Sogno angosciante

Stanotte ho sognato che partivo in aereo con una comitiva di amici, costituita da un mix di persone che ho conosciuto molti anni fa e che non vedo più da tempo (es amici delle elementari, di altre città in cui vivevo una volta). La destinazione doveva essere un paese tropicale, invece l'aereo si ferma in una regione povera e devastata dalla guerra. Improvvisamente mi ritrovo in una specie di comune, strutturata come una scuola, nella quale c'è un folto numero di preti e persone dedite al volontariato. Scopro inoltre che tutti sapevano la destinazione reale del viaggio in aereo tranne io, che ero convinta realmente di andare a divertirmi in un posto tropicale. Sconvolta dalla situazione, cerco di chiamare a mia madre, chiedo a tutti il prefisso ma nessuno mi risponde perché è come se volessero tenermi segregata assieme a loro in quel posto. Finalmente riesco a chiamare mia madre, lei mi insulta perché non mi faccio viva da giorni, io cerco di spiegarle che mi hanno rapita, dove mi trovo e che nessuno vuole riportarmi indietro ma mentre glielo spiego le altre persone mi chiudono la chiamata. Mi aggiro sconvolta per l'istituto, fermo un giovane prete e gli dico che il mio sogno è quello di diventare una rockstar, non una missionaria come lui. Lui mi guarda con un sorriso desolato, come di chi si è trovato al posto giusto nel momento giusto e come se solamente il suo stile di vita fosse degno di esistere. Mi accascio in un angolo disperata, a un certo punto arriva una ragazza bionda che cerca di sollevarmi il morale facendo sesso con me, ma dalle sue espressioni disgustate si vedeva che lo faceva soltanto per rendermi felice, il che non mi portava a nessun godimento perché vedevo il suo disgusto e mancanza di passione. Resto in quell'angolo per un numero infinito di anni, finquando a un certo punto riesco a scappare e mi ritrovo improvvisamente in Italia. Cerco di rintracciare mia madre al cellulare ma lei si è scordata di aver avuto una figlia, le dico "mamma sono io, sono riuscita a scappare dalla prigione, dopo 11 anni" e lei "mi scusi ma non ha sentito nella segreteria telefonica che ricevo chiamate soltanto il venerdì al mattino? Mi richiami quel giorno, arrivederci".