Un disturbo che non mi permette

Sono un ragazzo di 22 anni e la mia domanda è: soffro di apatia? In sostanza vorrei sapere se il mio caso può essere considerato un caso di apatia a livello clinico.
Proseguo quindi elencando i miei disturbi:

- Innanzitutto: non sonod epresso e mi piace la vita
però
- Ho un volto in espressivo, un'aria depressa, parlo poco e quando parlo parlo per monosillabi e con un tono di voce inespressivo, i miei movimenti sono rigidi, il mio sguardo fisso e vuoto, spesso non guardo in faccia alla gente quando parlo, non ho voglia di fare niente di ciò che è legato al dovere, ho vergogna ad esternare i miei sentimenti (non riesco ad esternare il mio lato umano, nonché i forti sentimenti com rabbia e amore, felicità e tristezza) e quindi il mio modo di essere è sempre uguale indipendentemente dai miei sentimenti. È come se il mio interno e quello esterno fossero scollegati! (e quest'ultima frase è la migliore che ho trovato, quella che meglio mi descrive)...

Quanto riportato sopra potrebbe essere interpretato come la descrizione del mio carattere, e invece non è così! Io dentro di me sono un'altra persona di quello che do a vedere, ed è proprio questo il punto!
È un disturbo che non mi permette di esternare il mio vero "io", e che mi crea propblemi nelle situazioni sociali di tutti i giorni.
La mia vita sociale è buona: ho amici e sono sempre in giro, ma faccio fatica (inizialmente) a socializzare con le persone che non conosco, e questo proprio per quanto detto sopra, che mi fa apparire antipatico e vuoto (quando dentro di me so che non lo sono)!
Prima pensavo di essere timido, ma credo che per me ora come ora sia il termine sbagliato! In effetti anche se sono leggermente timido, non ho paura delle persone che non conosco e non ho grandi problemi a parlare in pubblico; il mio problema è invece legato al mio modo di pormi (che è praticamente uguale sia con gli amici che con le persone che non conosco) che può farmi sembrare timido e/o antipatico.
Il mio problema in sostanza è che non ho energia per tutto ciò che riguarda l'interazione col mondo esterno, e quindi sono inepressivo, parlo poco e sono pigro.
Una nota importante: da bambino fino all'inizio dell'adolescenza ero esattamente l'opposto di adesso, ero un bambino/ragazzo eccesivamente vivace. Credo sia normale che crescendo sono diventato più serio, ma dentro sono ancora la stessa persona, eppure fuori sono l'opposto.
Chiedo quindi aiuto a voi: c'è qualche consiglio a lviello psicologico per affrontare il problema?
Grazie in anticipo!

p.s.: la mia apatia si è manifestata all'inizio dell'adolescenza, praticamente contemporanemente a un disturbo sessuale; potrebbe esserci un legame tra le due anche se non reisco a coglierlo e non me ne rendo conto?
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> l mio problema in sostanza è che non ho energia per tutto ciò che riguarda l'interazione col mondo esterno, e quindi sono inepressivo, parlo poco e sono pigro.
>>>

Gentile utente, non ha energia perché ne ha paura, oppure perché non ne ha voglia?

È una differenza sostanziale.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Federica Ludovici Psicologo, Psicoterapeuta 45 1
Gentile utente,
è già una buona partenza aver preso atto di questo disagio, aver chiesto un consiglio e avere desiderio di capire meglio. Alla fine della rischiesta lei ha ipotizzato l'inizio del suo disagio contemporaneo all'insorgere di un disturbo sessuale. Potrebbe essere collegato certo ma potrebbe dico perchè ovviamente non è possibile riuscire a capire in maniera approfondita senza averla di fronte.Secondo lei perchè potrebbe essere legato al disturbo sessuale? Io, comunque, le consglierei di parlarne con uno psicoterapeuta che potrà aiutarla a cercare la causa di questo suo stato emotivo.

Dr.ssa Federica Ludovici

[#3]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Voglio specificare che comunque ci sono sere/giorni che sono anche piuttosto agitato, dove riesco a tirare fuori la mia vitalità.
Tuttavia, per la maggior parte sembro uno zombie... è come una mancanza di energia... è come se non avessi quell'energia che serve per interagire col mondo esterno! Eppure l'energia in realttà non mi manca: infatti sono sempre in giro e sto su fino a tardi la notte, quindi non è che mi manchi energia, ma è come se ci fosse un blocco tra il mio interno e l'esterno...
E il fatto è che non basta dire: "Ora mi agito e tutto passa" (anche se può essere utile metterci la buona voglia), perché sento come un macigno che non me lo permette... posso provare a scuoterlo e migliora, ma non riesco a spostarlo del tutto!

"Gentile utente, non ha energia perché ne ha paura, oppure perché non ne ha voglia?"

Buona domanda... direi un po' per entrambe... un po' mi manca il cosidetto "brio", l'energia vitale... un po' c'è anche una timidezza, ma comunque il motivo principale è la mancanza di energia circoscritta alla manifestazione delle proprie emozioni, e quindi appaio "vuoto"...
Comunque a me la cosa non creerebbe problemi se non fosse per le fastidiose critiche che ricevo, in quanto può succedere (ma non è la regola) che amici/consocenti si annoino con me proprio per questo..

"Secondo lei perchè potrebbe essere legato al disturbo sessuale?"

No, non lo credo... era solo un'ipotesi! Diciamo che io ho due problemi: uno psicologico e uno sessuale.. magari tra i due c'è un collegamento anche se non riesco a coglierlo?! Comunque lasciamo stare il disturbo sessuale che con l'argomento apatia in sostanza non c'entra niente!

E comunque: voi credete che potrebbe essere un problema fisiologico e non psicologico? Potrebbe derivare dalla carenza di qualche sostanza o da qualche disturbo a livello fisiologico?
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Dr.ssa Federica Ludovici Psicologo, Psicoterapeuta 45 1
gentile utente,
le cause potrebbero essere diverse. E' difficile poterle capire secondo questa modalità comunicativa.
Diciamo che io ho due problemi: uno psicologico e uno sessuale.. magari tra i due c'è un collegamento anche se non riesco a coglierlo?! per questo le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che potrà valutare meglio con lei tutte le possibili ipotesi e cogliere il collegamento che se c'è è importante valutare nella totalità le sue difficoltà. Magari potrà aiutarla anche per il "problema sessuale".
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Buona domanda... direi un po' per entrambe... un po' mi manca il cosidetto "brio", l'energia vitale... un po' c'è anche una timidezza, ma comunque il motivo principale è la mancanza di energia circoscritta alla manifestazione delle proprie emozioni, e quindi appaio "vuoto"
>>>

Direi che l'apparire vuoto non è il motivo principale, ma il principale effetto visibile.

Sa come si dice, "l'appetito vien mangiando". Se lei è un po' timido, potrebbe essersi costruito nel tempo la sua giustificazione per non esporsi: manco d'energia. Un po' come la storia della volpe che dice che saltare per prendere l'uva non vale la pena: tanto è acerba.

>>> Potrebbe derivare dalla carenza di qualche sostanza o da qualche disturbo a livello fisiologico?
>>>

Secondo me, no, ma fare qualche visita medica le toglierà presto il dubbio.

Tutto considerato credo che la sua apatia potrebbe essere l'autoinganno che si è creato, inconsapevolmente, per evitare di esporsi troppo. Ma se ne sente il bisogno dovrebbe recarsi da uno psicologo/psicoterapeuta e parlarne con lui.

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
al di là del fatto che Lei sia realmente depresso oppure no, qui il problema è che lei si PERCEPISCE tale. Questa auto-percezione (comunemente detta "autostima") influisce di certo negativamente su tutte le scelte quotidiane. Il modo in cui decidiamo di vivere le nostre relazioni è appunto una scelta.

I problemi sessuali sono sempre legati in qualche modo alla psiche, e perchè non dovrebbero? Chi soffre di nevralgia cronica, seppur lieve, tende a sviluppare ansia e depressione, figuriamoci chi non riesce a vivere serenamente la propria sessualità.

Cosa fare?

Intanto può leggersi questo articolo sulla depressione, cercando di capire in quali parti si ritrova.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Essendo l'apatia comunque un sintomo legato all'umore, io se fossi in Lei chiederei una consulenza psichiatrica per togliermi ogni dubbio, così come chiederei una consulenza cardiologica se pensassi di avere un problema al cuore.

Auto-terapia? Non credo nel suo caso possa funzionare: se ha poca iniziativa quotidiana non credo lei riuscirà ad aiutare se stesso senza un valido aiuto esterno. Per questo le consiglio di effettuare anche una consulenza psicoterapeutica.

In alternativa può aspettare, ma le conviene?