Bugia alla partner per paura di perderla
Ho raccontato una bugia alla mia compagna...una bugia che è durata per circa un mese.
Ho mentito dicendo che andavo ad una cena di colleghi (esistente) ma invece sono andato a vedere uno spettacolo di mia figlia.
Purtroppo per rendere più vera la bugia ho inserito dei dettagli e per tutto questo la mia compagna non ne vuole più sapere di me.
Ho mentito perché più volte litigammo a causa del fatto che io abbia una figlia avuta da altra relazione.
Cosa che la mia compagna fatica ad accettare ed è l unico problema della nostra relazione.
Io amo la mia compagna e vorrei recuperare il rapporto con lei.
So di aver sbagliato ma lho fatto per paura di perderla
Cosa posso fare?
Ho mentito dicendo che andavo ad una cena di colleghi (esistente) ma invece sono andato a vedere uno spettacolo di mia figlia.
Purtroppo per rendere più vera la bugia ho inserito dei dettagli e per tutto questo la mia compagna non ne vuole più sapere di me.
Ho mentito perché più volte litigammo a causa del fatto che io abbia una figlia avuta da altra relazione.
Cosa che la mia compagna fatica ad accettare ed è l unico problema della nostra relazione.
Io amo la mia compagna e vorrei recuperare il rapporto con lei.
So di aver sbagliato ma lho fatto per paura di perderla
Cosa posso fare?
[#1]
Gentile utente,
il suo racconto appare poco esauriente, nel senso che non si capisce:
1) se lei abbia avuto una figlia mentre già era legato all'attuale compagna;
2) se questa sua compagna, pur avendo "perdonato" la sua storia parallela, le impedisca di vedere sua figlia, che senza dubbio non ha colpa dell'adulterio dei genitori e ha dei diritti riconosciuti anche dalla legge;
3) se lei ad un'età ben lontana dall'adolescenza non ha ancora le idee chiare sui suoi diritti e doveri, e quindi voglia continuare a nascondere i suoi doveri di padre alla sua compagna;
4) infine non si capisce se lei usi risolvere i suoi problemi con la menzogna (come farebbe pensare l'aver arricchito di particolari la falsa "cena tra colleghi"), e se davvero ritiene possibile non chiarire con la sua compagna che una figlia ha dei diritti di affetto, vicinanza, sollecitudine paterna, prendendone atto lei stesso, prima che debba ricordarglieli il giudice.
In genere situazioni come queste, per trovare un'adeguata composizione e non suscitare continue tempeste che finiscono per logorare la coppia, richiedono l'intervento di un terapeuta di coppia. Se abbiamo compreso il suo problema, questo possiamo suggerirle per "recuperare il rapporto con lei".
Il resto è un continuo mentire, un continuo venir meno alla lealtà su tutti i fronti, con inevitabili ripercussioni negative su entrambi. Ci rifletta.
Auguri.
il suo racconto appare poco esauriente, nel senso che non si capisce:
1) se lei abbia avuto una figlia mentre già era legato all'attuale compagna;
2) se questa sua compagna, pur avendo "perdonato" la sua storia parallela, le impedisca di vedere sua figlia, che senza dubbio non ha colpa dell'adulterio dei genitori e ha dei diritti riconosciuti anche dalla legge;
3) se lei ad un'età ben lontana dall'adolescenza non ha ancora le idee chiare sui suoi diritti e doveri, e quindi voglia continuare a nascondere i suoi doveri di padre alla sua compagna;
4) infine non si capisce se lei usi risolvere i suoi problemi con la menzogna (come farebbe pensare l'aver arricchito di particolari la falsa "cena tra colleghi"), e se davvero ritiene possibile non chiarire con la sua compagna che una figlia ha dei diritti di affetto, vicinanza, sollecitudine paterna, prendendone atto lei stesso, prima che debba ricordarglieli il giudice.
In genere situazioni come queste, per trovare un'adeguata composizione e non suscitare continue tempeste che finiscono per logorare la coppia, richiedono l'intervento di un terapeuta di coppia. Se abbiamo compreso il suo problema, questo possiamo suggerirle per "recuperare il rapporto con lei".
Il resto è un continuo mentire, un continuo venir meno alla lealtà su tutti i fronti, con inevitabili ripercussioni negative su entrambi. Ci rifletta.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Ex utente
Mia figlia è nata da una relazione precedente..ormai maggiorenne. La mia compagna al solo pensiero che io abbia una figlia la mette in crisi pensando di perdere la sua unicità. Pensando che con il tempo ed un maggior attaccamento a me lei potesse superare la cosa invece sembra peggiorare ed io per paura di perderla ho fatto la cosa peggiore che potessi fare mentirgli.
[#3]
Gentile utente,
a me sembra che la cosa peggiore che lei abbia fatto sia stata quella di iniziare una relazione con una partner, immagino ampiamente maggiorenne, la quale, a quello che lei ci racconta, non accetta la sua vita precedente, e addirittura arriva a voler contrastare i diritti di una figlia.
Per quanto lei possa essere innamorato e illuso, al punto da pensare "che con il tempo ed un maggior attaccamento a me lei potesse superare la cosa", come può non capire che una persona affetta da un egoismo/egocentrismo così estremo può solo rendere la vita difficile a sé e a tutti quelli che le si avvicinano?
Rientri in sé, caro utente. Tanto più che le passioncelle passano, i figli restano.
Certo ha fatto male a mentire alla partner, ma non per lei: per rispetto di sé e per l'affetto dovuto a sua figlia.
Questo naturalmente se è vero che la sua partner è questa specie di matrigna di Biancaneve che ci descrive. Appuri bene come stanno le cose, e abbia la giusta dose di assertività per chiarire che lei ha avuto una sua vita e che non intende disconoscerla né disprezzarne il frutto, ossia sua figlia.
Se poi non ce la fa da solo, si faccia aiutare da un* psicolog*, di coppia o individuale, che l'aiuti a capire cosa vuole davvero la sua partner e ad affermare i suoi diritti, il che è poi anche l'unico modo per farsi stimare e amare.
Nessun partner predilige chi si sottomette pavidamente. Ci rifletta.
Auguri.
a me sembra che la cosa peggiore che lei abbia fatto sia stata quella di iniziare una relazione con una partner, immagino ampiamente maggiorenne, la quale, a quello che lei ci racconta, non accetta la sua vita precedente, e addirittura arriva a voler contrastare i diritti di una figlia.
Per quanto lei possa essere innamorato e illuso, al punto da pensare "che con il tempo ed un maggior attaccamento a me lei potesse superare la cosa", come può non capire che una persona affetta da un egoismo/egocentrismo così estremo può solo rendere la vita difficile a sé e a tutti quelli che le si avvicinano?
Rientri in sé, caro utente. Tanto più che le passioncelle passano, i figli restano.
Certo ha fatto male a mentire alla partner, ma non per lei: per rispetto di sé e per l'affetto dovuto a sua figlia.
Questo naturalmente se è vero che la sua partner è questa specie di matrigna di Biancaneve che ci descrive. Appuri bene come stanno le cose, e abbia la giusta dose di assertività per chiarire che lei ha avuto una sua vita e che non intende disconoscerla né disprezzarne il frutto, ossia sua figlia.
Se poi non ce la fa da solo, si faccia aiutare da un* psicolog*, di coppia o individuale, che l'aiuti a capire cosa vuole davvero la sua partner e ad affermare i suoi diritti, il che è poi anche l'unico modo per farsi stimare e amare.
Nessun partner predilige chi si sottomette pavidamente. Ci rifletta.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#5]
Gentile utente,
e lei ha accettato questo amore a metà, egoistico? Pensa di valere così poco?
Da quanto tempo state insieme?
Inoltre cosa propone Crudelia De Mon, visto che una figlia ormai esiste?
Immagino che la sua partner non abbia figli; in questo caso in realtà la sua non sarebbe gelosia, ma invidia.
Rifletta bene e se ci tiene davvero andate al Consultorio familiare per una consulenza, gratuita o a prezzo di ticket.
Buone cose.
e lei ha accettato questo amore a metà, egoistico? Pensa di valere così poco?
Da quanto tempo state insieme?
Inoltre cosa propone Crudelia De Mon, visto che una figlia ormai esiste?
Immagino che la sua partner non abbia figli; in questo caso in realtà la sua non sarebbe gelosia, ma invidia.
Rifletta bene e se ci tiene davvero andate al Consultorio familiare per una consulenza, gratuita o a prezzo di ticket.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#6]
Ex utente
Io ci tengo davvero tanto...sono solo sei mesi ma in questi sei mesi non ho mai ricevuto così tanto affetto e attenzioni.Ora con questa stupidaggine ho rovinato ogni possibilità. Lei non ha figli e ne vorrebbe ed io ero d'accordo. La nostra vacillare "solo" per questo problema. Io andrei insieme dallo psicologo ma sono quasi certo che lei no.Mi ha sempre parlato di questo problema ma non siamo mai riusciti a lasciarci o a risolverlo. Adesso forse coglierà la palla al balzo per farlo.Per me è un dolore enorme.
[#7]
Gentile utente,
da qui possiamo solo dirle che lei sembra preda di quello che i francesi chiamano "le démon du midi": una passione scoppiata nella mezza età per una ragazza più giovane, spesso una manipolatrice.
Ci sono tanti modi per capire se la partner ci accoglie davvero per amore o per interesse o infine per lusingare il suo io narcisista: lei può verificare se la sua donna accetta o addirittura pretende regali costosi che non ricambia, per fare un esempio.
Ma del resto si è già trovato di fronte al più forte segnale di non accettazione: il rifiuto dei suoi affetti, addirittura di una figlia, e sembra non averlo capito.
Sa bene che chi ama una persona che ha figli, in genere fa di tutto per farsi accettare da loro, fino all'eccesso: nel suo caso , il fatto che avvenga il contrario non le dà alcun sospetto?
Per ora credo che lei sia come accecato, e da qui non possiamo aiutarla se non dicendole di andare da uno psicologo. Se la sua partner non accetta di accompagnarla neppure per un colloquio, questo è un altro segnale di quanto poco sinceramente tiene a lei.
Per ora è probabile che lei che ci scrive tenterà una riconciliazione a tutti i costi, promettendo anche l'inverosimile.
Più in là, se comincerà ad aprire gli occhi, rilegga questo consulto.
Auguri.
da qui possiamo solo dirle che lei sembra preda di quello che i francesi chiamano "le démon du midi": una passione scoppiata nella mezza età per una ragazza più giovane, spesso una manipolatrice.
Ci sono tanti modi per capire se la partner ci accoglie davvero per amore o per interesse o infine per lusingare il suo io narcisista: lei può verificare se la sua donna accetta o addirittura pretende regali costosi che non ricambia, per fare un esempio.
Ma del resto si è già trovato di fronte al più forte segnale di non accettazione: il rifiuto dei suoi affetti, addirittura di una figlia, e sembra non averlo capito.
Sa bene che chi ama una persona che ha figli, in genere fa di tutto per farsi accettare da loro, fino all'eccesso: nel suo caso , il fatto che avvenga il contrario non le dà alcun sospetto?
Per ora credo che lei sia come accecato, e da qui non possiamo aiutarla se non dicendole di andare da uno psicologo. Se la sua partner non accetta di accompagnarla neppure per un colloquio, questo è un altro segnale di quanto poco sinceramente tiene a lei.
Per ora è probabile che lei che ci scrive tenterà una riconciliazione a tutti i costi, promettendo anche l'inverosimile.
Più in là, se comincerà ad aprire gli occhi, rilegga questo consulto.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#8]
Ex utente
No per quanto riguarda regali o spese a volte fa più lei di me...dicendomi che non ha bisogno di regali per stare insieme a me.Mi ha sempre valorizzato e fatto sentire ciò che spesso non mi sentivo..un uomo meraviglioso...cosa mai successa in relazioni precedenti. A volte non vuole andare a cena fuori per non farmi spendere troppo e spesso se succede di andare da qualche parte e sempre pronta a fare la sua parte. Per il mio compleanno ha impiegato circa 15 giorni per farmi un regalo originale fatto del suo tempo e delle sue mani. Non ho mai avuto la fortuna di trovare una donna meravigliosa come lei. L unica cosa è la non accettazione che io abbia una figlia...ha provato più volte a superare questi pensieri ma purtroppo fa fatica e penso che ne soffra pure lei.
[#9]
Gentile utente,
lei non dice quanti anni ha la sua compagna.
Sono contenta che non si presenti come la classica opportunista, ma non sente il gelo di questo rifiuto del suo affetto più caro? Rimane la domanda: se non accetta che lei abbia una figlia, e che le voglia bene, cosa invece vorrebbe?
Cominci col rivolgerle questa domanda e passi poi alla prova del nove: la sua compagna è disposta, per il bene della vostra relazione, a confrontarsi con un terapeuta di coppia?
Da qui non posso fare altro. Nella sua città conosco un professionista particolarmente sensibile, ma ne può trovare tanti sull'Albo degli psicologi e anche al Consultorio Familiare e alle ASL.
Buone cose.
lei non dice quanti anni ha la sua compagna.
Sono contenta che non si presenti come la classica opportunista, ma non sente il gelo di questo rifiuto del suo affetto più caro? Rimane la domanda: se non accetta che lei abbia una figlia, e che le voglia bene, cosa invece vorrebbe?
Cominci col rivolgerle questa domanda e passi poi alla prova del nove: la sua compagna è disposta, per il bene della vostra relazione, a confrontarsi con un terapeuta di coppia?
Da qui non posso fare altro. Nella sua città conosco un professionista particolarmente sensibile, ma ne può trovare tanti sull'Albo degli psicologi e anche al Consultorio Familiare e alle ASL.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#11]
Gentile utente,
sono dispiaciuta per lei, ma ancor più la invito a rivolgersi ad un professionista per meglio comprendere quello che è avvenuto e saper condurre le future relazioni nella trasparenza e nel rispetto di sé.
Le persone troppo spesso non si capiscono. Alla sua partner può essere dispiaciuta la menzogna, molto più che il suo incontro con sua figlia.
Le auguro di trovare presto un balsamo alle sue ferite, anche nelle auree parole del Dalai Lama: "Ricorda che non ottenere ciò che vuoi è a volte un meraviglioso colpo di fortuna".
Chiudo il consulto, augurandole il meglio.
sono dispiaciuta per lei, ma ancor più la invito a rivolgersi ad un professionista per meglio comprendere quello che è avvenuto e saper condurre le future relazioni nella trasparenza e nel rispetto di sé.
Le persone troppo spesso non si capiscono. Alla sua partner può essere dispiaciuta la menzogna, molto più che il suo incontro con sua figlia.
Le auguro di trovare presto un balsamo alle sue ferite, anche nelle auree parole del Dalai Lama: "Ricorda che non ottenere ciò che vuoi è a volte un meraviglioso colpo di fortuna".
Chiudo il consulto, augurandole il meglio.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.1k visite dal 25/06/2023.
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