e quelli che si sono avvicendati.
Con gli psicologi non riesco proprio ad entrare in sintonia perché non posso parlare della parte più intima di me, quella del delirio e della voce.
Sono una parte molto intima, le mie paure più grandi, i ricordi che neppure ricordo perché ricordo solo il senso, con lo psichiatra ho le parole per parlarne, le parole del corpo.
Io ho loro solamente, ma si avvicendano, non ti curano mica con i farmaci che non possono caricare all'infinito, ma con la vicinanza, e poi se ne vanno.
Capisci che il mondo è pieno di brave persone e qualcuna capisce anche come ti senti ma il problema rimane: o trovo un altro bipolare e io non voglio per carità verso di lui e per me oppure rinuncio a condividere la mia vita vera con qualcuno.
Non vedo utilità nell'avere un rapporto così in bilico tra intimità e estraneità, voi lo vedete utile?
[#1]
Gentile utente,
lei scrive a noi, qui in area di psicologia. E dunque raccoglierò questa specifica suggestione - rispetto agli Psicologi - che lei ci lancia:
" ..Con gli psicologi non riesco proprio ad entrare in sintonia perché non posso parlare della parte più intima di me, quella del delirio e della voce.
Sono una parte molto intima, le mie paure più grandi, i ricordi che neppure ricordo perché ricordo solo il senso.."
Come mai sente di non poterne parlare?
Ha paura del giudizio?
Ha fatto qualche tentativo in questo senso, e con quale esito?
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
lei scrive a noi, qui in area di psicologia. E dunque raccoglierò questa specifica suggestione - rispetto agli Psicologi - che lei ci lancia:
" ..Con gli psicologi non riesco proprio ad entrare in sintonia perché non posso parlare della parte più intima di me, quella del delirio e della voce.
Sono una parte molto intima, le mie paure più grandi, i ricordi che neppure ricordo perché ricordo solo il senso.."
Come mai sente di non poterne parlare?
Ha paura del giudizio?
Ha fatto qualche tentativo in questo senso, e con quale esito?
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie Dottoressa,
la prima volta che ne ho parlato è stato con una psicologa, che mi ha mandato dal mio psichiatra di allora. Da lì mi ha fatto capire che non se la sentiva, c'era anche di mezzo il suicidio, insomma tengo famiglia. Al centro di salute mentale ho fatto altre tre psicoterapie ma queste cose, i deliri e le allucinazioni, anche se ne parliamo per loro riguardano l'umore e sono di competenza dello psichiatra. Al centro di salute mentale non fanno una psicoterapia come potrebbe farla lei, è un ascolto comprensivo con qualche spunti di riflessione, una psicoterapia di sostegno.
la prima volta che ne ho parlato è stato con una psicologa, che mi ha mandato dal mio psichiatra di allora. Da lì mi ha fatto capire che non se la sentiva, c'era anche di mezzo il suicidio, insomma tengo famiglia. Al centro di salute mentale ho fatto altre tre psicoterapie ma queste cose, i deliri e le allucinazioni, anche se ne parliamo per loro riguardano l'umore e sono di competenza dello psichiatra. Al centro di salute mentale non fanno una psicoterapia come potrebbe farla lei, è un ascolto comprensivo con qualche spunti di riflessione, una psicoterapia di sostegno.
[#3]
Gentile utente,
purtroppo la salute mentale non gode a tutt’oggi in Italia della dovuta attenzione, e dei corrispondenti finanziamenti.
Talvolta presso i Servizi pubblici non sono presenti Psicologi e Psicologhe che siano anche psicoterapeut*, e dunque in grado e autorizzati a *curare*; E quindi essi fanno quel che possono, nei limiti del loro mandato come Psicologi per non incorrere in illeciti.
In questo senso il *Bonus psicoterapia gratuita* è stato un notevole passo avanti dal mio punto di vista, perché ha permesso lo stanziamento di una certa cifra, riconoscendo di fatto la necessità di tale tipo di terapia. Esso, sia pure non incisivo sul piano dell’ampliamento dell’organico in funzione, ha permesso a migliaia di persone di accedere alla psicoterapia del tutto gratuitamente e senza anticipare nulla.
Per ulteriori informazioni sul bonus può leggere:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9005-importante-bonus-psicoterapia-gratuita-anche-per-il-2023.html .
Forse Le potrebbe interessare.
Un caro saluto.
Dott. Brunialti
purtroppo la salute mentale non gode a tutt’oggi in Italia della dovuta attenzione, e dei corrispondenti finanziamenti.
Talvolta presso i Servizi pubblici non sono presenti Psicologi e Psicologhe che siano anche psicoterapeut*, e dunque in grado e autorizzati a *curare*; E quindi essi fanno quel che possono, nei limiti del loro mandato come Psicologi per non incorrere in illeciti.
In questo senso il *Bonus psicoterapia gratuita* è stato un notevole passo avanti dal mio punto di vista, perché ha permesso lo stanziamento di una certa cifra, riconoscendo di fatto la necessità di tale tipo di terapia. Esso, sia pure non incisivo sul piano dell’ampliamento dell’organico in funzione, ha permesso a migliaia di persone di accedere alla psicoterapia del tutto gratuitamente e senza anticipare nulla.
Per ulteriori informazioni sul bonus può leggere:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9005-importante-bonus-psicoterapia-gratuita-anche-per-il-2023.html .
Forse Le potrebbe interessare.
Un caro saluto.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 904 visite dal 01/08/2023.
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