La mia testa come se fosse una sorta
buongiorno grazie innanzitutto a chi vorra rispondermi. non è la prima volta che scrivo in questo post, ma da circa 3 o 4 gg mi è successa una cosa che mi sta dannando la vita. E' come se laltra sera mi fossi accorto che posso respirare volontariamente( più o meno la scoperta dell'acqua calda), ma da quel momento in poi ci penso continuamente ed è come se avessi trasformato una funzione involontaria in volontaria. è impossibile per me focalizzare l'attenzione su qualcosaltro penso solo a respirare e se me ne scordo per qualche secondo mi ci riporta la mia testa come se fosse una sorta di pena da farmi scontare per non so quale colpa che ho. ho come limpressione che questo disturbo mi durerà tutta la vita dato che non esistono a mio avviso farmaci per non far fare pensieri alla gente. da una vita soffro di ansia e attacchi di panico e ho sempre cercato di controllare il mio corpo per ridurre questa ansia ma ora sono arrivato al limite. perchè la mia testa fa questi pensieri e come faccio a uscire da questa situazione? grazie ancora a chi vorrà rispondermi
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Gentile ragazzo, da ciò che dice sembrerebbe trattarsi di un disturbo ossessivo. Mi pare indicata una visita a uno psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile Utente,
il panico ed i pensieri ricorrenti legati al proprio corpo ed alla salute rientrano nei disturbi d'ansia. Chi ne soffre si sente costretto a controllare continuamente le proprie reazioni fisiche, ma senza successo. Anzi, più si cerca di controllare l'ansia più questa aumenta.
In questi casi una buona soluzione è il trattamento dell'ansia attraverso la terapia cognitivo-comportamentale, come può leggere in questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Se è una vita che soffre d'ansia direi che ora non ha più senso andare avanti così: si cerchi un aiuto competente
il panico ed i pensieri ricorrenti legati al proprio corpo ed alla salute rientrano nei disturbi d'ansia. Chi ne soffre si sente costretto a controllare continuamente le proprie reazioni fisiche, ma senza successo. Anzi, più si cerca di controllare l'ansia più questa aumenta.
In questi casi una buona soluzione è il trattamento dell'ansia attraverso la terapia cognitivo-comportamentale, come può leggere in questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Se è una vita che soffre d'ansia direi che ora non ha più senso andare avanti così: si cerchi un aiuto competente
[#5]
Gentile Utente,
lei dice
"ho sempre cercato di controllare il mio corpo per ridurre questa ansia ma ora sono arrivato al limite"
credo che sia proprio questo il problema: l'ansia induce a voler manterere il controllo anche su ciò che si sottrae necessariamente all'attenzione.
Infatti alcune funzioni hanno la possibilità di avvenire in modo fluido e funzionale anche in virtù della loro automaticità ed inconsapevolezza, questo significa che nel momento in cui si cerca di renderle coscienti e controllate perdono la loro fluidità e quindi la loro ottima funzionalità.
Alla luce di questo credo che lei abbia bisogno sia di riprendere la psicoterapia interrotta ma di consultare anche il suo medico di base per considerare la possibilità di effettuare una valutazione psichiatrica.
Infatti i farmaci potrebbero facilitare notevolmente il processo di miglioramento; non abbia timore perchè in nessun modo un farmaco potrebbe impedirle di "fare pensieri".
Cordialmente
lei dice
"ho sempre cercato di controllare il mio corpo per ridurre questa ansia ma ora sono arrivato al limite"
credo che sia proprio questo il problema: l'ansia induce a voler manterere il controllo anche su ciò che si sottrae necessariamente all'attenzione.
Infatti alcune funzioni hanno la possibilità di avvenire in modo fluido e funzionale anche in virtù della loro automaticità ed inconsapevolezza, questo significa che nel momento in cui si cerca di renderle coscienti e controllate perdono la loro fluidità e quindi la loro ottima funzionalità.
Alla luce di questo credo che lei abbia bisogno sia di riprendere la psicoterapia interrotta ma di consultare anche il suo medico di base per considerare la possibilità di effettuare una valutazione psichiatrica.
Infatti i farmaci potrebbero facilitare notevolmente il processo di miglioramento; non abbia timore perchè in nessun modo un farmaco potrebbe impedirle di "fare pensieri".
Cordialmente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#7]
Gentile ragazzo, le medicine "naturali" purtroppo non sono indicate per i disturbi di questo tipo. Lo Xanax al bisogno nemmeno è una cura adeguata, come qualunque psichiatra potrà confermarle. Dovrebbe rivolgersi a uno specialista per una cura appropriata, che può essere lo psichiatra, lo psicologo/psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia, oppure entrambi. Altrimenti rischia di perdere tempo e non fare reali progressi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.7k visite dal 06/08/2009.
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