è normale o ho dei problemi io?
Buonasera gentili dottori e dottoresse.
Ho 45 anni e sono sposata. Ho conosciuto mio marito anni fa.
Il nostro è un amore bellissimo e lui è perfetto per me.
Prima di lui c'è stato un altro uomo nella mia vita, Dario.
Dunque, quello mio e di Dario, è stato un amore complicatissimo. Insieme abbiamo condiviso tantissime cose, a cominciare dalla mia depressione sopraggiunta quando ho scoperto di avere una brutta malattia.
Gli eventi della vita ci hanno spesso separati, nel frattempo capitava di non vederci per alcuni periodi, per cui io magari stavo con altri e lui con altre, ma erano tutte storielle di una notte.
Alla fine ci ricongiungevamo e finivamo per stare molto tempo insieme, vivere insieme, cenare insieme etc.
Io ero innamorata di lui ma all'epoca era tutto troppo difficile e non glielo dissi mai.
Lui anche non so se si sia innamorato di me, non ce lo siamo mai detto, ma ha sempre avuto atteggiamenti e parole che dimostravano il contrario.
Questa relazione fu lacerante, piena di detti e non detti, e alla fine ci lasciammo con appuntamento, una promessa che nessuno dei due rispettò e continuammo le nostre vite.
Io incontrai Francesco, il mio attuale marito poco tempo dopo e iniziai questa bellissima storia d'amore.
Contestualmente, però, lui iniziò una relazione con una mia amica, che anche lui conosceva.
Le cose tra lui e lei furono brevi, stettero insieme qualche anno, però furono molto intense, tanto che lui conobbe anche la famiglia di lei e si comportavano da coppia.
Poi lui la lasciò e lei adesso è sposata.
La mia vita è andata avanti, solo che nei momenti peggiori della mia vita ci ripenso.
Ripenso a lui, al tradimento di lei e mi fisso, mi faccio paranoie sul fatto che di me lui abbia apprezzato solo il mio corpo e che in realtà tra me e lui non ci sia mai stato niente di più.
Lui è forse stato per me l'amore della mia vita, quello più forte e lacerante ma anche meno pronto, invece forse io sono stata solo una bellissima scopamica per lui che forse ha sempre voluto lei.
Non riesco a chiudere questa cosa.
Scusate lo sfogo e grazie.
Ho 45 anni e sono sposata. Ho conosciuto mio marito anni fa.
Il nostro è un amore bellissimo e lui è perfetto per me.
Prima di lui c'è stato un altro uomo nella mia vita, Dario.
Dunque, quello mio e di Dario, è stato un amore complicatissimo. Insieme abbiamo condiviso tantissime cose, a cominciare dalla mia depressione sopraggiunta quando ho scoperto di avere una brutta malattia.
Gli eventi della vita ci hanno spesso separati, nel frattempo capitava di non vederci per alcuni periodi, per cui io magari stavo con altri e lui con altre, ma erano tutte storielle di una notte.
Alla fine ci ricongiungevamo e finivamo per stare molto tempo insieme, vivere insieme, cenare insieme etc.
Io ero innamorata di lui ma all'epoca era tutto troppo difficile e non glielo dissi mai.
Lui anche non so se si sia innamorato di me, non ce lo siamo mai detto, ma ha sempre avuto atteggiamenti e parole che dimostravano il contrario.
Questa relazione fu lacerante, piena di detti e non detti, e alla fine ci lasciammo con appuntamento, una promessa che nessuno dei due rispettò e continuammo le nostre vite.
Io incontrai Francesco, il mio attuale marito poco tempo dopo e iniziai questa bellissima storia d'amore.
Contestualmente, però, lui iniziò una relazione con una mia amica, che anche lui conosceva.
Le cose tra lui e lei furono brevi, stettero insieme qualche anno, però furono molto intense, tanto che lui conobbe anche la famiglia di lei e si comportavano da coppia.
Poi lui la lasciò e lei adesso è sposata.
La mia vita è andata avanti, solo che nei momenti peggiori della mia vita ci ripenso.
Ripenso a lui, al tradimento di lei e mi fisso, mi faccio paranoie sul fatto che di me lui abbia apprezzato solo il mio corpo e che in realtà tra me e lui non ci sia mai stato niente di più.
Lui è forse stato per me l'amore della mia vita, quello più forte e lacerante ma anche meno pronto, invece forse io sono stata solo una bellissima scopamica per lui che forse ha sempre voluto lei.
Non riesco a chiudere questa cosa.
Scusate lo sfogo e grazie.
[#1]
Gentile utente,
"rileggere" le storie di ieri con lo sguardo di oggi rappresenta sempre una trappola pericolosa.
Soprattutto per le interpretazioni che con gli occhi dell'oggi noi attribuiamo all'ieri.
La storia fu complicatissima, piena di tira e molla, e purtroppo si concluse nel non-detto di un appuntamento per l'indomani che nessuno dei due rispettò.
Può essere questo uno dei motivi per cui lei non ha elaborato il lutto.
Peccato che su questa mancata elaborazione lei abbia aggiunto dei significati e delle interpretazioni soggettive riguardanti il comportamento dell'altro, fra cui una *attribuzione* soggettiva molto pesante sulle sue (di lui) spalle:
".. invece forse io sono stata solo una bellissima scopamica per lui ..".
Apprezzabile quel "forse".
"Non riesco a chiudere questa cosa."
Può darsi potrà farlo quando, pensando che "Lui è forse stato per me l'amore della mia vita, quello più forte e lacerante ma anche meno pronto..", si concentrerà fortemente sulle ultime parole di questa sua frase virgolettata.
Ed inoltre, perchè interpretare come un tradimento il comportamento di Alessia? Erano entrambi liberi, e dunque ...
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
"rileggere" le storie di ieri con lo sguardo di oggi rappresenta sempre una trappola pericolosa.
Soprattutto per le interpretazioni che con gli occhi dell'oggi noi attribuiamo all'ieri.
La storia fu complicatissima, piena di tira e molla, e purtroppo si concluse nel non-detto di un appuntamento per l'indomani che nessuno dei due rispettò.
Può essere questo uno dei motivi per cui lei non ha elaborato il lutto.
Peccato che su questa mancata elaborazione lei abbia aggiunto dei significati e delle interpretazioni soggettive riguardanti il comportamento dell'altro, fra cui una *attribuzione* soggettiva molto pesante sulle sue (di lui) spalle:
".. invece forse io sono stata solo una bellissima scopamica per lui ..".
Apprezzabile quel "forse".
"Non riesco a chiudere questa cosa."
Può darsi potrà farlo quando, pensando che "Lui è forse stato per me l'amore della mia vita, quello più forte e lacerante ma anche meno pronto..", si concentrerà fortemente sulle ultime parole di questa sua frase virgolettata.
Ed inoltre, perchè interpretare come un tradimento il comportamento di Alessia? Erano entrambi liberi, e dunque ...
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentilissima Dottoressa,
grazie mille per la risposta.
Ci tengo a precisare alcune cose, cosicchè il suo aiuto possa essere semplificato.
Purtroppo è una storia in cui le interpretazioni sono sempre state solo soggettive, nel senso che non siamo mai riusciti a parlare guardandoci negli occhi e chiaramente. Erano più i fatti o le circostanze a dimostrare quanto l'uno c'era per l'altra, e viceversa. Io non ho mai avuto il coraggio di dirgli nulla.
Qui entra in gioco la mia amica: è stata lei a farlo per me.
Mi spiego: quando io e Dario stavamo insieme, lei ha sempre covato atteggiamenti stranissimi, che oggi so che erano figli della gelosia. Mi ha sempre sconsigliato di stargli dietro, rassicurandomi nel dirmi che non lo aveva mai visto così. A lei confidai cose che Dario non seppe mai da me, ma sempre tramite i racconti di lei.
Quando poi si misero insieme lei dovette dirmelo e rese Dario partecipe delle cose che io dicevo a lei. è vero che erano entrambi liberi, è vero pure che lei è la mia migliore amica (ancora oggi), che poi la confidenza tipica di una storia d'amore sia diventata competenza di tutti e tre. non riesco ad accettare il suo ruolo nella nostra storia e il fatto che poi lui fece cose importanti per lei, anche se sono stati meno tempo insieme.
Mi sento usata, e mi sento di non essere riuscita a fare innamorare di me l'unico per cui io mi sia spesa così tanto.
Grazie.
grazie mille per la risposta.
Ci tengo a precisare alcune cose, cosicchè il suo aiuto possa essere semplificato.
Purtroppo è una storia in cui le interpretazioni sono sempre state solo soggettive, nel senso che non siamo mai riusciti a parlare guardandoci negli occhi e chiaramente. Erano più i fatti o le circostanze a dimostrare quanto l'uno c'era per l'altra, e viceversa. Io non ho mai avuto il coraggio di dirgli nulla.
Qui entra in gioco la mia amica: è stata lei a farlo per me.
Mi spiego: quando io e Dario stavamo insieme, lei ha sempre covato atteggiamenti stranissimi, che oggi so che erano figli della gelosia. Mi ha sempre sconsigliato di stargli dietro, rassicurandomi nel dirmi che non lo aveva mai visto così. A lei confidai cose che Dario non seppe mai da me, ma sempre tramite i racconti di lei.
Quando poi si misero insieme lei dovette dirmelo e rese Dario partecipe delle cose che io dicevo a lei. è vero che erano entrambi liberi, è vero pure che lei è la mia migliore amica (ancora oggi), che poi la confidenza tipica di una storia d'amore sia diventata competenza di tutti e tre. non riesco ad accettare il suo ruolo nella nostra storia e il fatto che poi lui fece cose importanti per lei, anche se sono stati meno tempo insieme.
Mi sento usata, e mi sento di non essere riuscita a fare innamorare di me l'unico per cui io mi sia spesa così tanto.
Grazie.
[#3]
Gentile utente,
lei sembra essere parte attiva del suo invischiamento.
Non solo non riesce ad elaborare il lutto della fine della storia soggettiva con Dario, ma continua ad avere come migliore amica Alessia, verso le quali prova (o ha provato) forti risentimenti a causa della parte chi è che si è assunta (di postina).
"Mi sento usata, e mi sento di non essere riuscita a fare innamorare di me l'unico per cui io mi sia spesa così tanto."
La realtà sembra essere che lei non riesce a liberarsi dell'uno e dell'altra.
Non è il loro ruolo che ci interessa qui (e sul quale non riesce a incidere per nulla), bensì quello di lei che ci scrive.
Tornando alla domanda posta nel titolo:
"è normale o ho dei problemi io?",
potrebbe iniziare a prendere in considerazione la seconda ipotesi.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
lei sembra essere parte attiva del suo invischiamento.
Non solo non riesce ad elaborare il lutto della fine della storia soggettiva con Dario, ma continua ad avere come migliore amica Alessia, verso le quali prova (o ha provato) forti risentimenti a causa della parte chi è che si è assunta (di postina).
"Mi sento usata, e mi sento di non essere riuscita a fare innamorare di me l'unico per cui io mi sia spesa così tanto."
La realtà sembra essere che lei non riesce a liberarsi dell'uno e dell'altra.
Non è il loro ruolo che ci interessa qui (e sul quale non riesce a incidere per nulla), bensì quello di lei che ci scrive.
Tornando alla domanda posta nel titolo:
"è normale o ho dei problemi io?",
potrebbe iniziare a prendere in considerazione la seconda ipotesi.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 778 visite dal 15/06/2023.
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