Stati d’ansia immotivati che non passano

Sono due settimane che mi sento angosciata, come se avessi la sensazione che stesse andando tutto a rotoli ma niente è diverso da come lo era prima, è solo la mia percezione delle cose che è cambiata.
Non sento certezze, mi sento in bilico sull’orlo di un precipizio.

A volte sopratutto ieri sera, mi pervade un senso di tristezza, un senso di tristezza totalizzante pensieri come voi avete delle belle vite, io non ho nulla per cui essere felice e magari non è vero niente.
Oppure ho tutto ma non riesco ad essere felice’ mi angosciano da morire.

Lunedì devo tornare a Milano, ho paura del viaggio.
Ho molta paura del viaggio e se stessi male?
Chi mi aiuterebbe?

La mia testa vaga a caso, è come se da sola decidesse di permanere in questo stato.
Mi sveglio con questo senso d’ansia e questo groppo in gola, una parte di me ha sonno e vorrebbe dormire l’altra parte non riesce e continua a rimuginare non lasciandomi stare.

Il mio problema è che non ho un problema, non ho un solo pensiero ossessivo ne ho tanti.
Ne ho tanti che mi soffocano totalmente.
La paura di non stare più bene a Milano, di non amare il mio ragazzo, di non riuscire ad essere più felice, la paura di uscire e non avere un bagno in caso dovessi avere mal di pancia, la paura di non essere più capace di uscire con i miei amici e divertirmi, la paura di essere bloccata in tutto questo.
Oggi ho questi pensieri, domani potrei averne un altri se ne esce da tutto questo?
Quando sono veramente distratta i pensieri spariscono, quindi capisco che è tutto nella mia testa.
Ma appena sono ferma loro ritornano e a volte non riesco più a scacciarli
Ho intrapreso diversi percorsi di terapia ma nessuno sembra capirmi veramente, provano a cercare le cause nel passato o nel futuro ma io non ne vedo.
Mi dicono di non sprecare la seduta a parlare delle mie sensazioni ma io ho bisogno di parlare solo di queste.
Che fare?
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38 10
Buongiorno,
l'ansia è per definizione una paura senza oggetto, non perché non ci sia un motivo che la scatena, ma perché esso non è molto chiaro alla coscienza, sta allo psicologo capirlo. La terapia può anche non portarlo alla consapevolezza, ma in ogni caso deve adottare strategie che lo neutralizzano.
Ci sono terapie che si interessano poco o nulla delle cause, che utilizzano percorsi non lineari di causa-effetto e che funzionano, ma in ogni caso è bene che pervengano alla neutralizzazione di cui parlavo sopra.
Dai disturbi d'ansia se ne esce ed anche abbastanza facilmente, certamente però i risultati saranno duraturi e fondati quando le strategie adottate riescono a modificare, non solo i sintomi manifesti, ma anche i motivi più o meno inconsci.

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Utente
Utente
Quindi secondo lei dovrei proseguire la terapia anche se in queste prime sedute mi sembra che il mio problema non sia stato minimamente individuato ma che si stia parlando di tutt’altro?
[#3]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38 10
Difficile risponderle senza sapere quale indirizzo sta usando il professionista. Può comunque chiedergli chiarimenti su quale tipo di strategia sta usando per risolvere il suo disturbo d'ansia: se si focalizza primariamente sulle cause o sui sintomi. La seconda strada dovrebbe darle velocemente dei risultati, che però per essere stabili devono arrivare a modificare i motivi sottostanti.

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
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