Continuo bisogno di consenso, attenzioni e rassicurazioni
Buongiorno cari dottori, da molto tempo mi sono posto varie domande sulla mia mente ma non sono mai riuscito a trovare una risposta, e tutto ciò non mi dà pace.
Volevo porvi un quesito su delle mie tendenze che mi preoccupano molto: La prima si manifesta quando parlo con qualcuno o navigo sul web, dove, quando leggo o sento qualcosa riguardante un qualsiasi campo della mia vita (es.
Spiritualità, Lavoro ecc...), dove anche se sono sicuro di avere ormai un pensiero saldo e definito, mi riduco a mettere in dubbio tutto quello che penso e che so, anche per uno stupidissimo commento di un utente casuale, con un conseguente stress e ricerca di una conferma o di una tesi che supporti il mio pensiero, e suppongo che tutto questo sia dovuto a un bisogno di rassicurazioni e consenso, ma non sono mai riuscito a capirlo.
Il secondo invece è un pò piu articolato, e si manifesta da tantissimi anni specialmente tra i banchi di scuola, dove spesso mi è capitato (e mi capita) di affezzionarmi tantissimo e delle insegnanti, dalle quali ho sempre avuto la necessità di ricevere affetto e attenzioni, e, credo, tendendo a sostituirle alla figura materna, con la quale non ho mai avuto un bellissimo rapporto, ed, anche in questo caso, ho paura di essere abbandonato, di non essere abbastanza, di aver fatto qualcosa di male o di aver detto qualcosa di sbagliato e un altra miriade di pensieri con corrente analoga.
Da un certo punto di vista tutto questo enorme affetto e perenne memoria che nutro per delle persone così meravigliose non mi causa un problema enorme, ma nei casi sopracitatati, quei momenti e pensieri sono in grado ribaltare l'umore delle mie giornate.
L'ultima cosa, che mi sta molto a cuore, che desideravo chiedervi riguarda i test attitudinali che bisogna obbligatoriamente affrontare per l'arruolamento all'interno delle Forze Armate e di Polizia, perchè ho paura che tutti questi "problemi" che vi ho elencato (famigliari, relazionari, di pensiero ecc...) siano rilevabili da uno psicologo perito selettore, e che quindi possano precludermi la possibilità di risultare idoneo psicologicamente ad un concorso per realizzare questo sogno che ho da sempre.
Spero che tutto questo non risulti un problema, ma in caso affermativo ci sarebbe una "cura"?
Vi ringrazio infinitamente per questo immenso aiuto e sostengo.
Grazie in anticipo e buona giornata.
Volevo porvi un quesito su delle mie tendenze che mi preoccupano molto: La prima si manifesta quando parlo con qualcuno o navigo sul web, dove, quando leggo o sento qualcosa riguardante un qualsiasi campo della mia vita (es.
Spiritualità, Lavoro ecc...), dove anche se sono sicuro di avere ormai un pensiero saldo e definito, mi riduco a mettere in dubbio tutto quello che penso e che so, anche per uno stupidissimo commento di un utente casuale, con un conseguente stress e ricerca di una conferma o di una tesi che supporti il mio pensiero, e suppongo che tutto questo sia dovuto a un bisogno di rassicurazioni e consenso, ma non sono mai riuscito a capirlo.
Il secondo invece è un pò piu articolato, e si manifesta da tantissimi anni specialmente tra i banchi di scuola, dove spesso mi è capitato (e mi capita) di affezzionarmi tantissimo e delle insegnanti, dalle quali ho sempre avuto la necessità di ricevere affetto e attenzioni, e, credo, tendendo a sostituirle alla figura materna, con la quale non ho mai avuto un bellissimo rapporto, ed, anche in questo caso, ho paura di essere abbandonato, di non essere abbastanza, di aver fatto qualcosa di male o di aver detto qualcosa di sbagliato e un altra miriade di pensieri con corrente analoga.
Da un certo punto di vista tutto questo enorme affetto e perenne memoria che nutro per delle persone così meravigliose non mi causa un problema enorme, ma nei casi sopracitatati, quei momenti e pensieri sono in grado ribaltare l'umore delle mie giornate.
L'ultima cosa, che mi sta molto a cuore, che desideravo chiedervi riguarda i test attitudinali che bisogna obbligatoriamente affrontare per l'arruolamento all'interno delle Forze Armate e di Polizia, perchè ho paura che tutti questi "problemi" che vi ho elencato (famigliari, relazionari, di pensiero ecc...) siano rilevabili da uno psicologo perito selettore, e che quindi possano precludermi la possibilità di risultare idoneo psicologicamente ad un concorso per realizzare questo sogno che ho da sempre.
Spero che tutto questo non risulti un problema, ma in caso affermativo ci sarebbe una "cura"?
Vi ringrazio infinitamente per questo immenso aiuto e sostengo.
Grazie in anticipo e buona giornata.
[#1]
Buongiorno,
certamente c'è una cura, soprattutto per le problematiche relazionali. I rapporti difficili con le figure genitoriali possono essere risolti in pochissime sedute classicamente individuali, senza cioè la partecipazione del genitore stesso e persino quando non sarebbe possibile.
L'insicurezza potrebbe essere una conseguenza dei rapporti non ottimali con i genitori perché queste figure, soprattutto il padre, sono fondamentali per la costruzione di autostima e sicurezza personali.
certamente c'è una cura, soprattutto per le problematiche relazionali. I rapporti difficili con le figure genitoriali possono essere risolti in pochissime sedute classicamente individuali, senza cioè la partecipazione del genitore stesso e persino quando non sarebbe possibile.
L'insicurezza potrebbe essere una conseguenza dei rapporti non ottimali con i genitori perché queste figure, soprattutto il padre, sono fondamentali per la costruzione di autostima e sicurezza personali.
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#2]
Mi correggo, ho scritto che le sedute per risolvere i problemi di relazione sono "classicamente" individuali, ma avrei fatto meglio a scrivere "generalmente" individuali
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 879 visite dal 14/06/2023.
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