Scarsa motivazione e assenza di energie?
Salve a tutti,
Sono un ragazzo di 27 anni e sono stato sempre sono ambizioso, il mio sogno é un giorno di diventare un "CEO" di una banca al livello di Noel Quinn per intenderci; tuttavia voglio anche avere un mio impero di attivitá o imprese, attualmente sto combattendo per fare ció... mi sono trasferito da un paesino di neanché 30 mila abitanti Italiano a Londra per raggiungere i miei obbiettivi;
3 anni fa ho cominciato l'universitá qui a Londra e sto lavorando come cameriere, ma sto anche avviando una piccola start up..., ed inoltre mi manca solo un anno per laurearmi, tuttavia ultimamente mi sento senza motivazione e senza energie... e questo ne risente anche i miei voti e la mia produttivitá in generale...
Ammetto di essere un pó preoccupato e vorrei ritrovare quel fuoco dentro che avevo 5 anni fa e che mi ha spinto a combattere per i miei sogni... che ne pensate?
e come posso ritrovare quella motivazione e quella voglia di spaccare il mondo che avevo all'inizio?
Inoltre ho la sensazione continua che quello che sto facendo é ancora il nulla cosmico e non é abbastanza, devo e voglio fare di piú e qualsiasi cosa faccio non é abbastanza e questo mi deprime...
Faccio anche tanto sport... ma non cambia molto... nel senso... ovvio mi sento meglio fisicamente, ma per le mie ambizioni sento di essere ancora indietro...
attendo un vostro parere/giudizio!
grazie a chi mi risponderá!
Sono un ragazzo di 27 anni e sono stato sempre sono ambizioso, il mio sogno é un giorno di diventare un "CEO" di una banca al livello di Noel Quinn per intenderci; tuttavia voglio anche avere un mio impero di attivitá o imprese, attualmente sto combattendo per fare ció... mi sono trasferito da un paesino di neanché 30 mila abitanti Italiano a Londra per raggiungere i miei obbiettivi;
3 anni fa ho cominciato l'universitá qui a Londra e sto lavorando come cameriere, ma sto anche avviando una piccola start up..., ed inoltre mi manca solo un anno per laurearmi, tuttavia ultimamente mi sento senza motivazione e senza energie... e questo ne risente anche i miei voti e la mia produttivitá in generale...
Ammetto di essere un pó preoccupato e vorrei ritrovare quel fuoco dentro che avevo 5 anni fa e che mi ha spinto a combattere per i miei sogni... che ne pensate?
e come posso ritrovare quella motivazione e quella voglia di spaccare il mondo che avevo all'inizio?
Inoltre ho la sensazione continua che quello che sto facendo é ancora il nulla cosmico e non é abbastanza, devo e voglio fare di piú e qualsiasi cosa faccio non é abbastanza e questo mi deprime...
Faccio anche tanto sport... ma non cambia molto... nel senso... ovvio mi sento meglio fisicamente, ma per le mie ambizioni sento di essere ancora indietro...
attendo un vostro parere/giudizio!
grazie a chi mi risponderá!
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Gentile utente,
credo sia importante e apprezzabile che lei abbia delle ambizioni, che si stia impegnando per raggiungere determinati obiettivi, che coltivi sogni di un futuro prospero.
Tuttavia quel "fuoco dentro" che la anima non dovrebbe essere costituito solo dalla perseveranza e determinazione per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma anche dall'amore per il vivere, per la vita, per tutte le sue meraviglie, per tutto ciò che si trova anche -e soprattutto- al di fuori di aule universitarie, lontano da aziende, strutture -o "imperi"- nei quali potrà affermarsi ed esercitare la sua professione.
Forse infatti il suo sentirsi privo di motivazione ed energie è un sintomo del fatto che durante il tragitto verso la conquista di risultati ha perduto sé stesso, il rapporto con il suo mondo interno, probabilmente temuto e sconosciuto, con la sua dimensione più profonda ed intima.
Forse quest'assenza di motivazione ed energie le sta segnalando qualcosa.
Riferisce che nulla è mai abbastanza, come se il suo affaccendarsi, il suo continuo adoperarsi per fare sempre di più celasse una paura per il silenzio, per l'immobilità, per la sospensione, lo scorrere del tempo. Più nel profondo, forse per il vuoto.
Allora continua a spingersi verso il pieno del fare che le lascia la sensazione di impiegare tempo ed energie per ottenere ciò che vuole, ciò che deve, sempre di più. Un di più che però non basta mai e in ciò fornisce la prova che la felicità non dipende da quanto si ottiene.
Credo che dovrebbe fermarsi a riflettere, ad ascoltarsi; scoprire -o riscoprire- la gioia del vivere al di là delle prestazioni.
Si conceda lo stare con un amico, le passeggiate, il piacere della musica; si innamori dei fiori o di un tramonto. Provi a fare quello che le piace, lo sport, la lettura, un viaggio, ma senza alcun obiettivo, "solo" (ed è tanto) per il gusto di farlo.
Se dovesse ancora permanere in questo stato di scoramento e abbattimento può anche consultare uno psicologo.
Auguri per tutto.
credo sia importante e apprezzabile che lei abbia delle ambizioni, che si stia impegnando per raggiungere determinati obiettivi, che coltivi sogni di un futuro prospero.
Tuttavia quel "fuoco dentro" che la anima non dovrebbe essere costituito solo dalla perseveranza e determinazione per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma anche dall'amore per il vivere, per la vita, per tutte le sue meraviglie, per tutto ciò che si trova anche -e soprattutto- al di fuori di aule universitarie, lontano da aziende, strutture -o "imperi"- nei quali potrà affermarsi ed esercitare la sua professione.
Forse infatti il suo sentirsi privo di motivazione ed energie è un sintomo del fatto che durante il tragitto verso la conquista di risultati ha perduto sé stesso, il rapporto con il suo mondo interno, probabilmente temuto e sconosciuto, con la sua dimensione più profonda ed intima.
Forse quest'assenza di motivazione ed energie le sta segnalando qualcosa.
Riferisce che nulla è mai abbastanza, come se il suo affaccendarsi, il suo continuo adoperarsi per fare sempre di più celasse una paura per il silenzio, per l'immobilità, per la sospensione, lo scorrere del tempo. Più nel profondo, forse per il vuoto.
Allora continua a spingersi verso il pieno del fare che le lascia la sensazione di impiegare tempo ed energie per ottenere ciò che vuole, ciò che deve, sempre di più. Un di più che però non basta mai e in ciò fornisce la prova che la felicità non dipende da quanto si ottiene.
Credo che dovrebbe fermarsi a riflettere, ad ascoltarsi; scoprire -o riscoprire- la gioia del vivere al di là delle prestazioni.
Si conceda lo stare con un amico, le passeggiate, il piacere della musica; si innamori dei fiori o di un tramonto. Provi a fare quello che le piace, lo sport, la lettura, un viaggio, ma senza alcun obiettivo, "solo" (ed è tanto) per il gusto di farlo.
Se dovesse ancora permanere in questo stato di scoramento e abbattimento può anche consultare uno psicologo.
Auguri per tutto.
Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 729 visite dal 03/06/2023.
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