Paura della normalità

Buongiorno Dottori,
Credo da sempre, forse in maniera molto più spiccata negli ultimi anni, ho letteralmente paura della normalità.

Per normalità intendo sia a livello relazionale, che lavorativo, che nel senso stretto della vita.

In modo particolare con relazioni amorose o, per lo meno, è la parte che più intacca la mia vita personale.

Alterno relazioni in cui idealizzo quasi l’altra persona, e relazioni (frequentazioni) in cui non riesco a superare i 3/4 mesi.

Non so se il problema è che non mi so accontentare o che ho costantemente bisogno di stimoli.


Nonostante io OGGI sia un ragazzo che tutto sommato possa suscitare un certo interesse, ho sempre sofferto di bassa autostima (causa la mia infanzia e un po’ di adolescenza).

Altro fattore è quello della sfida, tendo a prendere, inconsciamente, le frequentazioni come una sfida come se dovessi piacere alla ragazza di turno; poi mi comporto come un bambino che non vuole più il gioco che gli hanno comprato mamma e papà.


Non riesco a scendere a compromessi.
Ho sempre avuto un modo di approcciarmi alle persone e cose con un certo perfezionismo che mi è stato un po’ trasmesso da mamma (lei perfezionista).
Che poi il mio perfezionismo è anche relativo mi sono innamorato di ragazze che non lo erano affatto, sia esteticamente, che caratterialmente.


Non quanto sia coerente con il discorso summenzionato, ma ritengo possa essere eventualmente utile per capire che tipo di persona io sia:
Attualmente (da 9 mesi circa) sono in cura da uno psichiatra.
Assumo Escitalopram 10mg/die e Lamotrigina 200mg/die per gli sbalzi di umore.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Buon pomeriggio,


Si è riferito alla normalità ma non l'ha realmente descritta rispetto a quel che rappresenta per lei;
Che cos'è per lei?

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Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Buongiorno,
la Sua domanda ha suscitato qualcosa nella mia mente.
Ieri scritto tutto e niente. Un po’ come se fosse stata un irrefrenabile voglia di buttare fuori diverse cose tutte in una volta.
Faccio seria difficolta ad identificare ed organizzare ciò che ho nella mente.

Sicuramente con normalità mi riferivo alla vita del 80% della popolazione. Intesa come ciò che è consueto.
Normalità per me è una cosa piatta, priva di stimoli, come l’acqua di un lago. Una vita o una relazione vissute, anche per non volontà, come passeggiare nella stessa via tutti i giorni.

Questo, insieme a tutti gli altri fattori che avevo scritto, influiscono sul mio modo di vivere le relazioni.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
E cos'è per lei una cosa piatta e priva di stimoli?

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Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Monotonia. Un ripetersi di situazioni. Noia.

Il vivere la coppia nella vita di tutti i giorni
È frustrante. C’è letteralmente una trafila che si fa, che è comune a quasi tutti gli uomini di questa terra. Se si guarda un documentario sugli animali è la stessa cosa un processo scritto a cui ci si deve quasi attenere.

Ma andando meno nel filosofico, non mi piacciono le ragazze normali sia a livello estetico che caratteriale. Cerco sempre una peculiarità, che sia fisica o mentale.
Considerando una ragazza nella media, che non abbia spigoli, intesi come peculiarità, mi annoia.

Sommando il fattore vita scritta nel documentario dell’umano ed il fatto che io non riesca a digerire ragazze normali considerandole come ragazze nella media , mi provoca questo senso di repulsione. O, per lo meno, tendo a stufarmi dopo i fatidici 3/4 mesi.

Sono difficile, non so cosa voglio della vita. Mi stufo in fretta, e rischio di trattare le ragazze come, per l’appunto, giochi che non mi divertono più (in senso figurativo per rendere l’idea). Preciso che le tratto sempre con il massimo rispetto, dall’inizio alla fine.

A volte idealizzo le ragazze, a volte tutto il contrario.

Non sono mai stato abituato a prendere decisioni nella vita, mia mamma (ed in parte mio padre) mi sono sempre stati al fianco per cercare di non farmi sbagliare e prendere le decisioni più giuste. Ma non so quanto questo fattore possa centrare.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Quali peculiarità fisiche o mentali cerca?

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Attivo dal 2020 al 2023
Ex utente
Più che cerco , sono quelle che mi colpiscono maggiormente, o che per lo meno, cerco inconsciamente.
No credo che la definirei una regola, ma probabilmente una tendenza spiccata.

Esteticamente, che sia ad esempio la forma degli occhi, la posizione delle sopracciglia, insomma lineamenti che siano abbastanza unici.

Stesso discorso per il carattere, anche se in realtà siamo tutti unici e diversi. Tuttavia, cerco caratteri e menti particolari.

Direi che cerco l’unicità sia esteticamente che mentalmente. Qualcosa per tutti .

Forse, un fattore determinante, è che sono stato solo per diverso tempo. Intendo poche relazioni e per un lungo periodo anche frequentazioni.
A volte mi sento anche come se dovessi inconsciamente recuperare. Forse è un fattore di ricerca di autostima e ricerca di conferma della stessa.
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Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 374 4
Sono argomenti che qui non potrebbero trovare la giusta attenzione, è una buona idea parlarne con uno Psicologo durante una regolare seduta; stesso qui su Medicitalia potrà trovarne nella sua zona oppure online in tutta Italia

Ho notato che non si è espresso su nessuna caratteristica in particolare, ha giusto indicato per primi gli occhi, per l'estetica, ed il carattere

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