Pigrizia mentale
Buongiorno Dottore.
Le scrivo per chiederle un parere circa una strana sensazione che mi colpisce da qualche tempo ormai. Comincio con una premessa non da poco: ho solo 25 anni, una laurea in tasca ed un lavoro che forse i miei coetanei e addirittura anche quelli piu grandi di me mi invidiano. Tuttavia vivo quotidianamente e in tutti i vari aspetti della vita in uno stato che io ho definito di "PIGRIZIA MENTALE". Con questo appellativo voglio definire e descrivere uno stato di quasi apatia e indifferenza verso la vita, una sorta di disinteresse quasi totale nei confronti di cio che mi circonda. Tutto questo mi accade sia nella vita sociale che nell'ambiente lavorativo. Diciamo che non riesco a trovare stimoli, quello stato di "forza interiore" che ti fa stare come un vulcano prossimo all'eruzione, che ti da quella vitalità che dovrebbe confarsi ad un ragazzo di soli 25 anni, quindi nel pieno della vita.
Questo stato di "pigrizia mentale" mi porta, anche di fonte a piccoli problemi, a dire "non importa, dopo ci penso" come se dentro di me credessi che qualcuno potesse prendere in mano i miei problemi e gestirli (affrontarli e risolverli) per me. Stesso problema lo riscontro "praticamente" anche per le questioni piu banali quale potrebbe essere ad esempio anche il semplice sistemare in modo ordinato i documeti di lavoro. Li lascio sparsi così sulla scrivania senza dare un ordine fino poi a ritrovarmi una confusione totale e smarrire anche documenti importanti.
So di essere una vera forza della natura e di sentirmi veramente bene quando riesco a vivere con degli stimoli forti...ma ora mi sento oppresso da questa "pigrizia mentale".
Mi scuso per la lunghezza e spero di essemi spiegato.
Grazie
Le scrivo per chiederle un parere circa una strana sensazione che mi colpisce da qualche tempo ormai. Comincio con una premessa non da poco: ho solo 25 anni, una laurea in tasca ed un lavoro che forse i miei coetanei e addirittura anche quelli piu grandi di me mi invidiano. Tuttavia vivo quotidianamente e in tutti i vari aspetti della vita in uno stato che io ho definito di "PIGRIZIA MENTALE". Con questo appellativo voglio definire e descrivere uno stato di quasi apatia e indifferenza verso la vita, una sorta di disinteresse quasi totale nei confronti di cio che mi circonda. Tutto questo mi accade sia nella vita sociale che nell'ambiente lavorativo. Diciamo che non riesco a trovare stimoli, quello stato di "forza interiore" che ti fa stare come un vulcano prossimo all'eruzione, che ti da quella vitalità che dovrebbe confarsi ad un ragazzo di soli 25 anni, quindi nel pieno della vita.
Questo stato di "pigrizia mentale" mi porta, anche di fonte a piccoli problemi, a dire "non importa, dopo ci penso" come se dentro di me credessi che qualcuno potesse prendere in mano i miei problemi e gestirli (affrontarli e risolverli) per me. Stesso problema lo riscontro "praticamente" anche per le questioni piu banali quale potrebbe essere ad esempio anche il semplice sistemare in modo ordinato i documeti di lavoro. Li lascio sparsi così sulla scrivania senza dare un ordine fino poi a ritrovarmi una confusione totale e smarrire anche documenti importanti.
So di essere una vera forza della natura e di sentirmi veramente bene quando riesco a vivere con degli stimoli forti...ma ora mi sento oppresso da questa "pigrizia mentale".
Mi scuso per la lunghezza e spero di essemi spiegato.
Grazie
[#1]
Gentile ragazzo, si è spiegato bene, ma potrebbe aver lasciato lo stesso fuori qualcosa. Ad esempio, nella sfera relazionale e affettiva va tutto bene, oppure c'è qualcosa anche lì che non va?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Integro allora: diciamo che dal punto di vista "sociale" sto vivendo un buon momento e con questo intendo che sto aggiungendo conoscenze nuove anche se non tutte mi calzano a pennello.
Se invece guardo la sfera sentimentale, sono venuto fuori, da 8 mesi ormai, da una storia "impossibile" con una donna piu grande di me. Una relazione che il "mondo" forse non avrebbe accettato. E solo ora mi sto accorgendo che forse ho dato troppo per una storia che all'inizio voleva solo essere un'avventura, un eserienza che entrambi volevamo fare (lei 40 single, io 24). La storia è sfociata in amore durato un anno e mezzo vissuta "di nascosto". Dopo di che lei (che cominciava a soffrire questa situazione di vivere la storia di nascosto) ha incontrato un altro, suo coetaneo, e mi ha mollato in 2 giorni.
Questo ad integrazione di quanto detto sopra!!
la ringrazio anticipatamente
Se invece guardo la sfera sentimentale, sono venuto fuori, da 8 mesi ormai, da una storia "impossibile" con una donna piu grande di me. Una relazione che il "mondo" forse non avrebbe accettato. E solo ora mi sto accorgendo che forse ho dato troppo per una storia che all'inizio voleva solo essere un'avventura, un eserienza che entrambi volevamo fare (lei 40 single, io 24). La storia è sfociata in amore durato un anno e mezzo vissuta "di nascosto". Dopo di che lei (che cominciava a soffrire questa situazione di vivere la storia di nascosto) ha incontrato un altro, suo coetaneo, e mi ha mollato in 2 giorni.
Questo ad integrazione di quanto detto sopra!!
la ringrazio anticipatamente
[#3]
Beh, direi che si tratta proprio dell'integrazione che mancava.
Se le cose stanno così allora lei potrebbe star attraversando una fase depressiva dovuta alla delusione che ha ricevuto. La invito però a non prendere questo come un parere definitivo, dato che per email non è possibile valutare tutto come si deve. Ma l'ipotesi mi pare realistica, dato che molte depressioni sono dovute proprio al crollo di qualcosa che per noi era impotante: può trattarsi di un mito, di un amore, di una posizione sociale.
Le suggerisco, se la cosa la sta bloccando e le impedisce di andare avanti, di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta. Dato che sembra riuscire a parlare così facilmente di se stesso ed è collaborativo, potrebbe essere avvantaggiato nel venirne fuori.
Cordiali saluti
Se le cose stanno così allora lei potrebbe star attraversando una fase depressiva dovuta alla delusione che ha ricevuto. La invito però a non prendere questo come un parere definitivo, dato che per email non è possibile valutare tutto come si deve. Ma l'ipotesi mi pare realistica, dato che molte depressioni sono dovute proprio al crollo di qualcosa che per noi era impotante: può trattarsi di un mito, di un amore, di una posizione sociale.
Le suggerisco, se la cosa la sta bloccando e le impedisce di andare avanti, di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta. Dato che sembra riuscire a parlare così facilmente di se stesso ed è collaborativo, potrebbe essere avvantaggiato nel venirne fuori.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Se sono arrivato a scrivere qui, l'ho fatto solo perchè da alcuni giorni mi sento un po meglio e sono riuscito a non esser tanto pigro da non avere nemmeno la voglia di scrivere. Solo che sono sicuro che questo stato "migliore" durerà poco come è stato anche altre volte...! E tornerò di nuovo ai "bassi" dopo i brevi periodi di "alti"...!
La ringrazio per il parere prezioso quanto celere.
Saluti
La ringrazio per il parere prezioso quanto celere.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.3k visite dal 05/08/2009.
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