Problemi sessuali in coppia

Buongiorno,
mio marito dice che se si avvicina a me, anche solo per qualche bacio o carezza o mi tiene tra le braccia si eccita e se poi non eiacula avverte dolore ai testicoli.
Il risultato è che non vuole darmi affetto se non gli assicuro un rapporto sessuale.
Lui sostiene di essere normale, ma a me non sembra.
Mi sento obbligata ad avere rapporti e questo mi impedisce di vivere la sessualità in maniera serena e rilassata.
Specifico che ho problemi di dispaurenia, quindi il sesso penetrativo per me può essere doloroso e avrei bisogno di particolari attenzioni e delicatezza.
Sto soffrendo molto e penso che forse è meglio porre fine al mio matrimonio.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile signora,
lei non ci dice da quanti anni siete sposati e se avete già consultato rispettivamente l'andrologo e il ginecologo, e infine, insieme, il sessuologo.
Dispiace sentire che si possa voler mettere fine ad un matrimonio per quella che forse è solo disinformazione.
Suo marito potrebbe avere un problema organico curabile, e così anche lei; tutti e due potreste avere problemi psicologici sia nella sfera sessuale sia in quella relazionale, altrimenti non si spiega perché non riusciate a venire incontro alle reciproche esigenze.
Nessuna coppia nasce perfetta; se c'è l'amore ci si comprende, si parla, ci si adatta. Altrimenti, la sfera sessuale diviene il campo di uno scontro le cui radici giacciono in tutt'altra sede.
Rifletta meglio su cosa non va nel rapporto con suo marito: lui non è capace di preliminari? Oppure lei non lo ama più? Le due cose sono molto diverse.
In ogni caso, mettere fine ad un matrimonio richiede qualche attenzione per le conseguenze.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Gentile dottoressa,
grazie per avermi risposto.
Sono sposata da 8 anni, anche se la convivenza è stata discontinua perché mio marito ha trascorso dei periodi all'estero. Quando ci riuniamo la problematica si riacutizza e ci mettiamo un po' per risintonizzarci.
Forse ho dato l'idea di essere superficiale, ma in realtà ho scritto in un momento in cui predominavano la rabbia e la tristezza. Tengo molto al mio matrimonio e tra me e mio marito c'è ancora un legame profondo, sebbene io trovi che abbia delle asprezze del carattere che mi fanno soffrire.
Per esempio io gli ho chiesto se non può alleviare questo fastidio con la masturbazione e lui mi ha risposto che, essendo sposato, non digerisce l'idea di doversi masturbare.
Specifico che anni fa, a seguito di un rapporto, lui ebbe una flebite al pene che gli causò molto angoscia. Il medico che lo visitò gli disse di evitare di rimanere a lungo in erezione. Penso che questo abbia ancora una risonanza psicologica forte in lui.
Io soffro di una vestibolite vulvare ad andamento cronico fluttuante, una patologia che, mi ha detto una ginecoloca, è difficile da curare. Purtroppo a causa del dolore ho sviluppato una certa paura della penetrazione che sto cercando di superare. Ora ho saputo che è utile fare una valutazione dello stato del pavimento pelvico da un'ostetrica e ho intenzione di procedere in questo senso.
I preliminari li facciamo quando abbiamo un rapporto. Il fatto è che io vorrei più affettuosità e tenerezza nella vita quotidiana, come per esempio baciarci sul divano o dormire abbracciati, ma lui si dimostra poco disponibile.
Spero di aver chiarito alcuni aspetti della situazione.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
come spesso avviene, anche nel vostro caso la sfera sessuale sembra risentire di incomprensioni che nascono da altri aspetti della vostra relazione.
Vi siete sposati tardi; lei non ci dice se dopo precedenti matrimoni con figli e se avete dei figli vostri. Forse ciascuno di voi è rimasto ancorato a bisogni e desideri che non riesce ad esprimere con l'altro.
Per esempio risulta singolare che il suo desiderio di coccole debba escludere la componente erotica: siete una coppia, non un genitore e un figlio. Ancora di più sorprende che lei ritenga naturale dire ad un marito che vuol fare l'amore: "Piuttosto vatti a masturbare". Questo non è il modo per rendere affettuoso e intimo un rapporto.
Lei dichiara che tra voi c'è un "legame profondo", ma spesso la percezione di questo legame è unilaterale, o è solo una fantasia costruita sull'immagine del partner, dove il partner reale, in carne ed ossa, non c'è.
Lei dice che suo marito potrebbe avere "una risonanza psicologica forte" dalla flebite avuta. Io ritengo che un uomo che vuol fare l'amore con sua moglie non abbia bisogno della paura della malattia per avere questo desiderio, tanto più che spesso per gli uomini il bisogno di tenerezza e di abbracci prende proprio la strada dell'erotismo, e quale moglie innamorata e dotata di un sano desiderio sessuale vorrebbe negarglielo?
Un'altra precisazione è questa: gli andrologi, anche quelli del nostro stesso sito, più volte ribadiscono che un'erezione lungamente protratta è nociva sempre; non si tratta quindi di una fobia di suo marito.
Allo stesso titolo, la sua vestibolite vulvare ad andamento cronico fluttuante andrebbe valutata anche con un sessuologo, e dopo aver ascoltato più pareri medici, non quello di una singola ginecologa. Quanto agli interventi sul pavimento pelvico, non sono opportuni se non c'è la prescrizione di un ginecologo esperto.
Per il resto lei non ci dice se la richiesta di suo marito si manifesta più volte nella giornata e in momenti inopportuni; in caso contrario, non le sembra che ci sia un'incompatibilità tra il suo rifiuto del rapporto sessuale e la vita di coppia?
Spesso i partner anziché venirsi incontro fanno muro contro muro, tanto più ostinatamente quanto più il conflitto di fondo non viene esplicitato.
Il mio parere è che solo un esperto possa aiutarvi a capire davvero le reciproche richieste e le reali necessità di ciascuno; tanto più se siete ormai a rischio di pensare alla separazione.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com