Crisi di coppia
Sono un uomo di 33 anni, sposato da 4 e con 10 anni di convivenza e una bimba di 3.
Ho gravi problemi con mia moglie.
Dopo la nascita di nostra figlia è cambiata.
Io sono diventato trasparente.
Non siamo più una coppia.
Con lei non posso parlare, le devo solo dire di sì o ripetere quello che lei dice.
E si lamenta se non le parlo.
Vuole comandarmi.
Rifiuta il sesso, dice addirittura che se le faccio delle avances sono molestie, abusi.
Io non la costringo a fare nulla ovviamente, al massimo insisto a volte, ma nulla di più.
Sono mesi che non ho rapporti e non cerco altre.
Lei alza le mani e se reagisco accusa me di essere violento, dice di avere paura di me, che prima o poi la uccido, perché lo ha letto su internet, ma poi le mani le alza.
È diventata una maniaca del controllo, quando ho nostra figlia (sempre, perché mia figlia vuole sempre me) mi controlla a vista, dice che potrei farle del male.
Io a volte la sgrido mia figlia, le dico 'le prendi' ma non le farei mai del male, anche se come tutti i genitori a volte perdo la pazienza, però la amo mia figlia.
Lei mi fa passare per esaurito con sua madre e mia madre che le danno anche ragione, ma racconta una verità parziale.
In gravidanza è stata molto male e durante il parto c'è stato un episodio di violenza ostetrica che io le ho detto di denunciare.
Ha sofferto molto, è stata ingiustamente criticata perché lavora anche se ha una figlia, ma io voglio che lavori e lei pure vuole, abbiamo un attività assieme a cui tiene molto, anche se ora tente a disinteressrsi di tutto, lavoro, casa, soldi.
Lei si sente colpevole, usata e arrabbiata, dice così.
Dice che sua figlia ama me e non lei, è gelosa del nostro rapporto, che però ha voluto.
Mi accusa di essere io la causa della sua sofferenza perché sono il padre di sua figlia.
Figlia che però ama, anche se alle volte si è allontanata.
Lei mi amava, voleva sposarsi con me, voleva una famiglia, ed ora non mi ama e vuole lasciarmi.
Io ho commesso degli errori, prima le sono stato vicino, ma poi mi sono allontanato, a volte ho reagito quando mi alzava le mani (l'altra sera mi ha preso a schiaffi mentre guidavo, io la ho presa dal collo e dal braccio e sul braccio le è rimasto un livido e mi dispiace questa cosa, io non sono così), qualche volta la ho stretta, le rispondo male, lei dice che la colpevolizzo e che non voglio più fare niente per noi.
E poi si picchia, minaccia di uccidersi.
(Anche io le ho detto che mi sarei ucciso).
Ho avuto liti violente con lei in passato per via della mia famiglia, alla quale ho dato troppa retta, mettendo lei in secondo piano e escludendola.
Lei allora diceva di sentirsi un amante.
Ma avevamo risolto, fermo restando che liti a volte capitavano.
Lei però oggi è ossessionata dal fatto che io le faccia del male, però se deve alzare le mani lo fa.
Sono preoccupato, come posso risolvere la situazione?
Io voglio stare con lei e fare stare bene mia figlia.
Vorrei tanto un parere vostro sulla situazione.
Sbaglio io?
Grazie
Ho gravi problemi con mia moglie.
Dopo la nascita di nostra figlia è cambiata.
Io sono diventato trasparente.
Non siamo più una coppia.
Con lei non posso parlare, le devo solo dire di sì o ripetere quello che lei dice.
E si lamenta se non le parlo.
Vuole comandarmi.
Rifiuta il sesso, dice addirittura che se le faccio delle avances sono molestie, abusi.
Io non la costringo a fare nulla ovviamente, al massimo insisto a volte, ma nulla di più.
Sono mesi che non ho rapporti e non cerco altre.
Lei alza le mani e se reagisco accusa me di essere violento, dice di avere paura di me, che prima o poi la uccido, perché lo ha letto su internet, ma poi le mani le alza.
È diventata una maniaca del controllo, quando ho nostra figlia (sempre, perché mia figlia vuole sempre me) mi controlla a vista, dice che potrei farle del male.
Io a volte la sgrido mia figlia, le dico 'le prendi' ma non le farei mai del male, anche se come tutti i genitori a volte perdo la pazienza, però la amo mia figlia.
Lei mi fa passare per esaurito con sua madre e mia madre che le danno anche ragione, ma racconta una verità parziale.
In gravidanza è stata molto male e durante il parto c'è stato un episodio di violenza ostetrica che io le ho detto di denunciare.
Ha sofferto molto, è stata ingiustamente criticata perché lavora anche se ha una figlia, ma io voglio che lavori e lei pure vuole, abbiamo un attività assieme a cui tiene molto, anche se ora tente a disinteressrsi di tutto, lavoro, casa, soldi.
Lei si sente colpevole, usata e arrabbiata, dice così.
Dice che sua figlia ama me e non lei, è gelosa del nostro rapporto, che però ha voluto.
Mi accusa di essere io la causa della sua sofferenza perché sono il padre di sua figlia.
Figlia che però ama, anche se alle volte si è allontanata.
Lei mi amava, voleva sposarsi con me, voleva una famiglia, ed ora non mi ama e vuole lasciarmi.
Io ho commesso degli errori, prima le sono stato vicino, ma poi mi sono allontanato, a volte ho reagito quando mi alzava le mani (l'altra sera mi ha preso a schiaffi mentre guidavo, io la ho presa dal collo e dal braccio e sul braccio le è rimasto un livido e mi dispiace questa cosa, io non sono così), qualche volta la ho stretta, le rispondo male, lei dice che la colpevolizzo e che non voglio più fare niente per noi.
E poi si picchia, minaccia di uccidersi.
(Anche io le ho detto che mi sarei ucciso).
Ho avuto liti violente con lei in passato per via della mia famiglia, alla quale ho dato troppa retta, mettendo lei in secondo piano e escludendola.
Lei allora diceva di sentirsi un amante.
Ma avevamo risolto, fermo restando che liti a volte capitavano.
Lei però oggi è ossessionata dal fatto che io le faccia del male, però se deve alzare le mani lo fa.
Sono preoccupato, come posso risolvere la situazione?
Io voglio stare con lei e fare stare bene mia figlia.
Vorrei tanto un parere vostro sulla situazione.
Sbaglio io?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
ci dice:
"Io voglio stare con lei e fare stare bene mia figlia."
Il peso del tempo e delle difficoltà relazionali tra voi sembra appesantirvi.
Ci chiede un nostro parere sulla situazione; eccolo:
la vostra situazione non è semplice, le cose che sono avvenute tra voi sembrano aver lasciato dei solchi profondi, che difficilmente riuscirete a recuperare da soli. Per questo motivo noi raccomandiamo, nei casi complessi, di essere disponibile a farsi seguire, a farsi aiutare da un* specialista, Psicologo psicoterapeuta.
So che sembra un modo di dire, come un mantra che ripetiamo a tutti; ma in realtà se si scrivesse ad un ortopedico che si ha una gamba rotta, ad un dentista che si ha un dente spezzato, e loro rispondessero che bisogna rivolgersi di persona non ci si meraviglierebbe.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ci dice:
"Io voglio stare con lei e fare stare bene mia figlia."
Il peso del tempo e delle difficoltà relazionali tra voi sembra appesantirvi.
Ci chiede un nostro parere sulla situazione; eccolo:
la vostra situazione non è semplice, le cose che sono avvenute tra voi sembrano aver lasciato dei solchi profondi, che difficilmente riuscirete a recuperare da soli. Per questo motivo noi raccomandiamo, nei casi complessi, di essere disponibile a farsi seguire, a farsi aiutare da un* specialista, Psicologo psicoterapeuta.
So che sembra un modo di dire, come un mantra che ripetiamo a tutti; ma in realtà se si scrivesse ad un ortopedico che si ha una gamba rotta, ad un dentista che si ha un dente spezzato, e loro rispondessero che bisogna rivolgersi di persona non ci si meraviglierebbe.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
La ringrazio comunque per la risposta. In ogni caso avrei desiderato un parere, una valutazione da un professionista. Non mi sogno una terapia on line, men che mai in una risposta di poche righe. Ma un parere, una valutazione, tutto qui. Ma mi rivolgerò altrove come da richiesta ci mancherebbe. Il sito stesso dice "chiedi un consulto", ed io evidentemente non ho capito il senso e non sono nel luogo giusto. Ci mancherebbe, non bisogna rispondere per forza, mi rivolgerò altrove. Chiedo ancora scusa per il disturbo e per il tempo fatto perdere inutilmente. Grazie.
[#3]
Gentile utente,
il parere specialistico lo ha ricevuto in #1.
Eccolo per punti, forse risulta più semplice da leggere:
- quello presentato qui è un caso che contiene elementi di complessità, e dunque non è possibile nessun consiglio ma solo un orientamento, come segue:
- si evidenziano difficoltà relazionali di coppia, che, quando prolungate nel tempo, creano diffidenza e risentimenti reciproci in ognuna delle due persone;
- dalla lettura del consulto - per come viene espresso da una parte sola della coppia - emerge l'esistenza di solchi profondi tra voi che - secondo una valutazione specialistica con i limiti evidenti del medium online - non pare possibile recuperare dalla coppia in autonomia;
- si orienta dunque verso la richiesta di un aiuto psicologico in presenza.
Se avrà la bontà di rileggere le linee Guida del servizio per l'area Psicologia troverà scritto:
"La parola chiave sul significato del lavoro dello psicologo Medicitalia è orientare gli utenti nel reperire i servizi o le risorse di cui hanno bisogno nel mondo reale, non nel virtuale."
Alla luce di tale motivato e articolato parere, appare inopportuna la Sua risposta piccata, auspicando che tale modalità non rappresenti il *copione* che lei utilizza solitamente in ogni situazione, compresa la coppia.
Con l'occasione le rammentiamo le "Linee guida al consulto online" che Lei si è impegnato a leggere e rispettare nel momento in cui ha chiesto l'accesso a "Chiedi un consulto", e dunque ben prima di utilizzare il servizio inviandoci il consulto.
In particolare in 1 -3 si legge:
"Aspettative e risultati.
-ricorda che questo servizio non può sostituire la visita reale presso un medico, che è l'unica metodica consentita per eseguire diagnosi e prescrivere un trattamento
-lo scopo dei consulti è quello di valorizzare e mai di sostituire la visita medica, di offrire (quando possibile) orientamento alle problematiche, senza azzardare diagnosi o terapie per via telematica
-non pretendere risposte o soluzioni che non possono giungere attraverso questo servizio, ma fai un uso coscienzioso dei suggerimenti ricevuti e riportali al tuo medico curante
-sii educato e rispettoso nel dialogo coi professionisti poiché non hanno nessun obbligo di risposta ma partecipano al forum in modo volontario e gratuito compatibilmente al loro lavoro."
"..non ho capito il senso e non sono nel luogo giusto"? osserva.
Lei E' nel "luogo giusto", ma le sfugge "il senso".
Se vorrà utilizzare nuovamente il nostro servizio gratuito,
è invitato a rileggere e rispettare le regole d'uso e entrare nella *vision* che anima il servizio.
Dott. Brunialti
il parere specialistico lo ha ricevuto in #1.
Eccolo per punti, forse risulta più semplice da leggere:
- quello presentato qui è un caso che contiene elementi di complessità, e dunque non è possibile nessun consiglio ma solo un orientamento, come segue:
- si evidenziano difficoltà relazionali di coppia, che, quando prolungate nel tempo, creano diffidenza e risentimenti reciproci in ognuna delle due persone;
- dalla lettura del consulto - per come viene espresso da una parte sola della coppia - emerge l'esistenza di solchi profondi tra voi che - secondo una valutazione specialistica con i limiti evidenti del medium online - non pare possibile recuperare dalla coppia in autonomia;
- si orienta dunque verso la richiesta di un aiuto psicologico in presenza.
Se avrà la bontà di rileggere le linee Guida del servizio per l'area Psicologia troverà scritto:
"La parola chiave sul significato del lavoro dello psicologo Medicitalia è orientare gli utenti nel reperire i servizi o le risorse di cui hanno bisogno nel mondo reale, non nel virtuale."
Alla luce di tale motivato e articolato parere, appare inopportuna la Sua risposta piccata, auspicando che tale modalità non rappresenti il *copione* che lei utilizza solitamente in ogni situazione, compresa la coppia.
Con l'occasione le rammentiamo le "Linee guida al consulto online" che Lei si è impegnato a leggere e rispettare nel momento in cui ha chiesto l'accesso a "Chiedi un consulto", e dunque ben prima di utilizzare il servizio inviandoci il consulto.
In particolare in 1 -3 si legge:
"Aspettative e risultati.
-ricorda che questo servizio non può sostituire la visita reale presso un medico, che è l'unica metodica consentita per eseguire diagnosi e prescrivere un trattamento
-lo scopo dei consulti è quello di valorizzare e mai di sostituire la visita medica, di offrire (quando possibile) orientamento alle problematiche, senza azzardare diagnosi o terapie per via telematica
-non pretendere risposte o soluzioni che non possono giungere attraverso questo servizio, ma fai un uso coscienzioso dei suggerimenti ricevuti e riportali al tuo medico curante
-sii educato e rispettoso nel dialogo coi professionisti poiché non hanno nessun obbligo di risposta ma partecipano al forum in modo volontario e gratuito compatibilmente al loro lavoro."
"..non ho capito il senso e non sono nel luogo giusto"? osserva.
Lei E' nel "luogo giusto", ma le sfugge "il senso".
Se vorrà utilizzare nuovamente il nostro servizio gratuito,
è invitato a rileggere e rispettare le regole d'uso e entrare nella *vision* che anima il servizio.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 23/06/2023.
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