Gestione della rabbia nei bambini piccoli
Buongiorno,
a distanza di 1 anno torno a contattarvi sempre per il mio nipotino che non riusciamo a gestire caratterialmente.
Ci siamo sentiti 1 anno fa perchè con la nascita del fratellino aveva cominciato a mordere e quando non riusciva ad ottenere qualcosa dava testate nel muro (parliamo di un bambino che allora aveva 20 mesi) devo dire che questa fase è superata.
Adesso da gennaio frequenta il nido e devo dire che a scuola si comporta benissimo, segue le attività, gioca con gli altri bambini, si fa cambiare il pannolino ecc...
I problemi cominciano quando è con la famiglia (sia nonni che genitori), vuole fare solo quello che decide lui.
Quando deve cambiare il pannolino sono urla e contorsioni, idem quando non vuole fare qualcosa, da calci, urla forte, si divincola ecc... Dobbiamo fare attenzione perchè mentre sembra tranquillo va a picchiare il fratellino di 8 mesi oppure lo va a svegliare con strattoni e schiaffi e quando noi cerchiamo di fermarlo urla, da calci, si dimena e si avventa di più sul fratellino.
E' un bambino molto attento, anche quando sembra distratto ascolta tutto perchè interviene nei discorsi senza essere interpellato.
Mentre sembra tranquillo ha questi momenti d'ira che non sappiamo come gestire, abbiamo provato con calma e tranquillità a calmarlo a spiegargli che capivamo la sua ira ma doveva stare tranquillo perchè noi gli vogliamo bene e siamo con lui, ma non funziona, abbiamo provato con fermezza a dirgli che alcune cose non vanno fatte, ma è lo stesso.
Come quando deve salire in macchina e non vuole sedersi nella sua sediolina, oppure come quando vuole istericamente aprire la porta e uscire senza aspettare un adulto.
Sono pianti, urla e calci.
Non sappiamo come comportarci, sinceramente un bambino di 2 anni e mezzo ha bisogno di attenzioni, di tanto amore, ma anche di regole atrimenti non imparerà mai come comportarsi.
Cosa ci consigliate di fare?
Grazie e buona giornata.
a distanza di 1 anno torno a contattarvi sempre per il mio nipotino che non riusciamo a gestire caratterialmente.
Ci siamo sentiti 1 anno fa perchè con la nascita del fratellino aveva cominciato a mordere e quando non riusciva ad ottenere qualcosa dava testate nel muro (parliamo di un bambino che allora aveva 20 mesi) devo dire che questa fase è superata.
Adesso da gennaio frequenta il nido e devo dire che a scuola si comporta benissimo, segue le attività, gioca con gli altri bambini, si fa cambiare il pannolino ecc...
I problemi cominciano quando è con la famiglia (sia nonni che genitori), vuole fare solo quello che decide lui.
Quando deve cambiare il pannolino sono urla e contorsioni, idem quando non vuole fare qualcosa, da calci, urla forte, si divincola ecc... Dobbiamo fare attenzione perchè mentre sembra tranquillo va a picchiare il fratellino di 8 mesi oppure lo va a svegliare con strattoni e schiaffi e quando noi cerchiamo di fermarlo urla, da calci, si dimena e si avventa di più sul fratellino.
E' un bambino molto attento, anche quando sembra distratto ascolta tutto perchè interviene nei discorsi senza essere interpellato.
Mentre sembra tranquillo ha questi momenti d'ira che non sappiamo come gestire, abbiamo provato con calma e tranquillità a calmarlo a spiegargli che capivamo la sua ira ma doveva stare tranquillo perchè noi gli vogliamo bene e siamo con lui, ma non funziona, abbiamo provato con fermezza a dirgli che alcune cose non vanno fatte, ma è lo stesso.
Come quando deve salire in macchina e non vuole sedersi nella sua sediolina, oppure come quando vuole istericamente aprire la porta e uscire senza aspettare un adulto.
Sono pianti, urla e calci.
Non sappiamo come comportarci, sinceramente un bambino di 2 anni e mezzo ha bisogno di attenzioni, di tanto amore, ma anche di regole atrimenti non imparerà mai come comportarsi.
Cosa ci consigliate di fare?
Grazie e buona giornata.
[#1]
Sarebbe interessante sentire cosa dice la mamma in proposito, dato che è lei, la nonna - se non capisco male - a contattarci.
"Il bambino vuol fare come dice lui" non è una giustificazione valida. Chi ha il compito di dettare regole di buon comportamento, l'adulto o un bambino di pochi anni? Vale per le cose più importanti e per quelle meno importanti.
Tuttavia, in generale ci sono delle strategie che i genitori possono adottare per aiutare i loro figli a gestire le emozioni in modo sano:
1 Mostrare empatia: quando il bambino è arrabbiato mostrare comprensione e empatia. In questo modo il bambino sentirà di essere ascoltato e capito.
2. Insegnare la gestione delle emozioni: il bambino va aiutato a identificare e nominare le emozioni che sta provando, come la rabbia o la frustrazione.
3. Offrire alternative al bambino per gestire la rabbia, come andare a giocare all'aperto o disegnare. In questo modo, il bambino imparerà a gestire le emozioni in modo positivo e costruttivo.
4. Stabilire dei limiti: è importante stabilire dei limiti chiari e coerenti e far rispettare le regole. In questo modo il bambino imparerà a comprendere le conseguenze delle proprie azioni.
5. Mantenere la calma. Quando il bambino è arrabbiato, mantenere la calma e non reagire in modo impulsivo. In questo modo, il bambino prenderà i genitori a esempio e imparerà a gestire le emozioni in modo positivo e costruttivo.
6. Ricompensare i comportamenti positivi. Quando il bambino gestisce la rabbia in modo positivo, come ad esempio chiedendo scusa o cercando di risolvere il problema, si dovrebbe riconoscere e ricompensare il suo comportamento positivo, in modo che si senta incoraggiato a gestire le emozioni in modo positivo in futuro.
"Il bambino vuol fare come dice lui" non è una giustificazione valida. Chi ha il compito di dettare regole di buon comportamento, l'adulto o un bambino di pochi anni? Vale per le cose più importanti e per quelle meno importanti.
Tuttavia, in generale ci sono delle strategie che i genitori possono adottare per aiutare i loro figli a gestire le emozioni in modo sano:
1 Mostrare empatia: quando il bambino è arrabbiato mostrare comprensione e empatia. In questo modo il bambino sentirà di essere ascoltato e capito.
2. Insegnare la gestione delle emozioni: il bambino va aiutato a identificare e nominare le emozioni che sta provando, come la rabbia o la frustrazione.
3. Offrire alternative al bambino per gestire la rabbia, come andare a giocare all'aperto o disegnare. In questo modo, il bambino imparerà a gestire le emozioni in modo positivo e costruttivo.
4. Stabilire dei limiti: è importante stabilire dei limiti chiari e coerenti e far rispettare le regole. In questo modo il bambino imparerà a comprendere le conseguenze delle proprie azioni.
5. Mantenere la calma. Quando il bambino è arrabbiato, mantenere la calma e non reagire in modo impulsivo. In questo modo, il bambino prenderà i genitori a esempio e imparerà a gestire le emozioni in modo positivo e costruttivo.
6. Ricompensare i comportamenti positivi. Quando il bambino gestisce la rabbia in modo positivo, come ad esempio chiedendo scusa o cercando di risolvere il problema, si dovrebbe riconoscere e ricompensare il suo comportamento positivo, in modo che si senta incoraggiato a gestire le emozioni in modo positivo in futuro.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Dottore buonasera,
l'ho contattato io, dopo essermi consigliata con i genitori, perchè la mamma non è iscritta al sito.
La ringrazio vivamente per la celere ed esaustiva risposta, faremo tesoro dei suoi consigli e li metteremo subito in atto, sicuramente con un pò di tempo e di attenzione maggiore, la situazione migliorerà.
Ci rendiamo conto che se il bambino al nido si comporta bene è perchè ha capito che lì ci sono regole da rispettare e questo deve avvenire anche a casa.
La ringrazio e le auguro una buona serata.
l'ho contattato io, dopo essermi consigliata con i genitori, perchè la mamma non è iscritta al sito.
La ringrazio vivamente per la celere ed esaustiva risposta, faremo tesoro dei suoi consigli e li metteremo subito in atto, sicuramente con un pò di tempo e di attenzione maggiore, la situazione migliorerà.
Ci rendiamo conto che se il bambino al nido si comporta bene è perchè ha capito che lì ci sono regole da rispettare e questo deve avvenire anche a casa.
La ringrazio e le auguro una buona serata.
[#3]
>>> se il bambino al nido si comporta bene è perchè ha capito che lì ci sono regole da rispettare e questo deve avvenire anche a casa
Bravissima, è esattamente così.
Bene, buona serata anche a lei.
Bravissima, è esattamente così.
Bene, buona serata anche a lei.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.2k visite dal 27/06/2023.
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