è normale che mio marito si comporti così ?

Buonasera
Mi domando da tempo se il comportamento di mio marito è normale o al contrario sono io che mi creo problemi inutili
Parto dicendo che sono in attesa al 9 mese di gravidanza, entrambi lavoriamo a roma ma siamo di Napoli quindi quando stiamo a Napoli facciamo un po’ dai miei è un po dai suoi.
Nell ultimo mese però mi sono trasferita dai miei in modo che mi aiutassero... e lui sta in ferie
Però ultimamente essendo al 9 mese ed essendo stanca, sofferente per il caldo e per il peso, resto a casa dei miei solamente e non vado a casa dai suoi dato che non abitiamo proprio vicino e fuori fanno 40 gradi
Ma lui vuole pranzare/cenare e dormire a casa sua perché vuole stare con i suoi genitori e quando gli chiedo se può restare con me quasi sbuffa e mi fa un piacere...
è normale?
Potrei partorire a breve e te stai a casa dai tuoi a 30 km da casa mia... non ha il pensiero per me? Per suo figlio? ? Non vuole restare con noi! ? Sono queste le domande che mi pongo
anche ora sto a casa da sola e lui sta a casa sua... ogni domenica e festività la vuole passare con sua madre...
sono io che sono troppo pesante e morbosa?

Siamo sposati, a beve avremo un figlio e lui si comporta ancora da 20 enne... anche se lui ha 41 anni
Vorrei tanto capire, grazie mille in anticipo
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.7k 198
Gentile utente,
tante volte da questa pagina abbiamo chiarito che non diamo pareri sul comportamento o i pensieri o lo stato mentale di terze persone, e adesso lei mi offre l'opportunità di spiegare perché.
Lei ci dice che suo marito preferisce stare a casa dei suoi genitori anziché con lei, incinta, ma ospitata presso la sua famiglia d'origine.
A lei questo sembra eccessivo attaccamento di suo marito alla madre (in realtà di solito vivete a Roma) e scarsa considerazione per lei e per il bambino (ma è stata lei a voler lasciare la casa coniugale dicendo che i suoi potevano aiutarla meglio di suo marito).
Non abbiamo la versione di suo marito, ma potremmo fare delle ipotesi: 1) non gli è piaciuto che lei non si fidasse della sola assistenza di lui e volesse cambiare città (e forse ginecologo) nell'imminenza del parto; 2) non trova comoda la casa dei suoi (lei ci è abituata, lui no); 3) come molti neo-padri, non ama essere messo in disparte in una situazione in cui dovrebbe essere coprotagonista; 4) non va d'accordo con i membri della sua famiglia o non ne condivide le abitudini; 5) altro, che da qui non sappiamo.
Venendo a lei, scrive: "anche ora sto a casa da sola e lui sta a casa sua..."
Mi scusi, ma se sta sola in una casa non sua, in una città che non è quella di residenza e di lavoro, non trova che sarebbe stato meglio restare a casa sua a Roma, e al più, se aveva bisogno di ulteriore compagnia, ospitare sua madre o una sorella nell'imminenza del parto?
Tanto più che suo marito, in ferie, avrebbe potuto assisterla benissimo: oggi che si partorisce in ospedale, non in casa, si trattava di prendere la macchina e accompagnarla.
Io credo che sia stata lei a rinunciare troppo facilmente a fare di lui l'unico assistente idoneo in questa situazione.
Ma naturalmente, come in tutte le ipotesi fatte in base a poche comunicazioni (ho letto anche le sue email precedenti) posso non aver centrato il punto.
Auguri vivissimi e cerchi di godersi il lieto evento in armonia con suo marito.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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