Paura Psicofarmaci col caldo

Buongiorno dottori,
Sono una donna di 38 anni affetta da sclerosi multipla da 7 anni e soggetto ansioso da sempre.

A 15 anni mi fu diagnosticata un'ansia reattiva, avendo io perso mio padre e mi dissero che non avevo mai metabolizzato il lutto.

La sclerosi è ben seguita ed è come se non ci fosse, ma l'ansia va a periodi, la gestisco bene da sola, mi distraggo, la zittisco e non mi sono mai fatta complicare la vita.

Mi capita di sentirla in fase ore ciclo, quando assumo caffeina e dopo aver superato un ostacolo (dopo non prima ).
Da qualche settimana, col caldo intenso, io provo un vero disagio ad affrontarea giornata.

Mi sveglio col magone allo stomaco, magari mi distraggo e mi passa, poi si ripresenta improvvisamente soprattutto quando devo uscire, andare nei supermercati o guidare l'auto.

Mi provoca il senso di iperventilazione sbandamento, alla soglia di un attacco di panico che però riesco a dissimulare, nessuno se ne accorge, sto male solo io.

Cerco di far ragionare il cervello autoconvincendomi ma ultimamente è veramente dura.

Ho Paura della paura, ho paura di svenire o di perdere il controllo.

Il mio neurologo mi consiglia il Tavor che non ho mai preso.

In passato per situazione del genere mi consigliava xanax (che mi fa bene e tendo ad evitare perché ho paura che crei dipendenza)
Ad oggi con in caldo è tutto così ingestibile e amplificato.

Lo Xanax l'ho preso solo 2 volte ed una cp da 0, 25 in 4 giorni che sta cosa è diventata un po' più frequente.

Mi ha calmata ed ho affrontato meglio la giornata, ma poi il giorno dopo il disagio è tornato non vorrei che sia la soluzione definitiva.

La mia mente si calma solo la sera, quando la giornata è finita e vado finalmente a letto.

Come posso essere aiutata?

Ho paura dell'ansia e ho paura della dipendenza dai farmaci, ho paura della reazione col caldo.

Chiedo aiuto e consigli.

Grazie
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Lei non ci dice se è seguita anche da un* Psicoterapeuta.
Frequentemente si trae un notevole vantaggio abbinando i due percorsi in parallelo: farmacoterapia più psicoterapia.
La seconda aiuta a fronteggiare, gestire, evitare, quello che lei descrive in questo modo:
> Ho Paura della paura, ho paura di svenire o di perdere il controllo.< e tutto il resto.
Questo è l’orientamento che le forniamo.

Se invece Lei fosse interessata unicamente a chiarimenti specifici sugli psicofarmaci, ri-posti questo stesso consulto in psichiatria.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta,non sono seguita da uno psicoterapeuta.
Almeno non ancora,da quando ho scoperto la Sm mi avevano consigliato di cominciare un percorso,cosa che ho procrastinato in quanto sono sempre riuscita a gestire l'ansia. E gli episodi sono veramente pochi e distanti.
Allora mi rivolgo al neurologo che oramai è diventato per me un punto di riferimento in qst tunnel della sclerosi.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Prenda in considerazione anche l’ipotesi che le abbiamo suggerito, considerato il quadro che ci ha delineato: i farmaci non sono l’unica soluzione.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

Sclerosi multipla

Cos'è la sclerosi multipla (SM)? Quali sono le cause della demielinizzazione e i fattori di rischio della malattia? Si possono individuare i sintomi precoci?

Leggi tutto