Tristezza e pianto
buongiorno, cerco di presentarvi la mia situazione per chiedervi un parere:
ho 40 anni e all'età di 26 ho iniziato a soffrire di attacchi di panico ed ansia...con il passare degli anni gloi attacchi sono passati ma sono rimasto un soggetto ansioso,, un po ipocondriaco con tendenza a somatizzare fisicamente i periodi di maggior ansia...aa dicembre ho compiuto 40 anni e da inizio di gennaio ho cominciato a riprensentare stati di ansia (respiro affannato e nodo allo stomaco) quasi tutti igiorno, mentre normalmente succedeva 1/2 giorni a al mese...consigliato dal dottore ho assunto ansiolitici e la situazione è migliorata...ma una volta finito il ciclo è tornata...stanco della situazione ho deciso di rivolgermi ad uno psicologo ed iniziare un percorso...ho fatto circa 5/6 sedute...a livello teorico ho iniziato "forse" a capire quali possono essere le situazioni disturbanti, ma mi sono anche accorto che dall'inizio del percorso i sintomi sono peggiorati...ho ansia tutti i giorni e sono comparsi degli attacchi di tristezza/rabbia che mi si incollano addosso fino ad arrivare al punto in cui non resisto più e crollo piangendo...sto facendo molta fatica, specialmente in questi momenti a ritrovare la gioia nel fare le cose, e non riesco a tirarmi su...la psicologas dice che sto iniziando a provare sensazioni nuove ed è normale...ma a me sembra di stare sempre peggio ed ormai il mio pensiero è fisso su questo mio problema...
vorrei un parere ed un consiglio.
grazie
ho 40 anni e all'età di 26 ho iniziato a soffrire di attacchi di panico ed ansia...con il passare degli anni gloi attacchi sono passati ma sono rimasto un soggetto ansioso,, un po ipocondriaco con tendenza a somatizzare fisicamente i periodi di maggior ansia...aa dicembre ho compiuto 40 anni e da inizio di gennaio ho cominciato a riprensentare stati di ansia (respiro affannato e nodo allo stomaco) quasi tutti igiorno, mentre normalmente succedeva 1/2 giorni a al mese...consigliato dal dottore ho assunto ansiolitici e la situazione è migliorata...ma una volta finito il ciclo è tornata...stanco della situazione ho deciso di rivolgermi ad uno psicologo ed iniziare un percorso...ho fatto circa 5/6 sedute...a livello teorico ho iniziato "forse" a capire quali possono essere le situazioni disturbanti, ma mi sono anche accorto che dall'inizio del percorso i sintomi sono peggiorati...ho ansia tutti i giorni e sono comparsi degli attacchi di tristezza/rabbia che mi si incollano addosso fino ad arrivare al punto in cui non resisto più e crollo piangendo...sto facendo molta fatica, specialmente in questi momenti a ritrovare la gioia nel fare le cose, e non riesco a tirarmi su...la psicologas dice che sto iniziando a provare sensazioni nuove ed è normale...ma a me sembra di stare sempre peggio ed ormai il mio pensiero è fisso su questo mio problema...
vorrei un parere ed un consiglio.
grazie
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"ormai il mio pensiero è fisso su questo mio problema..."
e ciò non fa che nutrire il problema stesso, rendendolo sempre più intollerabile ai suoi occhi.
Si dia tempo, ma sia attivo nel lavoro terapeutico se vuole andare oltre al malessere che prova ora.
Ne parli ancora con chi già la segue per capire se si tratta di un problema di fiducia/sfiducia nei confronti della terapia o della terapeuta, oppure per scoprire quali timori ci possano essere al pensiero di togliere di mezzo i sintomi.
A volte si preferisce un disagio conosciuto ad un futuro ignoto...soprattutto se c'è di mezzo l'ansia.
Cordialità.
e ciò non fa che nutrire il problema stesso, rendendolo sempre più intollerabile ai suoi occhi.
Si dia tempo, ma sia attivo nel lavoro terapeutico se vuole andare oltre al malessere che prova ora.
Ne parli ancora con chi già la segue per capire se si tratta di un problema di fiducia/sfiducia nei confronti della terapia o della terapeuta, oppure per scoprire quali timori ci possano essere al pensiero di togliere di mezzo i sintomi.
A volte si preferisce un disagio conosciuto ad un futuro ignoto...soprattutto se c'è di mezzo l'ansia.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta...è la prima volta che faccio terapia,ma ho fiducia nella mia psicologa,che con lei condivide il pensiero che non il fatto che non avere ben chiaro il problema,per un soggetto che controlla come me,possa essere difficoltoso...la cosa che mi affligge è non aver ben chiara la causa,anche se la mia psicologa sostiene che aprirmi e confidarmi può aver scoperchiato un vaso da cui stanno uscendo sentimenti forti che non ho mai provato...vorrei solo riuscire a capire come gestire e far passare nel migliore dei modi questi forti momenti do tristezza
[#3]
"la cosa che mi affligge è non aver ben chiara la causa"
Non sempre è indispensabile trovare la causa, o può non essere necessario partire da lì.
"vorrei solo riuscire a capire come gestire e far passare nel migliore dei modi questi forti momenti di tristezza"
Questo sarà proprio l'obiettivo da perseguire con la terapia...
Saluti.
Non sempre è indispensabile trovare la causa, o può non essere necessario partire da lì.
"vorrei solo riuscire a capire come gestire e far passare nel migliore dei modi questi forti momenti di tristezza"
Questo sarà proprio l'obiettivo da perseguire con la terapia...
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Utente
La ringrazio di nuovo....quando mi prendono i momenti di tristezza mi siedo e facendo respiri pian piano passa...discorso diverso è invece quando il sentimento è più simile alla rabbia...sento come questo brivido che mi sale lungo braccia e gambe fino ad arrivare al petto,in quel momento faccio molta più difficoltà perché mi viene la paura di poter "esplodere" e perdere il controllo e poter fare male a qualcuno o farmi male....anche se lucidamente non ho pensieri violenti verso me od altri e non sono un soggetto violento non avendo mai commesso violenza fisica verso nessuno....però questo pensiero aumenta la rabbia e lo spavento.....poi passato il momento critico tutto si ridimensiona rendendomi conto che non ne sarei capace e non sono così...
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 28/06/2023.
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